venerdì 30 ottobre 2015

CELEBRATION (25th Anniversary): Pretty Woman

Come join the party, it's a celebration! Nuova rubrica in casa Director's cult, che celebra l'anniversario di un classico della commedia romantica: Pretty Woman. 25 anni, ma portati con grinta. Ancora oggi è un cult assoluto con una deliziosa Julia Roberts.




Titolo: Pretty Woman
USA, 1990
Cast: Julia Roberts, Richard Gere, Hector Elizondo, Laura San Giacomo.
Sceneggiatura: J.F. Lawton.
Regia: Garry Marshall
Durata: 110'


Vivian Ward (Julia Roberts) è una moderna Cenerentola che ha perso la scarpetta e ora si ritrova a Hollywood Boulevard con una parrucca bionda, un abito succinto e i tacchi a spillo.
Edward Lewis (Richard Gere) è il principe che invece ha indurito il suo cuore e prende le aziende in fallimento, le smembra e le rivende a cifre da capogiro.
Ma se nella favola Cenerentola perde la scarpetta e la ritrova grazie al principe, in questa favola degli anni Novanta è il principe che perde la strada verso casa (o meglio, una stanza in uno dei più lussuosi hotel di Beverly Hills) e la ritrova con questa deliziosa fanciulla che ancora non sa di essere una principessa.
Non siamo in un paese incantato, ma siamo nella luccicante Beverly Hills, dove se non sei ricco non sei nessuno.
Il principe Edward però, non le pone la scarpetta di cristallo, ma un consistente affare: una settimana con lui per un prezzo da capogiro. Un’offerta che non può rifiutare. E non lo fa. Perché Cenerentola avrà anche un cuore d’oro, ma anche un gran senso per gli affari.
Ma lei ha bisogno di una trasformazione, e per questo c’è una fatina piccola piccola che si chiama carta di credito, che con un solo tocco apre le porte dei più lussuose e modaiole boutique di Rodeo Drive. E Cenerentola è pronta per il gran girotondo di balli nell’alta società americana per un’intera settimana.
Garry Marshall alleggerisce la parabola esistenziale di questa splendida ragazza che sognava Los Angeles e invece è finita a calcare i marciapiedi facendo il mestiere più antico del mondo. E se l’Hollywood Boulevard ha il marciapiede costellato di stelle, queste stelle sono calpestate da tacchi a spillo vertiginosi, pronti a muoversi per salire sull’auto di un uomo che non ricorda neanche lontanamente il principe azzurro.
Ma ognuno nella vita merita una seconda chance, e a Vivian capita un uomo d’affari senza scrupoli con una vita sentimentale vuota e capace solo di fare soldi calpestando tutti pur di raggiungere i suoi obiettivi. 
In una città scintillante come Beverly Hills, tutto è basato sull'apparenza: se Vivian dall'esterno è una ragazza volgare con abiti altrettanto volgari, ma nasconde un'anima pura, Edward invece ha l’apparente eleganza di un uomo d’affari vestito in Armani, ma dentro è un uomo arido incapace di provare reali sentimenti. 
Vivian vive la sua favola ed entra nel magico mondo dei ricchi californiani, ma è mal vista dalla miriade di sorellastre cattive dei negozi di moda che le vedono in lei solo la prostituta, con i tacchi a spillo, dai modi spicci e disdicevoli. E non si pongono problemi a rammentarglielo.
Meno male che c’è il pigmalione di turno che, nelle vesti del direttore dell’hotel (Hector Helizondo) vede in lei sì una donna di strada, ma anche una ragazza carina e ingenua che può essere una ragazza di classe e con stile. Perché nel fatato mondo di Beverly Hills, la classe puoi acquistarla con un favoloso abito firmato. E le sorellastre cattive possono solo stare a guardare rose dall’invidia.
Se Vivian ha la possibilità di essere una “signora per un giorno”, Edward a sua volta avrà la chance di vivere una vita migliore imparando a godersi l’aspetto semplice della vita, ma soprattutto a rispettare il prossimo.
E se Edward le offre l'opportunità di cambiare vita, Vivian a sua volta gli da quello scossone che lo sveglia dal torpore capitalistico in cui era caduto.
Entrambi impareranno l’uno dall’altra, e immancabile scocca l’amore. Altrimenti che Cinderella e principe azzurro sarebbero?
Ma sappiamo benissimo che in Pretty Woman la favola non finirà. Perché dopo 24 anni, Pretty Woman è una scoppiettante commedia romantica che ancora affascina e avvince, che è ancora perfetta per una “chicken nigth”, ovvero una serata tra ragazze.
E in effetti Pretty Woman sdogana il genere dei “film per gallinelle” che imperverseranno negli anni Novanta, lasciando spazio a film con storie femminili che hanno deliziato una generazione di trentenni non ancora entrate nella Sex and the City Generation.
Diretto con mano leggera e sicura da Garry Marshall, Pretty Womanin realtà è più cinico di quanto si possa immaginare, anche se il tutto è sapientemente annacquato per fare leva sull’aspetto romantico e sognante. Un po’ come bere il vino con l’acqua. Ma alla fine bevi sempre il vino, solo che è più leggero.
La ricetta vincente di Pretty Woman è una sceneggiatura semplice ma briosa, una bella colonna sonora, ma soprattuto un cast vincente a partire dalla coppia Richard Gere e Julia Roberts, e impreziosita da Hector Helizondo (che girerà tutti i film diretti da Garry Marshall), Ralph Bellamy star delle commedie anni Trenta alla sua ultima apparizione, e Laura San Giacomo nel ruolo dell’amica di Vivian.
Pretty Woman mantiene intatta la freschezza di una favola romantica, che non ha perso smalto nel corso degli anni, divertendo e perché no, facendo sognare le “gallinelle” oggi forse parecchio più ciniche delle “gallinelle” di venti anni fa, ma sotto sotto nascondono ancora un’anima sognatrice.


