venerdì 26 luglio 2013

KEVIN SPACEY DAY: Beyond the Sea

La cineblogger entertaiment è fiera di proporre un nuovo attore da celebrare: Kevin Spacey.
Oggi è il compleanno di Kevin Spacey, ottimo attore capace di dare vita a personaggi disturbati, serial killer (Seven), geni del male (I soliti sospetti), un alieno (K-Pax), americano medio frustrato (American Beauty), vedovo (The Shipping News), boss che più bossing non si può (Horrible Bosses), prediligendo in genere la figura dello psicopatico e della carogna.
Premiato due volte con l'Oscar per I soliti sospetti e American Beauty, Kevin Spacey oggi è uno stimato attore di teatro nonché direttore del prestigioso Old Vic di Londra, divenuta la sua seconda casa, anche se non disdegna di ritornare negli States per girare un film. Ma non è solo un attore, è anche regista e l'ultima sua fatica è Beyond the Sea (2006), incentrata sulla figura di Bobby Darin.Una carriera eclettica a 360° e ancora sulla cresta dell'onda.
Buon KSD!!!


PS. Il banner prende in giro con affetto e simpatia Sylvester Stallone, battuto al voto da Mr. Spacey.










Titolo: Beyond the Sea
Id., USA, 2004
Cast: Kevin Spacey, Kate Bosworth, Bob Hoskin, Brenda Blethyn,John Goodman.
Sceneggiatura: Kevin Spacey, Lewis Colick.
Regia: Kevin Spacey.
Durata: 114'


La vita di Walden Robert Cassotto (1936-1973) alias Bobby Darin (Kevin Spacey), stella della musica swing e attore di Hollywood. Il film racconta le origini e l'ascesa, dall'infanzia minata dalla febbre reumatica che gli aveva dato poche speranze di arrivare oltre l'adolescenza, alla scoperta del talento per la musica grazie all'incoraggiamento della madre (Brenda Blethyn), dalla gavetta al successo grazie a hit come Beyon the Sea e Mack the Knife, al matrimonio con Sandra Dee (Kate Bosworth), fino alla crisi esistenziale e i problemi di salute.
La vita è spettacolo, o almeno ciò che è stato per Bobby Darin, star della musica pop/swing (e poi folk) a cavallo tra gli anni 50 e gli anni 60. Ma chi era Bobby Darin? Solo un nuovo Frank Sinatra e marito dell'astro nascente Sandra Dee?
Qualcosa di più di un novello Sinatra, e Kevin Spacey gli dedica un film che mostra una figura fondamentale della musica americana, che nell'arco della sua breve esistenza (Darin morì per problemi cardiaci all'età di 37 anni), riuscì a lasciare un segno nel firmamento musicale,  offrendo allo stesso tempo un dietro le quinte della grande macchina chiamata show business.
Le celebri canzoni di Darin sono solo un ingrediente di questo curioso biopic che mescola vita reale, palcoscenico e musical: Spacey infatti utilizza la tecnica del meta cinema (cioè tutto ciò che in un film fa riferimento in modo diretto o metaforico, al cinema stesso) introducendo il personaggio di Darin che vive la sua vita attraverso una (auto)biografia.
La musica, il cinema, le serate al Copacabana, l'amore per Sandra Dee, tutto ciò racchiude l'universo di Bobby Darin, ragazzino del Bronx che non doveva arrivare ai 15 anni, e invece è arrivato a toccare le vette dello star system.
E proprio questo aspetto meta cinematografico che rende Beyond the Sea interessante, evitando di creare una banale biografia di una stella della musica.
All'inizio del film si vede una performance di Bobby Darin (le canzoni sono interpretate dallo stesso Kevin Spacey, che si rivela un ottimo crooner), quando tutto all'improvviso si ferma e scopriamo che Darin sta mettendo in scena la sua vita. O forse no. La pellicola viaggia su questa ambiguità, trasformandosi poi in un paio di sequenze in un piccolo musical (e qui Spacey nel ballo se la cava discretamente rispetto al canto). Come se volesse dire: "ok, questo è lo spirito giusto per iniziare". D'altronde Bobby Darin è un mago dell'intrattenimento, no?
Una volta oliato il meccanismo, la voglia di emergere di Darin offre un aspetto di com'era lo show business negli anni Cinquanta, fatta di gavetta nei locali, serate, dalle difficoltà di emergere perché il nome d'origine non funziona per sfondare nello showbiz.
Walden Cassotto inizialmente fallisce e allora costruisce un personaggio basato sull'apparenza: via gli occhiali, uno smoking, un nuovo nome e un taupé per nascondere i primi segni di calvizia. Ladies and gentlemen ecco a voi Bobby Darin.
Di vero c'è solo la sua voce, il suo dono per la musica che gli ha dato la voglia di vivere: dopo aver dimostrato alla famiglia di essere arrivato alla vita adulta, ora deve dimostrare al mondo intero di cosa è capace con un microfono e un'orchestra.
Da buon biopic che si rispetta, non manca il lato privato con la love story con Sandra Dee, relazione osteggiata dalla madre di lei,  finta per scopi pubblicitari e infine vera, coronata con matrimonio e un figlio.
Anche qui Spacey sottolinea come il mondo dello spettacolo s'insinui nella vita privata di un artista, facendo entrare nuovamente l'elemento della finzione che si coniuga perfettamente con la realtà (romanzata).
Darin ha la sua famiglia con miss Dee, ma ha anche una famiglia musicale capitanata dall'agente Steve Blauner (John Goodman) diventando una grande e grossa family con quel che comporta (gelosia, i non troppo velati problemi di alcolismo della consorte, i litigi e il matrimonio che si sfalda con l'arrivo della consacrazione), Spacey non trascura nessun elemento, anche il gossip ha la sua importanza.
Ma se dispetto a un altro biopic (meno riuscito tra l'altro) come Tu chiamami Peter, incentrata sulla sua vita privata, facendo perdere lo status di mito al grande Peter Sellers, Spacey riesce ad amalgamare gli elementi di vita vera di Darin facendola diventare solo una parte del suo spettacolo.
Anche se, nella seconda parte del film, quando vira sul drammatico, tende a perdere di ritmo, cercando un pathos che invece tende ad appesantire il film: se infatti la prima parte della pellicola è frizzante, ritmata, dove le performance canore e cinematografiche predominano, nella seconda parte, più intimista, con un Bobby Darin  in cerca di sé stesso, che da Sinatra si stacca per assomigliare più a Bob Dylan, tende a scemare un po' nel ritmo. Fortunatamente si riprende grazie al grande show finale, e la dipartita di Darin non è patetica, anche perché il film, in modo circolare, ritorna nei meandri meta cinematografici, ricordandoci che sì, Bobby Darin è scomparso nel 1973, ma questo è pur sempre un film, la vita vera è stata già vissuta e sono rimaste solo le hit da classifica.
Kevin Spacey  è un one man show dove dirige, scrive, produce e canta: si annulla trasformandosi in Bobby Darin, cantando, ballando e recitando. Uno spacey insolito, così diverso dai personaggi psicotici a cui ci aveva abituati negli anni Novanta.
Se Kate Bosworth assomiglia in qualche modo a Sandra Dee (anche se ricorda più Barbara Eden, la Ginny di Strega per amore), nelle mani di Spacey/Darin viene sfatato l'allure della bambolina deliziosa di tante commedie anni Cinquanta. Il resto del cast è di prim'ordine: Bob Hoskin, Brenda Blethyn, John Goodman e special guest il cantante Peter Cincotti, che ha un po' ereditato lo stile crooner di Darin e Sinatra.
La vita è show business, e Beyond the Sea è un film curato nei minimi particolari, dalla scenografia ai costumi al trucco, alla fotografia luminosa che rendono gli anni Cinquanta e Sessanta colorati e sgargianti. Alla seconda prova registica, Kevin Spacey dirige diligentemente (dal punto di vista della regia) questa biografia, puntando più la maestria sulla recitazione, ma la stoffa per girare un film del genere ce l'ha, deve solo osare di più.
Beyon the Sea ci fa riscoprire un cantante caduto un po' nell'oblio.

