mercoledì 26 aprile 2017

GOODBYE: Addio a Jonathan Demme


'Un tizio che faceva un censimento una volta provò ad interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave ed un buon Chianti.' (Hannibal Lecter - Il silenzio degli innocenti - diretto da Jonathan Demme)


Jonathan Demme (1944 - 2017)



venerdì 21 aprile 2017

VIDEOMUSIC REVIEW: Sign O' the Times




Titolo: Sign' O the Time
Cantante: Prince
Regia: non pervenuta
Durata: 3'41''


A volte le parole sono più efficaci di un'immagine. Le parole sanno fare molto male. Le parole ti aprono gli occhi e servono per esprimere il risentimento su ciò che non funziona perché la tua epoca è in pieno declino. 
E le parole servono per contestare ciò che non funziona in una società che nasconde la testa nella sabbia come uno struzzo, ignorando che la realtà è più tragica di quello che si vuole far credere.
E le parole di Prince sono dure, ti arrivano e ti prendono a schiaffi, facendoti realizzare che il tempo che scorre fa' davvero schifo.
E per rendere ancora più efficace Sign O' the Times, Prince decide di affidarsi solo a quelle parole che scorrono lungo il video, per arrivare direttamente al cuore e al cervello di chi vede il video e ascolta la canzone di uno dei suoi album più politici, se non il suo capolavoro. Non sono necessarie immagini scioccanti di un uomo in overdose o di un disastro naturale, basta leggere quelle parole per sentirsi colpiti, parole che ci vengono sbattute in faccia da farci così male, da farci rendere conto in che razza di società decadente stiamo vivendo.
Prince con Sign O' the Time ha una visione molto negativa della società americana, e attraverso il suo video, il folletto di Minneapolis racchiude il degrado fatto di overdose, povertà e baby gang, dove la piaga dell'AIDS 'la grande malattia con il nome corto' colpisce in tutto il mondo, dall'America alla Francia
In France a skinny man
Died of a big disease with a little name
By chance his girlfriend came across a needle
And soon she did the same

Ed è uno schiaffo in faccia all'America di Reagan, quell'America di 30 anni fa esatti (il disco è uscito nel 1987) che vorrebbe far vedere gli USA come la terra dell'abbondanza e della felicità, mentre la realtà è un'altra, dove il 'declino dell'impero americano' è alle porte, diventando una landa desolata dove la morte  diventa priva di valore quando si è assuefatti dallo schifo che il telegiornale mostra quotidianamente, al punto da rimanere indifferenti quando arriva un uragano e uccide tutti nella 'casa del signore'
Hurricane Annie ripped the ceiling of a church
And killed everyone inside
You turn on the telly and every other story
Is tellin' you somebody died
E Prince punta il dito sulla discrepanza tra le classi sociali, dove i ragazzi di 17 anni finiscono invischiati nelle gang, girando armati e fumando crack
At home there are seventeen-year-old boys
And their idea of fun
Is being in a gang called The Disciples
High on crack, totin' a machine gun
E il governo lesina fondi per mandare l'uomo nello spazio con missioni fallimentari (come la tragedia dello Space Shuttle)
It's silly, no?
When a rocket ship explodes
And everybody still wants to fly
Some say a man ain't happy
Unless a man truly dies
Oh why
ma non ne mette a disposizione abbastanza per aiutare una donna povera che non sa come mantenere suo figlio
Sister killed her baby 'cuz she couldn't afford to feed it
And we're sending people to the moon
Questi sono i tempi, dice il genio di Minneapolis, dove la dipendenza agli stupefacenti può partire da un semplice spinello per poi arrivare all'uso di eroina 
In September my cousin tried reefer for the very first time
Now he's doing horse, it's June
La visione di Prince è negativa, se non tragica, arrivando a pensare all'arrivo di un conflitto nucleare che spazzerà via il genere umano
Baby make a speech, Star Wars fly
Neighbors just shine it on
But if a night falls and a bomb falls
Will anybody see the dawn
Al di là di questi 'tempi bui' comunque Prince ci offre una soluzione, che suona una speranza. Perché non si può solo vedere la morte, ma si deve anche inneggiare all'amore. E l'amore è l'arma per sconfiggere il degrado del suo tempo, e solo l'amore ci salverà, e bisogna anche fare in fretta, prima che sia troppo tardi. Sposiamoci, facciamo figli, perché questi sono tempi infami, ma possono sempre migliorare.
Sign O the Times mess with your mind
Hurry before it's too late
Let's fall in love, get married, have a baby
We'll call him Nate... if it's a boy