Voto: 8

mercoledì 28 ottobre 2015

MONOGRAFIA: Cara Delevingne



Il mondo del cinema ha sempre accolto a braccia aperte le modelle, che, stufe di essere dei manichini ambulanti e una bella faccia immortalata su Vogue, hanno deciso di dare una sterzata alla loro carriera. 
La lista è lunga - da Lauren Hutton, a Milla Jovovich, dall'esordio flop di Cindy Crawford, all'Oscar vinto dalla ex modella Charlize Theron (ve lo ricordate il famoso vestitito impigliato nella sedia dello spot Martini? Beh, lo indossava lei), a misteri della recitazione come Monica Bellucci - non poteva mancare l'astro nascente del cinema inglese, la super modella Cara Delevigne, top model britannica famosa per le sue sopracciglia alla Jennifer Connelly.
Cara Jocelyn Delevingne nasce a Londra il 12 agosto del 1992 e fin dall'età di 4 anni sogna di fare la modella.
E ci riesce, diventando il volto di Burberry (che la vede al fianco di Kate Moss ed Eddie Redmayne) a soli 17 anni. Giovane ma già con le idee chiare, decide che i catwalk non la divertono più e si da al cinema. E il cinema, le apre la porta di ingresso principale, offrendole un  ruolo in Anna Karenina di Joe Wright (2012), interpretando la contessina Sorokina.
Successivamente comincia ad emergere sempre di più, arrivando a contendersi la scena con Kate Beckinsale in La faccia di un angelo di Michael Winterbottom (2014), incentrato sull'omicidio di Meredith Kercher.
Brucia in fretta le tappe e arriva ad essere protagonista assoluta già al terzo film con Città di carta (2015), nel ruolo di Margo, oggetto del desiderio di Quentin, che scoprirà quanto l'amore offusca l'obiettività e Margo sia diversa da come la immaginava.
Joe Writgh la scrittura nuovamente nel reebot di Peter Pan, Pan-Viaggio nell'isola che non c'è (2015), trasformandola in una sirena incantatrice.
Ormai la sua carriera è lanciatissima e tra una campagna pubblicitaria per Mango e una per Yves Saint Laurent, ha il tempo di recitare nell'atteso blockbuster Suicide Squad (2016), dove farà il ruolo della incantatrice. Empire Uk le ha già dedicato la copertina. Riuscirà a incantare il pubblico facendola diventare la nuova attrice di punta del cinema britanninco?

