Torna l'appuntamento Originale Vs. Remake, in collaborazione con Ho voglia di cinema. Questa volta il match è Lady for a Day Vs. Angeli con la pistola, entrambi diretti da Frank Capra.
Qui trovate il link di Ho voglia di cinema:http://hovogliadicinema.blogspot.com/2014/05/originale-vs-remake-angeli-con-la.html
Cast:
May Dobson, Warren William, Glenda Farrell.
Sceneggiatura: Robert Riskin
Regia:
Frank Capra
Durata:
94’
Apple Annie (May
Dobson) è una venditrice di mele che bazzica per le strade di New York. Povera,
sola e al limite dell’alcolismo, viene aiutata dalla comunità locale e da Dave “Lo
sciccoso” (Warren William) un business dai contatti poco puliti che vede nelle sue mele un
portafortuna per i suoi affari.
Annie ha una figlia, Louise, che vive in Spagna. Louise è convinta che sua madre sia una donna dell’alta società e a sorpresa arriva negli Stati Uniti per farle conoscere il fidanzato, un conte spagnolo. Annie è disperata e non sa come nascondere la verità. Ma ci pensa Dave ad aiutarla, facendola diventare una lady per un giorno.
Annie ha una figlia, Louise, che vive in Spagna. Louise è convinta che sua madre sia una donna dell’alta società e a sorpresa arriva negli Stati Uniti per farle conoscere il fidanzato, un conte spagnolo. Annie è disperata e non sa come nascondere la verità. Ma ci pensa Dave ad aiutarla, facendola diventare una lady per un giorno.
Frank Capra è il
regista simbolo del New Deal. Immigrato italiano trapiantato negli Stati Uniti
in tenera età, ha saputo incarnare lo spirito Yankee, facendolo diventare parte
del suo DNA.
Il suo cinema
apparentemente trasuda buoni sentimenti, ma in realtà riesce a cogliere con
pungente ironia i cambiamenti della società americana, e in questo caso
dell’America travolta dalla grande Depressione. Apple Annie è l’emblema della
povertà in cui è caduta l’America dopo il crollo di Wall Street: sola,
alcolizzata e indigente, riesce a sopravvivere grazie alle mele che riesce a
vendere a Time Square, per mantenere un alto tenore di vita della figlia che
ignora lo stato in cui versa la madre.
Annie si vergogna di
dire la verità, e imbastisce una sceneggiata in cui appare come una ricca
signora dell’alta società sposata con un lord. Ma si sa, le bugie hanno le
gambe corte, e presto rischia di essere scoperta.
Capra gioca con i
toni di una favola di una Cenerentola non più giovane, dove i poveri hanno una
chance di cambiare la propria vita. Ma, come recita il titolo, Annie diventa
lady per un giorno. E non è il New Deal Roosveltiano a darle una mano, bensì a
prestarle soccorso è l’ambiguo Dave, che rappresenta un altro lato dell’America
della Grande Depressione: il proibizionismo.
Danny aiuta Annie giusto perché è il suo “porta fortuna” con le sue mele, ed è
convinto di concludere grandi affari grazie a lei.
Danny cura i suoi
interessi, ma alla fine è affezionato a questa povera vecchia che vuole solo il
meglio per sua figlia. Un benessere illusorio che lei non ha potuto mai
assaporare dalla vita.
Danny e la sua
fidanzata, Missisipi Martin, creano una sceneggiata ad hoc per nascondere la
verità a Louise, cercando nei “bassi fondi” un giudice che si paga l’affitto giocando
a biliardo, che diventa per l’occasione il marito di Annie, e i suoi
“scagnozzi” che diventano per l’occasione gente dell’alta borghesia, in un
esilarante gioco di ruoli.
L’abito non fa il
monaco e Annie si trasforma in una perfetta signora dell’alta borghesia grazie
a un bagno, un bel vestito, una messa in piega e un finto marito: ma una volta
finita la favola, la carrozza si trasformerà in una zucca e Annie ritornerà a
vendere mele per le strade di New York. O forse rimarrà una lady. Perché nell'America di Roosvelt, c'è ancora una chance di rialzarsi e ricominciare da capo.
Ma Capra insieme ai buoni sentimenti zuccherini mette un po’
di cattiveria in questa favola, perché il futuro suocero di Louise, un conte
spagnolo, vuole saperne di più sul suo conto e anche la stampa, che fiuta lo
scoop cerca di saperne di più. E Annie non riesce a dormire sonni tranquilli,
perché sa che sotto il bell’abito lungo si nasconde Apple Annie, la barbona che
vende le mele a Times Square.
Ed ecco che Dave deve usare mezzi poco leciti
a fin di bene, facendo sparire per qualche giorno i reporter ficcanaso e
facendo credere che i suoi scagnozzi siano gente perbene.
Tutto è una menzogna.
Ma una menzogna a fin di bene, pur di aiutare una donna in difficoltà. E ogni
mezzo è lecito. Anche se è illecito.
Annie rischia di
finire nei guai, ma la bontà della società Roosveltiana incarnata dal sindaco e
dai rappresentati dello Stato, hanno la meglio e il bene trionfa all'ultimo momento. Ma c’è sempre
un sottile velo di cinismo che aleggia in questa bella favola raccontata da
Frank Capra, perché Lady for a Day è
una commedia dei buoni sentimenti che è capace però di mostrare un lato
dell’America schiacciata dalla povertà, anche se c’è ancora chi crede
nell’altruismo.
Un senso di bontà
apparente, dove la mano che viene tesa ad Annie proviene da un gangster e non
dal New Deal, che per un giorno si ricorda degli indigenti e decide di guardare
oltre, rendendosi conto che c’è uno strato sociale abbandonato a sé stesso. Tutto si
risolve per il meglio, ma non sappiamo se la carrozza sulla quale è salita
Annie si è trasformata nuovamente in una zucca.
Frank Capra
preferisce lasciare in sospeso la storia di Apple Annie, imbastendo una bella
commedia divertente e dai tempi comici perfetti, lasciando comunque una punta
di amarezza e una critica nei confronti della società americana.
Voto:
8
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