Gennaio è il mese per fare i buoni propositi e per festeggiare Nicolas Cage. A grande richiesta dalla blogosfera, per ben tre volte l'amatissimo e anche schifatissimo Nicola Gabbia, nome translato di Nicolas Cage, viene celebrato per il suo compleanno. La genesi del day ha assunto toni epici da brutta figlia di sultana, con me, Director's cult che ha sbomballato i marroni per celebrarlo e poi ha lasciato fare agli altri. Che dire, il mio entusiasmo ha contagiato gli animi, facendo sorvolare dalla mia professionalità che fa ridere i polli. Chiedo venia! E siccome noi siamo maistream, noi lo festeggiamo in ritardo, che Nicolone nostro con la sua faccia marmorea non fa una piega.
Bannerone della madòna!
Titolo: Drive Angry
Id., USA 2011
Cast: Nicolas Cage, William Fitchner, Amber Heard
Sceneggiatura: Todd Farmer, Patrick Lussier
Regia: Patrick Lussier
Durata: 106'
Ci sono film brutti, film di m#@a e film così brutti dal rasentarne il sublime. Sappiamo che fanno schifo, ma c'è quel lato oscuro che è dentro di noi, si proprio anche a te che pensi di esserne sprovvisto, che irretisce e ci fa esaltare (anche a te che lo neghi!) di fronte a cotanta porcheria. Così brutto da essere bello. Non è un ossimoro stile 'donazione volontaria obbligatoria', è qualcosa di più. Soprattutto se si tratta di un film interpretato da Nicolas Cage.
Ora, c'è Nicolas Cage e Nicolas Cage. Inchessenso? - C'è Nicolas Cage, nome d'arte di Nicola Kim Coppola, appartenente alla blasonata dinastia cinematografica dei Coppola che ha recitato in bei film come Cotton Club e Peggy Sue si è sposata, entrambi diretti dallo zio Francis, e ha anche vinto un Oscar per Via da Las Vegas. E c'è Nicolas Cage, il re dei film dem@erda. La leggenda metropolitana dice che il buono e caro Cage ha dovuto fare film 'alimentari' per pagare dei debiti. La mia versione è che in parte è vero, in parte è che dopo un po' ci ha preso gusto. Perché per fare film demmr#da ci vuole arte e grandi capacità. In più funge da possibile catarsi per Nicola Kim Coppola, riuscendo a districarsi da una famiglia così complessa e 'radical chic', trovando il suo hummus per creare qualcosa di suo, qualcosa di speciale che solo lui riesce a fare.
Perché quando la tua faccia devastata dalle api diventa una maglietta, vuol dire che ormai sei entrato nel mito. E se ci si diverte pure - perché Nicolas Cage si diverte un mondo nel fare questi film - perché smettere?
E con questa premessa e il giusto spirito che si deve prendere Drive Angry.
Drive Angry prende il cinema Grindhouse celebrato alla grande da Quentin Tarantino con A prova di morte e lo frulla con una tonnellata di trash.
Già le premesse sono promettenti, e il regista ci intorta alla grande con uno scenario apocalittico da fare invidia a Dante Alighieri. D'altronde è l'inferno, bellezza. Inizio rombante e sfolgorante dove il nostro eroe John Milton (un nome che è tutto un programma) si appresta a sfondare il cancello degli inferi per una missione: salvare la nipotina che è stata rapita da una setta di brutti figli di sultana responsabili della morte della figlia.
Il 'Contabile' (William Fitchner) presenta il nostro eroe Nicolas Cage/John Milton al pubblico già in delirio dopo i primi folgoranti 30'' come un 'cazzuto figlio di puttana in fuga'. E da uno così cosa ti aspetti, che ti faccia le treccine???
Dunque, John Milton spacca i cancelli degli inferi e vuole spaccare i culi dei membri della setta. Il piano non fa una grinza. Durante la ricerca dei malefici, si imbatte in una cameriera scafata Piper (Amber Heard) che non te le manda a dire e che non ci pensa due volte di menare le mani. Beh, non aspettatevi le treccine neanche da lei. Al massimo le puoi mettere lo smalto sulle unghie dei piedi, soprattutto se sei un manzo da paura. Preferibilmente nudo.
Piper e Milton inseguono il capo della setta Jonah King, mentre il contabile insegue Milton che lo deve rispedire all'inferno dove è scappato 'in missione per conto di Satana'.
E in un tripudio di miccette (cit.) Milton si destreggia in sparatorie, esplosioni, sacrifici umani che stanno per compiersi e una sana, carneficina che il nostro supergiovane con parrucchino biondo si destreggia con una monoespressività da rasentare la Magnum di Derek Zoolander a: sparare,schivare i colpi, bere whiskey e continuare a farsi la sua trombata con la biondona stagionata. E il regista Patrick Lussier ci sguazza di brutto nel far cappottare e incendiare le auto con un sapiente e mefistofelico duo di rallenty e accelerate, con il baldo Milton e la sua faccia impassibile/scazzata mode on pronto a sparare con un pistolone da far invidia pure al nostro Rocco nazionale. Il tutto cucinato e speziato (ed esasperato) dal 3D per dare un senso di trash ancora più eccitante.
I personaggi cattivi sono ovviamente tagliati con l'accetta, ma la triade Milton-Contabile-Piper fa a gara di ficaggine per farsi idolatrare dal pubblico ormai in estasi per così tanta buona manna trashosa piovuta dal cielo. Perché se John Miton è già fico di suo e Piper è cazzuta al punto giusto, anche il Contabile ha i suoi 15 minuti di fama uscendo con nonchalant da una macchina (ovviamente ribaltata), e con tanto di scena madre su un furgoncino che potrebbe esplodere da un momento all'altro al ritmo di disco dance. Così figo da meritarsi un best of delle sue imprese migliori su Youtube.
Nel frattempo Milton si appresta a compiere la sua vendetta alla guida spericolata di una Chevelle 454 con conseguente mattanza di freak e di fuori di testa, arrivando allo scontro finale con King. E se Hannibal Lecter preferisce mangiare del fegato umano con un piatto di fave e un buon Chianti, John Milton è di bocca buona e preferisce bere un buon whiskey dal teschio di un povero stronzo esaltato.
Drive Angry va visto nell'ottica di assistere a un film che gronda trash e 'profonda mm#rda' per godere appieno delle prodezze di Nicolas Cage alla guida di una macchina super indemoniata.
E Top Gear muto.
Voto: 7
Hanno partecipato al Nicolas Cage Day
Lazyfish: MandyLa Bara Volante: The Rock
Non c'è Paragone: L'ultimo dei templari
La fabbrica dei sogni: Stress da vampiro
Pietro Saba World: Mom and Dad
La stanza di Gordie: The Family Man
Cuore di celluloide: USS Indianapolis