martedì 27 ottobre 2015

VIDEOCLIP REVIEW: The Importance of Being Idle




Titolo: The Importance of Being Idle
GB, 2005
Band: Oasis.
Protagonista: Rhys Ifans.
Regia: Dawn Shadforth.
Durata: 3'56''


Oggi è la giornata più importante caro Idle, è ora di alzarsi dal letto. E' la tua festa caro Idle, sistemati la cravatta e mettiti la giacca del vestito più elegante che hai. Sei pronto? E' il giorno in cui dici addio al mondo. E' il tuo funerale caro Idle, il tuo momento è arrivato. E devi celebrare il tuo giorno, sei tu il regista di tutto, fai in modo che sia un evento indimenticabile: canta, balla, prendi in prestito lo stile jazz di New Orleans per un attimo per rendere tutto perfetto e impeccabile. 
Chissà dove ti porteranno carissimo Idle. Dici che sarà divertente come il mardì gras di New Orleans? Non importa, perché il viaggio lo condurrai tu, e sarà divertente e in grande stile.
E' arrivato il momento di andare Idle. Saluta tutti. Lo so che i tuoi amici e i tuoi parenti sono tristi, ma la festa è finita e gli invitati si possono congedare.
Non piangete per lui, lo so che avete il cuore spezzato. Idle è qui con voi un ultima volta, per salutarvi e vi ringrazia per l'affetto che gli dimostrate.
The Importance of Being Idle è un videoclip degli Oasis, e per una volta si sono messi da parte per rendere Rhis Ifans il protagonista assoluto del videoclip. Diretto da Dawn Shadforth, la regista inglese riprende lo stile di un musical, tanto caro alla cultura londinese, con una coreografia semplice ma ben studiata, sposandola con lo stile dei funerali che si celebrano a New Orleans. 
Il tutto è incorniciato in un bianco e nero che rende omaggio alla cinematografia inglese anni Sessanta. Rhis Ifans è perfetto nel dare la giusta dose di sarcasmo e ironia a Mr. Idle, che ha deciso di lasciare questo Mondo a modo suo, con una canzone degli Oasis, che omaggiano il caro estinto, cantando con malinconia la sua dipartita.
Goodbye Idle, grazie per aver reso speciale il tuo ultimo viaggio.