Voto: 7
A.M.
Hanno partecipato al KSD:

50/50 Thriller
Cinquecentofilminsieme
Combinazione casuale
Cooking Movies
Ho voglia di cinema
Il Bollalmanacco di Cinema
In Central Perk
Montecristo
Pensieri Cannibali
Scrivenny
Triccotraccofobia
Viaggiando (meno)
White Russian Cinema

E c'è anche un augurio speciale (attenzione spoiler!).


12 commenti:

  1. mh, manca. anzi, mi ero completamente dimenticato della sua esistenza. rimedierò

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  2. Mi manca anche questo. Praticamente di Kevin Spacey ho visto solo il film che ho recensito io.
    Comunque, buon Kevin Spacey Day!

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  3. E' vero, Kevino è anche un ottimo regista! Grazie per averlo ricordato e buon Kevin Spacey Day!

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  4. sono un patito di biopic musicali, però questo non l'ho mai visto.
    sarà per il prossimo kevin spacey day, quando con facilità impressionante ribatterà stallone :D

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  5. Io non ricordo come l'ho recuperato, però ho fatto bene a vederlo, mi è piaciuto, rimediate, rimediate! ;-) Di Darin conoscevo solo la sua partecipazione a Torna a settembre con Sandra Dee e la Lollobrigida. Ma ora ne ho un po' di più!
    Per il resto, Kevino non farà di nuovo un grande sforzi per ribattere Sly, ahahahahah! :-p
    Buon Kevin Spacey Day!!!

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  6. Non il cantante ma anche questo film mi era sconosciuto! Segno!
    Buon KSD :)!

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  7. ah, ecco, dev'essere successo qualcosa, perchè adesso riesco a commentare!
    mi unisco al coro del "non conoscevo questo film". Ma non conosco nemmeno Bobby Darin, del resto... :)

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  8. E' un modo per conoscere entrambi, film e mr. Darin. La cosa bella di queste celebrazioni è scoprire film poco conosciuti di star del cinema, dove anche il film "minore", ha la sua importanza, o riscoprire la voglia di rivedere un film visto e stra visto.
    Che bedda cosa!
    Buon KSD! ;)

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  9. Non avevo mai sentito parlare di questo film, anche se ho come l'impressione che Stallone sarebbe stato un Darin migliore! ;)

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  10. Naaaa, meglio Dolph "spezzatino" Lundgren con il taupé nero che cantava beyond te spiezzo in due in the sea, ahahahahaha! XD

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  11. Recupera ne vale la pena per una serata di puro relax! Buon KSD!

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