E con l'estate arriva la mitica notte horror, la versione virtuale del mitico programma di zio Tibia che andava in onda ogni martedì su Italia 1. Questa settimana sintonizzatevi alle 21 per trovare Director's cult con Splatter, a seguire alle ore 23.00 Brivido su White Russian. Enjoy!
Titolo: Splatters- Gli schizzacervelli
Che lo spirito di zio Tibia sia con voi!
Titolo: Splatters- Gli schizzacervelli
Titolo originale: Dead Alive/Brain Dead
Cast: Timothy Balme, Elizabeth Moody, Diane Penalver.
Sceneggiatura: Peter Jackson, Frances Walsh, Steven Sinclair.
Regia: Peter Jackson.
Durata: 97'
Quando qualcuno vomita guardando un mio film, è come ricevere una standing ovation. E questa massima del sommo John Water pare che Peter Jackson l'abbia presa alla lettera. Cosaaaaa, il regista de Il signore degli anelli ha fatto venire la nasuea? Sacrilegio! Ebbene sì, con Splatters - Gli schizzacervelli ci è riuscito con la sottoscritta, uscita provata dalla visione tra conati di vomito miste a grasse risate nel vedere l'odissea di Lionel, ragazzuolo abbastanza cresciuto incapace di staccare il cordone ombelicale che lo tiene legato a mammà, madre oppressiva che finisce per diventare uno zombie.
Quel che segue è la tragicomica cronaca dei primi 25 minuti di un film sull'orlo di un conato di vomito miste a risate.
Primi accenni di conati miste a risate a profusione 1) Lo stronzone di turno arriva nella giungla neozelandese e ruba un raro esemplare di scimmia ratto. La scimmia giustamente s'incazza e lo morde. Quello che non sa lo stronzone è che la scimmia è portatrice sana di zombitudine, quindi l'indigeno assoldato durante la missione è costretto a tagliargli il braccio per poterlo salvare dalla maledizione. Ma siccome c'è un segno anche sulla fronte, olè, tagliamo la testa così si risolve il problema alla radice.
Conato di vomito numero 2): Lionel il ragazzuolo mal cresciuto ha una cotta per Paquita e dopo un paio di figure di merda riesce ad avere un appuntamento e la porta allo zoo, dove c'è la scimmia rattosa e schifida che è talmente gentile da staccare un braccio alla scimmia vicina per un pezzo di pane. Mammà li spia, ma ecco che si avvicina inavvertitamente alla schifida che sgragnete! Finisce per essere morsa al braccio. Mammà s'incazza e schiaccia il cervello della schifida con il tacco della scarpa, facendogli uscire gli occhi e facendola vomitare l'anima a dovere. E io vomito insieme a lei. A seguire, grasse risate.
Conato di vomito numero 3) Mammà è a letto, dove Lionel si prende cura di lei amorevolmente. Ma ecco che la ferita sembra infettarsi e comincia a diventare una pentola a pressione di pus esplosivo. Ed esplodono anche i miei conati. A seguire, grasse risate.
Conato di vomito numero 4) Mammà però tiene visite, ma tanto bene non sta. Ha la pelle un po' flaccida, tante che le cade un pezzo e Lionel cerca di attaccarla alla bell'è meglio con un po' di colla. Ma il bello deve venire quando, dopo un pranzo improbabile e a dir poco osceno, l'ospite cagacazzo vuole il pudding! Ah, vuoi il pudding? E allora tiè, mangiati il pudding con un po' di schifezzone purulento mentre mammà si mangia l'orecchio con il budino. E qui scatta il sacchetto di carta come nei viaggi in aereo. Conati a profusione. Mo' tiro su l'anima per davvero.
Conato di vomito numero 5) Mammà fa la biricchina e azzanna l'infermiera, dando il via a una escalation di zombie uno più vomitoso dell'altro. Lionel se li tiene chiusi in casa e cerca di far convivere questa strana famiglia che hanno delle cattive maniere a tavola alquanto stomachevole. Da far venire i conati di vomito. A seguire grasse risate.
E questi signori e signore sono i primi 25 minuti di Splatters. E ogni volta che lo vedo, questi 25 minuti equivalgono alla standing ovation che Jackson apprezzerebbe moltissimo.
Perché questo è uno dei miglior film di Peter Jackson (bestemmiaaaa, ritira quello che hai detto!), dove non ci sono solo zombie in slow motion che fanno il loro porco dovere di schifare, inorridire e divertire a distanza di 25 anni, ma è un iconoclasta viaggio all'inferno di un ragazzo schiavo non solo di sua madre, ma anche delle convenzioni sociali della Nuova Zelanda degli anni Cinquanta. Perché dietro alla coltre di belle casette allineate (da fare invidia alle casette pastellose di Tim Burton di Edward mani di forbice) e tram colorati di rosso, si nasconde il finto perbenismo di una donna castrante che nasconde un passato oscuro e alimenta un rapporto morboso con il figlio a suon di sensi di colpa. Norman Bates è dietro l'angolo, e Peter Jackson sembra aver masticato buon cinema, tra tutti Psycho e La notte dei morti viventi e il caro Sam Raimi con la sua mitica trilogia di Evil Dead, mescolando il tutto con malsano divertimento in un tripudio di 'trippa, pudding, sangue e cervella' dove non risparmia nessuno, neanche la chiesa, dove il prete che 'spacca i culi in nome di Dio' zombizzato finisce per intrupparsi con l'infermiera dando vita a un pargolo tanto orrido quanto malefico, alla quale il povero Lionel cerca di dare momenti da vero infante al parco anche se poi la piccola bestia finisce in un sacco corcato di botte. E Lionel è il perbenismo puro, che cerca di nascondere l'orrore agli occhi della brava gente ma non allo zio, che tanto bravo non è e tenta di espropriargli casa e denari
Jackson non risparmia neanche i sani valori della famiglia dove i parenti sono dei serpenti per il povero Lionel, che combatterà per la propria libertà a suon di maciullate caserecce fatte di frullatori e tagliaerba. E questo continuo maciullare per Lionel sarà la sua catarsi da una vita fatta di bugie e privazioni, arrivando letteralmente a rinascere come uomo nuovo, libero di amare. E noi liberi di divertirci con un horror gore e scatenato, ricco di homour nero e tanto, tanto schifo.
Splatters - Gli schizzacervelli dopo 25 infatti anni è ancora un divertimento senza freni, goliardico, che a distanza di 25 anni fa il suo lavoro egregio senza l'aiuto del computer, con effetti speciali caserecci e sublimi allo stesso tempo.
Si spera che Peter Jackson ritorni a far sognare. E anche a far vomitare. Per un'altra standing ovation!