martedì 18 aprile 2017

FILMOGRAFIA: Marilyn Monroe



NOME: Marilyn Monroe
ALL'ANAGRAFE: Norma Jean Mortensen
DATA DI NASCITA: 01/06/1926
DATA DI MORTE: 05/08/1962
LUOGO DI NASCITA: Los Angeles, California, Stati Uniti
PROFESSIONE: Attrice




ATTRICE:
(1962) Something's Got to Give - Ellen Wagstaff Arden
(1961) Gli spostati - Roslyn Taber
(1960) Facciamo l'amore - Amanda Dell
(1959) A qualcuno piace caldo - Sugar Kane Kowalczyk
(1957) Il principe e la ballerina - Elsie Marina
(1956) Fermata d'autobus - Cherie
(1955) Quando la moglie è in vacanza - La ragazza
(1954) Follie dell'anno - Vicky Hoffman/Vicky Parker
(1954) La magnifica preda - Kay Weston
(1953) Come sposare un milionario - Pola Debevoise
(1953) Gli uomini preferiscono le bionde - Lorelei Lee
(1953) Niagara - Lorelei Lee
(1952) La giostra umana -
(1952) Il magnifico scherzo - Miss Lois Laurel
(1952) La tua bocca brucia - Nell Forbes
(1952) Matrimoni a sorpresa - Annabel Jones Norris
(1952) La confessione della signora Doyle - Peggy
(1951) Mia moglie si sposa - Joyce Mannering
(1951) Le memorie di un Don Giovanni - Roberta "Bobbie" Stevens
(1951) L'affascinante bugiardo - Harriet
(1951) Home Town Story - Iris Martin
(1950) Il Messicano - Dusky Ledoux
(1950) Eva contro Eva - Miss Casswell
(1950) Lo spaccone vagabondo - Polly
(1950) Giungla d'asfalto - Angela Phinlay
(1950) La figlia dello sceriffo - Clara (non accreditato)
(1949) Una notte sui tetti - Cliente al Grunion
(1948) Orchidea bionda - Peggy Martin
(1948) Green Grass of Wyoming -
(1948) Scudda Hoo! Scudda Hay! - Girl in Canoe
(1948) You Were Meant for Me -
(1947) Dangerous Years - Evie
(1947) The Shocking Miss Pilgrim - Operatrice telefonica (non accreditato)

giovedì 13 aprile 2017

RECENSIONE: Revolutionary Road


Il fascino indiscreto di una recensione retrò



Titolo: Revolutionary Road
Id, USA, UK 2008
Cast: Kate Winslet, Leonardo DiCaprio, Michael Shannon, Katie Bates.
Sceneggiatura: Justin Haythe
Regia: Sam Mendes

Durata: 119'

