domenica 29 settembre 2013

MOVIE ON THE ROAD: Svizzera


La Svizzera, con la sua precisione, i suoi quattro cantoni, la cioccolata e il lago di Lugano può suscitare interesse per una meta cinematografica? Pur non avendo una "filmografia" fitta quanto una location come Parigi o New York, la Svizzera è stata protagonista di alcune pellicole interessanti.

Zoccoletti olandesi
Nel 1937 Hollywood va oltre oceano e si accorge delle Alpi Svizzere, creando un film a hoc per la loro beniamina Shilrley Temple piccola star di Zoccoletti olandesi, dove interpreta la piccola Heidi (resa celebre anche dal famoso cartoon). La piccola Heidi vive nel piccolo paesino  Meyenfield e deve lasciare il luogo natio per andare a vivere dal burbero nonno. Che ovviamente conquisterà con la sua squisita bontà.

Pane e cioccolata
Ma la Svizzera non è solo fascino transalpino,è anche l'altra faccia della medaglia, con l'immigrazione italiana. Un film che parla del fenomeno è Pane e cioccolata (1973) di Franco Brusati, con l'immigrato Nino Manfredi che a un passo dal posto fisso viene cacciato perché reo di aver orinato in pubblico, finendo per diventare un clandesino. Deluso e amareggiato, ottiene il visto proprio quando sta per partire, e decide di cambiare il suo destino in quel del Passo di San Gottardo.
007-Goldeneye
Anche un inglese doc come James Bond ama i paesaggi svizzeri. In 007- Goldeneye (1995) non disdegna la Svizzera e compie uno strepitoso bungee jumping in Val Verzasca, dove James Bond si regala attimi di pura adrenalina prima di compiere la prossima missione per conto di Sua Maestà.
Quale amore
La fascinosa Lugano con il suo splendido lago è protagonista di due film: Quale amore (2006) di Maurzio Sciarra con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti, una parabola di amore gelosia e morte, dove una pianista s'immanora di un ricco uomo d'affari e per lui rinuncia alla musica per formare una famiglia. Ma la passione presto si trasforma in un inferno di folle gelosia, e la tragedia è dietro l'angolo.
Le conseguenze dell'amore
L'amore può scolvogere con le sue complicazioni. E può risvegliare un uomo dal suo torpore, come avviene ne Le conseguenze dell'amore (2001) di Paolo Sorrentino, secondo film ambientato a Lugano. L'amore scuote la vita monotona e precisa come un orologio di Titta di Girolamo (Toni Servillo), contabile residente in un esclusivo hotel di Lugano che mette in discussione la sua vita dopo aver scoperto l'amore per la barista dell'albergo (Olivia Magnani).
La Svizzera non è solo orologi a cucù (come affermava Orson Welles in Il quarto uomo) e la cioccolata: è anche il luogo fascinoso per ambientarvi un film.
 
 
 

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