sabato 5 giugno 2010

RECENSIONE: Draquila - L'Italia che trema


Titolo: Draquila. L'Italia che trema.
Italia, 2010
Cast: Sabina Guzzanti.
Sceneggiatura: Sabina Guzzanti
Durata: 98'

Benvenuti nella dittatura della m**da. Location: l'Aquila. Cast: Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso, gli aquilani. Special guest stars: il terremoto e le macerie.
Questo è il ritratto che ne esce dal nuovo docu-film di Sabina Guzzanti.
Il film si apre con la piazza devastata dal terremoto avvenuto nell'aprile del 2009, tra le macerie e le case disabitate. Nell'ombra di una città fantasma, Guzzanti svela i retroscena della "ricorstruzione" della città post-terremoto.
Ribadendo la ridicolaggine di una classe politica fatta di faccendieri che raccontano al popolo italiano solo barzellette, la regista veste i panni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e giunge all'Aquila per un bagno di folla. Ma le risate durano poco.
Utilizzando inizialmente le tecniche narrative dei documentari di Michael Moore, la regista mostra lo sfruttamento di una tragedia per riparare a un danno d'immagine dovuta a un'estate infausta fatta di escort, ragazzine, veline e (presunte) parlamentari.
In un crescendo di inquietudine, la regista vira verso il giornalismo d'inchiesta e indaga svelando che c'è del marcio nella protezione civile. Quello che non dicono i telegiornali è che con una leggina (piccola piccola, una bazzeccola praticamente) si da il benestare per costruire selvaggiamente. Ed ecco che entra in scena un progetto ambizioso: la Protezione Civile S.P.A con a capo Guido Bertolaso. Ed ecco prendere una delle nostre città d'arte italiane e trasformarla in una new town, una sorta di prova generale per (appunto) la dittatura della m**da.
Poco importa se una popolazione viene sradicata dalla sua casa che potrebbe benissimo essere sistemata in una manciata di settimane con un cantiere, poco importa se arriva l'esercito (ma perché? Perché? Non sono vittime di guerra, perché???) a prelevarti in nome della "sicurezza" (però quando ci furono gli allarmi per un sisma, poi avvenuto, nessuno venne a portare in salvo la popolazione da distruzione e morte certa...).
Poco importa se hai una bella casetta con le pentole, le lenzuola e lo spumante italiano che poi dovrai restituire (e il secchiello dello spumante non lo puoi buttare, eh no!). Poco importa, tanti (troppi) amano lo stesso il Premier. Non mancano le critiche all'opposizione, praticamente trasparente e inesistente. Questo i tg non ce lo raccontano.
Sappiamo solo delle venti-trenta visite del cavaliere ad assicurarsi che vada tutto bene alla "sua creatura". Alla fine del film un senso di sgomento e inquietudine perdura. Draquila è un documento-dossier, quasi una puntata allungata di Report e Annozero (i programmi preferiti del Premier ndr.) che fa riflettere e fa molta paura. Come un film dell'orrore sui vampiri.

Voto: 8

A.M.

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