mercoledì 28 dicembre 2016

GOODBYE: Addio a Carrie Fisher



Che anno tremendo questo 2016. Non solo Dio ci fa la beffa di prendersi George Michael a Natale (ora Last Christmas suonerà tipo Sad Christmas), ma ha deciso di prendersi anche Carrie Fisher. Per dindirindina signor D. aveva solo 60 anni.
Sì, la principessa Leia (Leila per gli amici italiani) ruolo che la fece diventare una icona, personaggio che diventò quasi la sua seconda pelle.
Però lei non amava quel ruolo, e ora tutti la ricordano per essere stata la principessa (e poi generale Organa), e chissà che bel rosario di imprecazioni dall'alto dei cieli che starà recitando dopo aver appreso che tutti i fan del mondo stanno  postando la sua foto come principessa Leia per darle un ultimo saluto. Ma è giusto così, è stata amata e idolatrata per questo ruolo, i fan la vogliono ricordare nei panni della principessa perché è veramente tosta e cool, come dargli torto?
Però Carrie Fisher era altro. 
Carrie Fisher era Lorna, l'amante di Warren Beatty/George in Shampoo, la sua prima apparizione. La principessa Leia doveva ancora  arrivare, ma lei già bucava lo schermo.
E' stata anche una sposa abbandonata da uno dei fratelli Blue ne i Blues Brothers e non l'aveva presa tanto bene, tanto da organizzare machiavellici piani per eliminare Jolie Jack e pure il quasi cognato Elwood.
E' stata Marie,  la migliore amica di Sally Albright in Harry ti presento Sally, che aveva una lista di amanti da far sembrare Samantha Jones una santarellina, mettendo però la testa a posto grazie a un blind date.
Era anche April in Hannah e le sue sorelle, dove è socia in affari con Holly, una delle sorelle Hannah, e cerca di sfondare nel teatro, cantando The Way You Look Tonight durante l'ennesimo provino.
E' stata anche la moglie di Tom Hanks/Ray ne L'erba del vicino, una moglie un po' scettica, che non crede al marito, fissato con i vicini di casa forse pazzi criminali. 
Carrie Fisher però sapeva anche scrivere. 
Meryl Streep è la sua perfetta alter ego nella trasposizione cinematografica di Cartoline dall'inferno, dove racconta il suo passato doloroso fatto di alcool, droga e depressione. Perché se noi la ricordiamo come una principessa forte come l'acciaio, in realtà lei era fragile e con un rapporto madre-figlia conflittuale, appesantito dal fatto che la madre è Debbie Reynolds, famosa star di Hollywood degli anni Sessanta. Carrie nacque praticamente sotto i riflettori di Hollywood, mecca dorata che cercò di schiacciarla più volte, ma lei si creò uno scudo usando la penna come arma affilata, arrivando al picco più alto con Whisful Drinking - diventata anche una piece teatrale da lei stessa interpretata.
Carrie Fisher è stata un'Araba Fenice, risorta dalle sue stesse ceneri. Che forse si materializzeranno nuovamente tra qualche anno, anche perché il generale Organa non ha terminato la sua missione.



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