Il regista spagnolo Bigas Luna è morto ieri all'età di 67 anni, a causa di un tumore che lo affliggeva da tempo. Nato a Barcellona il 19 marzo del 1946, Juan José Bigas Luna interruppe gli studi di economia prima di cimentarsi nel design e poi successivamente al cinema, con Il letto. La tavola (1971) girato in Super 8, dove mescolò fiction e diapositive.
Il passaggio al 35 mm avvenne con Tatuaje (1976), dove affrontò la tematica dell'incesto. Il tema del desiderio e dell'ossessione amorosa cominciò a farsi strada verso gli anni Ottanta, con Lola (1986), dove mise in scena noir, violenza ed erotismo, e fu quest'ultimo tema il cardine della sua filmografia, soprattutto negli anni Novanta; diventando in Italia il secondo regista iberico famoso dopo Pedro Almòdovar.
Fu un talent scout di attori, a cominciare da Francesca Neri, che lanciò in Le età di Lulù (1990), poi Anna Galiena, Javier Bardem e Penelope Cruz con Prosciutto, Prosciutto (1992) che vinse il Leone d'argento al Festival del cinema di Venezia, film apprezzato più in Italia che in patria.
Diresse nuovamente Bardem (protagonista inseme ad Alessandro Gassman) in Uova d'oro (1993) parabola esistenziale di ascesa al potere e caduta, mentre atmosfere sognanti ed edipiche furono le protagoniste di La teta y la luna (1994).
Nel 1996 divenne un'icona trash dirigendo Valeria Marini in Bambola, dove questa volta fu accolto al Festival di Venezia con sonori fischi e risate, oltre che polemiche per la serie di nudi e violenze che subisce la protagonista.
Anche se l'immagine della Marini seduta sulla mortadella ormai fa parte dell'immaginario collettivo, nel corso degli anni Bigas Luna non si perse d'animo e dopo questa (sfortunata) parentesi, decise di girare film meno provocatori, arrivando a sfidare il Titanic di James Cameron con L'immagine del desiderio con Olivier Martinez, ambientato sul famoso transatlantico.
Volaverunt (1999) indaga sulla fanciulla che si offrì come modella per la famosa Maja desnuda di Goya.
L'ultimo film uscito in Italia fu Son de mar (2001), parabola esistenziale ispirata a Ulisse, mettendo in scena una misteriosa e irrisolta storia d'amore, mentre l'ultimo film da lui diretto è Di Di Hollywood (2010).
Nonostante la malattia il regista stava cercando di ultimare il suo ultimo film Segon origen rimasto però
incompiuto, ma verrà ultimato e dedicato al sui nipotino.
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