venerdì 23 ottobre 2015

THE GOLDEN ERA: Ivor Novello




Durante la notte, un giovane con il volto coperto bussa alla porta della famiglia Bunting, residenti nel rispettabile quartiere di Bloomsbury, per affittare la camera. E' solo un pensionante, ma verrà scambiato per il Vendicatore, terribile assassino di giovani bionde fanciulle che terrorizza la città di Londra.
Ivor Novello grazie al ruolo del pensionante - esordio di Sir Alfred Hitchcock - divenne una star, proprio quando l'epoca del muto stava per tramontare.
Attore eclettico e di talento, Ivor Novello nacque a Cardiff il 15 gennaio del 1893 e fu un attore che recitò prevalentemente in teatro a Londra, scrivendo e recitando numerose commedie musicali, al punto da divenire una gloria nel West End londinese; città che ha istituito  nel 1955 il celebre Ivor Novello Award per le migliori composizioni musicali e teatrali. 
Novello divenne così famoso da portare i suoi musical a Broadway, ma ebbe anche una eccellente carriera cinematografica, diventando in breve famoso: recitò ne La ragazza di Boemia (1922) e l'anno successivo venne diretto da David Wark Griffith ne La rosa bianca, dove interpreta il ruolo di un giovane aristocratico. Ruolo che gli calza a pennello: affascinante e dai tratti delicati, Novello fu perfetto per interpretare le parti del giovane rampollo spesso tormentato.
Occasione che sfruttò a pieno Hitchcock, che lo volle per il suo esordio ne Il pensionante (1927).
Novello fu perfetto nell'incarnare il giovane (ricco) nevrastenico il cui comportamento ambiguo fa pensare che si tratti di un omicida. Allo stesso tempo però riuscì a essere romantico e tormentato, per la gioia delle sue fan.
Hitchcock lo volle per un altro film, Downhill, dove interpretò uno studente espulso in seguito a una calunnia, portandolo in un veloce declino sociale.
Novello recitò al cinema fino al 1934, preferendo successivamente di concentrarsi sul teatro, la sua prima grande passione (nel 1940 fece ben 969 recite del suo musical The Dancing Years al teatro Adelphi di Londra).
Morì improvvisamente a causa di un infarto il 6 maggio 1951, dopo una esibizione.
La memoria di Novello nel circuito teatrale londinese è ancora viva, ma anche al cinema, con un sincero omaggio di Robert Altman, che fece di lui un 'personaggio' in Gosford Park, facendo interpretare Novello all'inglese Jeremy Northam.

mercoledì 21 ottobre 2015

NEWS: Back to the future... Now!



Tenevi pronti, alle 16:29 di oggi, 21, ottobre 2015 Marty McFly e il suo amico Doc arriveranno con la loro Delorean per cercare di cambiare gli eventi.
Era l'inizio di Ritorno al futuro - Parte II, quando Marty, appena ritornato dal 1955 al 1985 e aver messo 'una pezza' al matrimonio dei suoi genitori, viene informato da Doc che ha scoperto grazie al viaggio nel tempo con la mitica Delorean che il suo futuro figlio si metterà nei guai.
Marty non ha scelta e si ritroverà catapultato nell'ottobre del 2015, che è....  Oggi, oh yeah!
Per celebrare il film, oggi ci sarà un Back to the Future Day, dove selezionati cinema sparsi per il mondo faranno rivivere le avventure di Marty con Ritorno al futuro parte I e II. Certo, non abbiamo ancora macchine del tempo e skateboard volanti, ma il cinema è una macchina dei sogni dove possiamo viaggiare ovunque con la fantasia!

martedì 20 ottobre 2015

100% PURE GLAMOUR: Mia Wallace e lo Chanel Rouge Noir




Mia Wallace come pupa del boss Marcellus Wallace aveva uno stile un po' dark con quei capelli neri e gli occhi azzurri magnetici. Sulle unghie però non indossava un tipico smalto rosso o un bordeaux, ma una particolare tonalità che erano perfettamente nelle sue corde: un rosso, ma anche nero.
E' un po' ambiguo, perché lo smalto, o è rosso, o è nero. Perché invece non indossare una unica nuanche che racchiudesse questi due colori?
Le Rouge Noir n°18
Grazie a Chanel è possibile: Le Vernis de Chanel n° 18, meglio conosciuto come Rouge noir è lo smalto che ogni beauty addicted ha nel proprio beautycase, ma che divenne famoso negli anni Novanta grazie proprio a Pulp Fiction, dove una strepitosa Uma Thurman indossa questo spettacolare smalto, dove quel tocco di nero faceva la differenza.
Il Rouge Noir nasce nel 1994 con il nome di Vamp quando il direttore creativo della Maison Chanel, Karl Lagerfield, chiese alla responsabile del dipartimento di cosmetica Dominique Moncourtois di creare una particolare tonalità scura che potesse essere 'esaltato' nelle fotografie in bianco e nero per la campagna pubblicitaria easy-to-wear, la collezione estiva del 1995. Moncourtois non aveva il colore pronto per l'occasione, così improvvisò uno smalto con una base rosso scarlatto con una passata di pennarello nero, il tutto fissato con un top coat trasparente.
In Pulp Fiction, Mia Wallace indossa questa tonalità Vamp quando esce con Vincent Vega. 
Sensuale e perfetta femme fatale, Mia Wallace riesce a essere seducente tenendo in mano una sigaretta tra le dita perfettamente smaltate. Su di lei un semplice smalto diventa un tratto della sua personalità tipica delle dark lady, e soprattutto un oggetto di 'seduzione pericolosa', tale da risultare 'pericoloso' per un possibile risvolto amoroso tra i due, che, per i ben informati, non avverrà mai. 


