lunedì 6 settembre 2010

RECENSIONE: Amore a... Mille miglia




Titolo:
Amore a mille... Miglia
Titolo originale: Going the Distance USA, 2010
Cast:
Drew Barrymore, Justin Long, Christina Applegate, Jason Sudeikis, Charlie Day, Ron Livingston
Sceneggiatura: Geoff La Tulipe
Durata: 100'
Regia: Nanette Burnstein

Erin (Drew Barrymore) ha 32 anni e dopo il fallimento di una storia d'amore, decide di riprendere gli studi e diventare una giornalista, lavorando come stagista presso una testata di New York. 
Garrett (Justin Long) lavora in una casa discografica ed è stato lasciato dalla sua ragazza. Complice una giornata da dimenticare al giornale per Erin, e la voglia di stare meglio insieme a suoi amici Box (Jason Sudeikis) e Dan (Charlie Day) per Garrett, i due si incontrano, o meglio si scontrano, finendo per passare insieme la serata. 
Quella che doveva essere un'avventura si trasforma in una relazione, ma il destino è in agguato: Erin deve ritornare a San Francisco una volta terminato il praticantato e ha solo sei settimane per passare del tempo con Garrett. Così decidono di avere una relazione a distanza... 
Amore a mille... Miglia è il primo lungometraggio della documentarista Nanette Burnstein e crea una commedia romantica cercando di evitare di rimanere intrappolata dai soliti cliché che il genere impone. E lo fa puntando su un taglio documentaristico: Erin e Garrett vengono “seguiti” durante le giornate sulla spiaggia, in barca con gli amici, giorno per giorno. 
Entrambi hanno dei mestieri cool, ma non vivono una vita patinata e privilegiata che di solito si vede in tante pellicole tipo Come farsi lasciare in dieci giorni: per la prima volta viene mostrata la difficoltà di trovare un impiego, il desiderio di indipendenza, la frustrazione derivata da lavori temporanei, la crisi del lavoro, la mancanza di soldi per poter viaggiare e la volontà di vivere una storia d'amore nonostante la presenza di innumerevoli ostacoli. 
Il personaggio di Erin sogna di vivere a New York, ma è costretta a vivere dalla sorella Corinne (Christina Applegate), casalinga nevrastenica e fissata con la pulizia; è testarda, disinibita, con un linguaggio da camionista (esilarante la scena in cui ubriaca, insulta un ragazzo palestrato e lo invita a vedere insieme Trasformers…). 
Garrett invece è un ragazzo un po’ immaturo, tendente al melenso, che non ha il coraggio di cambiare la sua vita e vive insieme allo svitato Dan, che ha la politica di tenere la porta del bagno aperta (sue sono le scene più demenziali, dalle intrusioni tra Erin e Garrett a suon di musica e commenti, al travestimento di Charlie Chaplin dove finisce per assomigliare a Hitler per via del taglio di baffi maldestro). 
La prima parte del film è scoppientante da sembrare una sophisticated comedy politically incorrect, fatte di scambi di battute al vetriolo e dialoghi brillanti, dove i momenti esilaranti non mancano (come la scena in cui Erin e Garrett vengono sorpresi a fare l’amore sul tavolo da Corinne e dal marito che assiste la scena mentre mangia di nascosto). 
La seconda parte finisce ovviamente per virare nel romanticismo e seppur con qualche tempo morto, affronta le problematiche legate alla distanza e alle difficoltà di coniugare il lavoro con l’amore. Bravi gli interpreti, soprattutto Charlie Day e Christina Applegate. 
Buona la musica, con la band The Box Rebellion. Amore a mille… Miglia è una commedia romantica gradevole, divertente e leggera, dove le risate non mancano.

Voto: 7
A.M.

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