The Lodger (1927) - Il bacio tra Daisy e il pensionante
The Lodger è il primo film di Alfred Hitchcock del cosidetto 'periodo inglese' e tra le varie scene che insinuano il dubbio nello spettatore che fanno del pensionante un possibile killer di ragazze bionde - devo ammettere che la scena del bacio è la mia preferita. Romanticherie a parte, la teoria 'Hitchcock gira le scene d'amore come se fossero scene trhiller e viceversa' è vera: il pensionante interpretato dalla star del cinema muto Ivor Novello rivela il suo amore alla giovane Daisy (dal minuto 6'51'') , ma sembra quasi che voglia ucciderla: il modo in cui la guarda, le mani che tolgono il cappello, il modo in cui le accarezza i capelli e come l'avvicina a sé, sembra quasi che voglia darle un bacio di addio prima di ucciderla (con un primissimo piano di Novello/pensionante che si avvicina al volto di Daisy - simile inquadratura che farà fare a Sean Connery in Marnie 40 anni doppo) - mentre al piano di sotto i genitori di lei si angosciano; per poi sciogliersi in una scena tenera e romantica, anche se l'ombra del serial killer grava sul pensionante. Ma è veramente così? Dovete scoprirlo guardando il film!
Bringing Up Baby (1938) - I vestiti strappati
Susan è una forza della natura e una gran pasticciona, e con la sua esuberanza porterà scompiglio nella vita placida e ordinata del paleontologo Cary Grant. Ma anche tanti momenti imbarazzanti, come una festa chic che finisce con i due che si strappano i vestiti a vicenda, e lei rimane in mutande! Lui cerca di coprire 'le vergogne' con il suo cappello, mentre lei lo allontana. Una volta che si accorge di essere desnuda, Susan tenta una ingloriosa uscita, salvata dal suo imbranato cavaliere. Tempi comici sublimi, in pieno stile slapstick (intatti il film di Howard Hawks è una icona della slapstick comedy) regalando altre esilaranti scene (la bistecca per 'Baby', la scena in cui Susan cerca di corrompere la guardia per uscire di galera), ma questa del party è assolutamente perfetta per i suoi tempi comici precisi come un orologio svizzero.
Quarto potere (1941) - Charles Foster Kane distrugge la stanza di Susan
Quarto potere è un manuale di regia, ma la scena in cui Charles Foster Kane viene lasciato dalla seconda moglie e scarica la sua rabbia distruggendole la stanza è la migliore perché oltre alla tecnica, racchiude anche un forte valore emotivo. Il magnate della stampa viene rappresentato un uomo solo, circondato da oggetti nella sua casa mausoleo che non hanno valore, se non il ricordo di una infanzia felice negata. Con le lacrime agli occhi, osservato dalla folla di maggiordomi e cameriere, Charles Foster Kane lascia la stanza. Questa scena è la mia preferita per la sua forte emotività che mi colpì molto quando ero una ragazzina, facendomi scoprire e amare il cinema di Orson Welles.
Come le foglie al vento (1956) - L'amoralità di Marylee
Douglas Sirk fu il maestro del melò, e il suo film più famoso è Lo specchio della vita. Il suo gioiellino però è Come le foglie al vento, dramma ambientato nel Texas dove il magnate del petrolio preferisce il figlioccio al vero figlio (Robert Stack), che non solo deve contendersi la stima del padre, ma anche l'amore della bella Lauren Bacall/Lucy. A mettere zizzania ci pensa Marylee (Dorothy Malone, premiata con l'Oscar per questo ruolo), donna dissoluta che cerca di sedurre Rock Hudson anche se lui ha solo occhi per la Lucy. La scena più bella riguarda proprio Marylee, che danza sfrenata nella stanza, senza accorgersi che il padre sta avendo un attacco di cuore mentre sale le scale. Messa così sembra una scena patetica, ma Sirk riesce a mettere pathos, tensione e ovviamente melodramma usando il montaggio alternato, con i bonghi del disco che sembrano quasi a rappresentare i battiti del cuore impazziti che porteranno il padre verso la tragedia.
La ragazza con la pistola (1968) - Rapimento è!