SE IO FOSSI UN REGISTA...



Questo mese niente day celebrativo, però la sgangherata compagine di bloggers non si ferma e fa una wishlist, ovvero, se fossi un regista, cosa mi piacerebbe dirigere?
Da un'idea di Kris Kelvin (che non ha niente a che vedere con le idee di Stefano Accorsi, Kelvin sa fare di meglio, e si vede!) ecco una top 5 che fa uscire il piccolo regista che c'è in noi. 
La lista è molto 'easy' ovvero non ci sono i nostri film preferiti in assoluto  - per esempio, non vorrei aver girato L'orgoglio degli Amberson, per quanto sia un film molto amato dalla me medesima Director soprattutto in gioventù, non vorrei mettermi nei panni di un Orson Welles che si è visto 'scippare' il film a metà produzione e vederselo stravolto; oppure quella gran ficata di Apocalypse Now, ancora mi chiedo come abbia fatto Coppola a non farsi venire a sua volta un infarto quando Martin Sheen ebbe l'infarto durante la produzione - ma giusto dei film che ti ispirano per questo, questo e quest'altro motivo. 
Ovviamente lacrime napulitane a profusione, 5 titoli sono pochi, e quindi evvai di scia di 'cadaveri eccellenti' come Wilder, Hitchcock, Kubrick, Scorsese e Tarantino, Spike Lee, Truffaut e molti altri... Però nella mia lista, i film scelti sono altrettanto validi e vi spiego anche il perché! Buona lettura!

Ecco la top 5 di Director's cult:

Lo sceicco Bianco (1952) - Federico Fellini
Federico Fellini sapeva confezionare dei sogni meravigliosi. Uno di questi è Lo sceicco bianco, dove un immenso Alberto Sordi un po' cialtrone, ma tanto fascinoso, capace di incantare, ma allo stesso tempo di infrangere il mondo fatato della protagonista. Vorrei dirigerlo solo per la scena del fotoromanzo: così perfetta, capace di racchiudere in pochi fotogrammi - dinamici e sapientemente editati -  un mondo a parte, che solo una sognatrice come Wanda può credere. E anche lo spettatore. D'altronde il cinema è una fabbrica di sogni, no?


La ragazza con la pistola (1969) di Mario Monicelli
Secondo me quel geniaccio di Mario Monicelli si è divertito un mondo a girare le disavventure di quella svergognata di Assunta Patanè! Ogni volta che lo vedo, mi piego in due dalle risate, non so se sarei riuscita a rimanere professionale mentre avrei 'diretto' una strepitosa Monica Vitti 'lapidata' a suon di 'svergognata,mettiti una pietra al collo e buttati ammari!!!". Al di là delle risate, onore al merito allo sciur Monicelli, che ha creato una satira divertente e allo stesso tempo feroce degli usi e costumi italiani (siculi in questo caso, ma Monicelli ne aveva per tutti) e aver creato allo stesso una eroina femminista ante litteram come quella svitata di Assunta, riuscendo a rimanere un grande professionista, possibilmente senza scoppiare a ridere. O almeno lo spero!