Frank (Leonardo DiCaprio) ed April Wheeler (Kate Winslet) sono una coppia perfetta: giovani, belli, due splendidi bambini, hanno una casa sul curato viale di Revolutionary Road, nella periferia di New York.
Non è tutto oro quel che luccica: Frank si concede delle scappatelle con una collega a lavoro, ma è April che mal sopporta la sua condizione di desperate housewife e sogna Parigi.
Parigi è la soluzione a tutto. Ma April rimance incinta e i loro sogni andranno in frantumi.
Prima di Betty Draper - la moglie frustrata del Mad Men Don Draper - c'era April Wheeler. Entrambe donne che sognavano una carriera nel mondo dello spettacolo - Betty era modella, April sognava di diventare un'attrice, hanno dovuto mettere via nel cassetto i propri sogni e aspirazioni, per diventare madri e mogli perfette. Ma una volta tolta la maschera della perfezione si evince un crogiuolo di rimpianti, risentimenti, rinfacciate e nevrosi - facendo incrinare l'immagine quasi salvifica della madre e moglie modello.
Revolutionary Road è il sogno americano che si spezza. E Sam Mendes dopo aver impietosamente criticato la famiglia americana con American Beauty, rincara la dose prendendo l’omonimo romanzo di Richard Yates - materiale perfetto per tracciare un DNA ‘corrotto’ nelle radici che ha portato la famiglia americana contemporanea allo sfascio. Mendes crea un solido dramma che ha un’impronta teatrale e si affida a due grandi prove attoriali di Kate Winslet (all’epoca moglie di Mendes) e Leonardo DiCaprio.
Dietro la bellissima facciata della casa in Revolutionary Road - effimero frutto dell'American way of life che scopre il benessere, vi è una sorta di prigione dorata per questa giovane coppia che ha tutto dalla vita, ma in realtà entrambi soffrono frustrazioni e malesseri dalla quale fuggire.
La casa diventa il luogo in cui vomitarsi in faccia le frustrazioni, la rabbia, le incomprensioni.
Come un uccellino in gabbia, April vorrebbe volare via e iniziare una nuova vita con Frank e i bambini.
Parigi è la risposta: via da questa routine, via dalla noia. April la 'primordiale' femminista ante litteram può prendere in mano la sua vita e reinventarsi al di là di colazioni, pranzi, bambini da mettere a letto, e cene squisite con i vicini. Via dalla noia, via da una vita fatta di insoddisfazioni, insoddisfazioni che attanagliano anche Frank - odia il suo lavoro e il fatto di essere diventato una pallida copia del padre, e manifesta il suo risentimento verso la vita coniugale asfittica tradendo April. La tradisce per far valere la sua virile figura di uomo in una società dove si fa fatica a tenere a bada la propria moglie dietro i fornelli. Frank non riesce a tenere ferma April, le sfugge di continuo: April cerca disperatamente di diventare un’attrice, ma fallisce. cerca disperatamente di fuggire, ma fallisce. Cerca di essere felice, ma fallisce. Perché rimane incinta.
Una terza gravidanza inaspettata e non voluta. April vuole abortire. Lei non vuole diventare madre di nuovo. Non vuole annegare in una spirale di pannolini, pappe e notti insonni. Non sono questi i progetti di April. Ha già rispettato le regole diventando madre di due bellissimi bambini e ha sopperito come meglio poteva il ruolo di moglie e casalinga devota.
Ma adesso April vuole qualcosa per sé. E Parigi è un modo per sfuggire da quella morsa.
Ma Frank non capisce. Frank non vuole perdere la propria mascolinità e vuole che tutto rientri nei giusti binari. Frank non capisce la modernità (e le conseguenti nevrosi) di April. Solo John, il figlio dei vicini (Michael Shannon) - geniale matematico vittima di un esaurimento nervoso,  ha capito che la famiglia Wheeler non è così perfetta, vedendo quella crepa impercettibile che finirà per diventare una voragine.
Come il Fool di Re Lear, John capisce il malessere che infetta la splendida casa di Revolutionary Road, e non ha paura di dire la verità e di svelare l’ipocrisia che si nasconde dietro quella famiglia che tutti ammirano. Verità che brucia e che fa aprire gli occhi ad April, che decide di prendere in mano il proprio destino, contro il volere di Frank. Ma l’America non è ancora pronta per donne così moderne, e April viene punita.
La casa di Revolutionary Road era abitata da una splendida famiglia, devastata da una tragedia. I vicini dicono così, la realtà è diversa, e solo le pareti di quella casa cosa è realmente successo. Fuori tutto è perfetto, perché l’America è perfetta. Il perbenismo trionfa. Ancora per poco.