In realtà la scelta è stata ardua tra questa scena e quella del sogno 'fetusa e bottana sei' dove lei mancò la mira cercando di salvare il suo onore diventando una bottana sotto gli occhi di tutti - ma ogni volta che vedo la comare che apre la finestra urlando 'Assunta, scappate, rapimento è! , e Assunta Patané che si attacca alla cugina chiattona (vero target delle mire amorose di Maccaluso Vi(n)cenzo), a sua volta attaccata al palo per non essere presa, c'è da spanciarsi dal ridere. Non pago, Monicelli carica la scena di un certo 'girl power', dove le donne del paese cercano di salvare la sventurata prossima al disonore con tanto di macchina da cucire lanciata dalla finestra e mazzate alla sgangherata gang di rapitori improvvisati - che si ritrovano con la portiera della macchina staccata dalla signora di turno come ultimo disperato tentativo di salvataggio. La scena è una perfetta satira sociale della cosiddetta 'fuìtina' con successivo matrimonio riparatore per salvare l'onore della sventurata di turno, esagerando con la comicità per mascherare una feroce satira contro alcuni usi e costumi in voga all'epoca.
Harold & Maude (1971) - Mi uccido nel giardino, ma è solo uno scherzo eh!
Ho scoperto Harold & Maude grazie a Tutti pazzi per Mary, dove Mary afferma che questo indie movie degli anni Settanta è il suo film preferito. Harold ama inscenare finti suicidi e andare ai funerali dove incontrerà l'ottuagenaria Maude, instaurando una relazione che farà scoprire la gioia di vivere al perennemente depresso Harold. Tra i vari suicidi, il migliore è quello in cui si da' fuoco in giardino, in modo da scoraggiare la papabile fidanzata che sua madre cerca di appioppargli in ogni modo. Mission accomplished, sottolineata anche dallo sguardo in macchina che Harold fa allo spettatore, con tanto di ghigno accennato, ma bastardo al punto giusto,
Beetlejuice (1989) - Day-O (Banana Boat)
Ho sempre adorato questo film di Tim Burton e quando ero piccola la mia scena preferita era la scena della cena, con Harry Belafonte che canta Day - O (ma capivo eeeo isedeeo ahahah), dove la coppietta di fantasmi interpretati da Alec Baldwin e Geena Davis fanno agitare le chiappe dei fanatici di spiritismo facendoli cantare e ballare (bellissima la coreografia!) come degli idioti, mentre la darkettona Lydia (la mitica Winona Ryder) se la ride di gusto.
Pulp Fiction (1994) - The Bonnie Situation
Quando è Bonnie a fare la spesa, compra solo delle cagate. E niente, nonostante ogni scena di Pulp Fiction sia la 'best scenes ever', la migliore è quella in cui Tarantino si cuce addosso delle battute al vetriolo ('vedi per caso scritto deposito di 'ne°ri morti???') puntando tutto sul dialogo, arrivando a battere 'Il cammino dell'uomo timorato - Ezechiele 25:17'. La scena è praticamente statica, ma questa è una spettacolare intro che Tarantino scrive per noi (e per sé stesso, facendoci capire quanto è dannatamente bravo nel scrivere le sceneggiature), ma soprattutto per introdurre il mitico personaggio di Mr. Wolf - colui che risolve i problemi - arrivando a picchi di comicità quando Jules (pardon, è Vincent Vega!) concerà l'asciugamano in un maxi assorbente.
Lost in Traslation (2002) - Le parole che non sapremo mai
Due anime solitarie si trovano nella caotica Tokyo per poi perdersi nuovamente, Nella folla però ci si può ritrovare, per potersi dire addio, dicendosi qualcosa che noi non sapremo mai, ma che è la cosa più importante per loro. Un modo per lasciarsi sapendo che non si incontreranno mai più, parole preziose che devono essere dette, perché a volte le cose non dette sono quelle che lasciano rimpianti. Ma non le sapremo mai. Così finisce Lost in Traslation di Sofia Coppola, e poco importa se rimarrà un mistero ciò che sussurra Bill Murray a Scarlett Johansson facendola sorridere, è un finale perfetto così com'è. E mi piace proprio per questo. In giro ci sono articoli che svelano le famose parole, ma perché rovinare la magia di questa scena? E' splenida così com'è.
.
Whiplash (2015) - Not quite my tempo
Il ritmo è importante, e anche se sei uno studente al primo anno, devi stare al suo tempo. Altrimenti volano le sedie. Questa è la scena che meglio racchiude il metodo di insegnamento del professor Fletcher (uno strepitoso J. K. Simmons), che fa capire al giovane Andrew che dovrà patire le pene dell'inferno pur di raggiungere la perfezione, perché Non esistono in qualsiasi lingua del mondo due parole più pericolose di "bel lavoro"!
Hanno partecipato al Day:
Bollalmanacco
SOLARIS
Mari's Red Room
Non c'è paragone
A fish-flavoured apple