Il conformista (1970) - Bernardo Bertolucci
Il grande Bertolucci ha regalato alla storia del cinema maestose opere come Novecento e L'ultimo imperatore, ma Il conformista è il suo film cult per eccellenza (o meglio, il mio cult per eccellenza). Cast di prim'ordine (Jean - Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda), ricostruzione storica ad hoc e una storia tratta da un romanzo di Moravia. Fascinoso, splendidamente recitato, Il conformista è semplicemente perfetto, pur con un budget relativamente ridotto rispetto ai blockbuster che girerà in seguito (in senso di budget, non di genere),  Bertolucci riesce a confezionare un film ricco di una eleganza formale e priva della benché minima sbavatura. Chapeau.

Harry ti Presento Sally (1987) - Rob Reiner
Che dire, come resuscitare la commedia sofisticata senza sembrare prevedibile (problema di tutte le commedie romantiche di oggi). Harry ti presento Sally è preciso come un orologio svizzero: nei tempi comici, nella sceneggiatura di ferro, nella recitazione e nella strepitosa alchimia tra Meg Ryan e Billy Cristal. Mi da l'idea che la produzione sia stata così perfetta che quel buon artigiano di Rob Reiner si sia 'limitato' a tirare le fila facendo andare tutto liscio come l'olio. Rob Reiner non avrà mai vinto l'Oscar, ma ha diretto la più divertente scena orgasmica della storia del cinema. Mica pizza e fichi.

Splatters - Gli schizzacervelli (1992)  - Peter Jackson
Prima di aver inanellato un successo planetario con Il signore degli anelli, rimanendo in balia degli Hobbit vita natural durante, Peter Jackson ha fatto (secondo me) il suo film migliore, ovvero Splatters, dove con 4 soldi, ma con 1000 idee è riuscito a fare un 'horror' esilarante con esseri mutanti  deliranti e parecchio schifosi. Io ancora ho i conati di vomito a comando con la scena della mamma zombie che si mangia l'orecchio insieme al budino. Credo sia una gran qualità far vomitare la gente (con me vai sul sicuro!), e pochi privilegiati hanno avuto questo onore. Ti invidio molto.

E questa è la lista. Nella speranza di non dovermi mettere una pietra al collo e buttarmi a ammari per le scelte effettuate, io questi film li avrei diretti più che volentieri! 


Hanno 'diretto' i film con me:

domenica 18 ottobre 2015

FILMOGRAFIA: Fernando Mereilles





NOME: Fernando Meirelles
DATA DI NASCITA: 09/11/1955
LUOGO DI NASCITA: San Paolo, Brasile
PROFESSIONE: Regista






REGISTA:


(2014) A Musa, episodio di Rio, Eu Te Amo (2014)
(2012) Passioni e desideri
(2008) Blindness - Cecità
(2005) The Constant Gardener - La cospirazione
(2002) Cidade dos Homens (serie tv)
(2002) Città di Dio
(2002) Golden Gate
(2001) Domésticas
(2000) Brava Gente (serie tv)
(1998) The Nutty Boy 2

sabato 10 ottobre 2015

IL CIRCOLO DI CUCITO: Jennifer du' is megl' che one



Fiocco rosa in casa Aniston-Theroux. Fiocchi rosa, perché sono ben 2! Jennifer Aniston è incinta di due gemelle (rumors dicono che le bimbe si chiameranno Viola e Ava). 
Dopo numerose bufale su presunte gravidanze (a quest'ora avrebbe una decina di bambini più dell'Angelina), e un recente 'j'accuse' sulla sua forma fisica post-luna di miele, la star lanciata da Friends sta orgogliamente sfoggiando un baby bump non più sospetto, ma l'aspetto radioso di una donna che presto diventerà madre. 
Alla prima del film Life of Crimes vestita in Saint Laurent non si poteva non notare un pancino rotondo, tipico di una gravidanza, piuttosto che di una sessione di mega abbuffate.
Finalmente il sipario su Brad Pitt è calato. Ora Jennifer Aniston ha una nuova vita matrimoniale che si coniuga alla perfezione con i suoi successi cinematografici.