Voto: 8

giovedì 6 aprile 2017

FILMOGRAFIA: Viola Davis



NOME:
Viola Davis
DATA DI NASCITA: 11/08/1965
LUOGO DI NASCITA: Saint Matthews, South Carolina, USA
PROFESSIONE: Attrice




ATTRICE:

(2016) Barriere - Rose
(2016) Suicide Squad - Amanda Waller
(2015) Blackhat -
(2014) Get On Up - La storia di James Brown - Susie Brown
(2013) La scomparsa di Eleanor Rigby - Lillian Friedman
(2013) Prisoners - Nancy Birch
(2013) Ender's Game - Major Gwen Anderson
(2013) Beautiful Creatures - La sedicesima luna - Amma
(2012) Love, Marilyn - I diari segreti - Se stessa
(2012) Won't Back Down - Nona Alberts
(2011) Molto forte, incredibilmente vicino - Abby Black
(2011) The Help - Aibileen Clark
(2010) Innocenti bugie -
(2010) Mangia, prega, ama - Delia
(2010) Giustizia privata - Sindaco di Philadelphia
(2009) State of Play - Dr. Joy Jackson
(2009) Madea Goes to Jail - Ellen
(2008) Il dubbio - Mrs. Miller
(2003-2008) Law & Order: Special Victims Unit (Serie Tv) - Donna Emmett
(2008) Come un uragano - Jean
(2008) The Andromeda Strain (Film Tv) - Dr. Charlene Barton
(2008) Brothers & Sisters (Episodio Tv: Double Negative) - Ellen Snyder
(2007) Traveler (Serie Tv) - Agente Jan Marlow
(2007) Sea Change - Delitto perfetto (Film Tv) - Molly Crane
(2007) Disturbia - Detective Parker
(2007) Fort Pit (Film Tv) -
(2006) Life Is Not a Fairytale: The Fantasia Barrino Story (Film Tv) - Diane Barrino
(2006) World Trade Center - Madre in Ospedale
(2006) Senza traccia (Episodio Tv: White Balance) - Audrey Williams
(2006) Jesse Stone: Death in Paradise (Film Tv) - Molly Crane
(2006) The Architect - Tonya Neely
(2006) Jesse Stone: Night Passage (Film Tv) - Molly Crane
(2005) Syriana - CIA (Non Accreditata)
(2005) Get rich or die tryin' - Nonna
(2005) Threshold (Episodio Tv: Shock) - Victoria Rossi
(2005) Stone Cold - Caccia al serial killer (Film Tv) - Molly Crane
(2004) Century City (Serie Tv) - Hannah Crane
(2003) The Practice - Professione avvocati (Episodio Tv: We the People) - Aisha Crenshaw
(2003) Hack (Episodio Tv: Third Strike) - Stevie Morgan
(2002) Solaris - Gordon
(2002) CSI: Scena del crimine (Episodio Tv: The Execution of Catherine Willows) - Attorney Campbell
(2002) Antwone Fisher - Eva May
(2002) Lontano dal paradiso - Sybil
(2002) The Division (Episodio Tv: Remembrance) - Dr. Georgia Davis
(2002) Law & Order: Criminal Intent (Episodio Tv: Badge) - Terry Randolph
(2002) Father Lefty (Film Tv) -
(2001) Kate & Leopold - Agente di polizia
(2001) Camelot - Squadra emergenza (Episodio Tv: Act Brave) - Margo Rodriguez
(2001) The Guardian (Episodio Tv: The Men from the Boys) -
(2001) Providence (Episodio Tv: You Can Count on Me) - Dr. Eleanor Weiss
(2001) The Shrink Is In - Robin
(2001) Amy & Isabelle (Film Tv) - Dottie
(2000) Traffic - Assistente sociale
(2000) City of Angels (Serie Tv) - Infermiera Lynnette Peeler
(2000) Giudice Amy (Episodio Tv: Blast from the Past) - Celeste
(1998) Grace & Glorie (Film Tv) - Rosemary Allbright
(1998) Out Of Sight - Moselle
(1998) The Pentagon Wars (Film Tv) - Platoon Sgt. Fanning
(1996) New York Undercover (Episodio Tv: Smack Is Back) - Mrs. Stapleton
(1996) New York Police Department (Episodio Tv: Moby Greg) - Donna
(1996) Il colore del fuoco - Infermiera