venerdì 2 ottobre 2015

GOODBYE: Addio a John Guillermin




Il regista britannico John Guillermin è morto il 27 settembre scorso all'età di 89 anni. Nato a Londra l'11 novebre del 1925, dopo la laurea conseguita a Cambridge, cominciò la sua carriera negli anni Cinquanta in veste di documentarista. 
Cominciò a farsi notare nel 1959 al cinema con Il terrore corre sul fiume, film incentrato sulle avventure di Tarzan. Un genere che lo accompagnò successivamente con film di natura 'esotica' come Sheena - regina della giungla, Assassinio sul Nilo da Agatha Christie  (che vantava un ricco cast con Bette Davis, Peter Ustinov e Ingrid Bergman, nominata agli Oscar per questo film) e soprattutto il dittico di King Kong.
Non era attivo da quasi trent'anni, ma ha lasciato il segno negli anni Settanta con L'inferno di Cristallo (1974) con Paul Newman e Steve McQueen, cavalcando l'onda dei film catastrofici in voga durante il decennio degli anni Settanta.
Grazie a lui, Jessica Lange divenne una diva debuttando nel remake di King Kong (1976), dove ereditò il ruolo che fu di Fay Wray, di cui diresse un seguito nel 1986, King Kong 2 (1986) che divenne il suo ultimo film. Non vinse mai un Oscar, ma Guillermin fu un regista che seppe fare il suo mestiere con grande professionalità.

COMING SOON: Legend



La parabola gangsteristica dei gemelli Reginald e Ronald Kray (interpretati entrambi da Tom Hardy) vista dal punto di vista di Frances Shea (Emily Browning), moglie di Reginald viene condensata in Legend, diretto da Brian Helgeland (Il destino di un cavaliere) scava nei meandri dell'East End londinese tra la fine degli anni Cinquanta e i primi decenni degli anni Sessanta. 
Il film parte dagli inizi, quando Ronald Kray era internato in un manicomio, Reginald stava cominiciando il suo giro di affari e Frances era solo una ragazzina quando aveva conosciuto il futuro marito, che sposò a 22 anni. La scalata al potere tali da farli diventare delle celebrità con un locale nel West End frequentato dalle celebrità della nascente swinging London. 
Mentre i gemelli Kray si godono il successo, Scotland Yard cerca di incastrarli grazie alle costanti indagini di Leonard Read (Christopher Ecclestion).
Interpretato da un 'doppio' Tom Hardy, il film vanta un ricco cast che vanta Emily Browning, Christopher Eccleston, David Thewils, Chazz Palminteri e l'apparizione speciale della cantante Duffy.


giovedì 1 ottobre 2015

FILMOGRAFIA: Hailee Steinfield





NOME:
Hailee Steinfeld
DATA DI NASCITA: 11/12/1996
LUOGO DI NASCITA: Tarzana, Los Angeles California, Stati Uniti
PROFESSIONE: Attrice








ATTRICE:


(2015) Ten Thousand Saints - Eliza
(2015) Pitch Perfect 2 - Emily
(2014) The Keeping Room - Louise
(2014) The Homesman - Tabitha Hutchinson
(2014) 3 Days to Kill - Zoey Renner
(2013) Tutto può cambiare - Violet
(2013) Romeo & Juliet - Giulietta
(2010) Il Grinta - Mattie Ross
(2010) Sons of Tucson (Episodio Tv: "Chicken Pox") - Bethany
(2010) Without Wings - Allison
(2010) Summer Camp (Film Tv) - Shayna Matson
(2010) Grand Cru - Sophie
(2009) She's a Fox - Talia Alden
(2008) Heather: A Fairy Tale - Heather
(2007) Back to You (Episodio Tv: "Gracie's Bully") - Ragazzina