lunedì 25 agosto 2014

ROBIN WILLIAM TRIBUTE: Toys - Giocattoli

La CarpeDiem Blogghers oggi celebra un artista a 360° che ci ha lasciato questo mese: Robin Williams. Fu un vero mattatore eclettico. dall'alieno Mork nella serie TV Mork & Mindy, al mitico professor Keating de L'attimo fuggente, dal DJ di Good Morning Vietnam, dottore in Risvegli e in  Patch Adams, allo psicologo di Will Hunting - Genio ribelle e tanti altri memorabili ruoli. Director's cult lo vuole ricordare nei panni dello stralunato collaudatore di giocattoli Leslie Zevo in Toys-Giocattoli.


Ciao Robin!






Titolo: Toys - Giocattoli
Titolo originale : Toys
USA, 1992
Cast. Robin Williams, Michael Gambon, Joan Cusack, Robin Wright, LL Cool J.
Sceneggiatura: Valerie Curtin, Barry Levinson.
Regia: Barry Levinson.
Durata: 115'

Kennet Zevo (Donald O'Connor) lascia in eredità la sua fabbrica di giocattoli al fratello Leland (Michael Gambon), generale in procinto di andare in pensione; perché ritiene i figli Leslie (Robin Williams) e Alsatia (Joan Cusack) ancora troppo immaturi per gestire la Zevo Toys. Ma lo spirito guerrafondaio di Leland prenderà il sopravvento, trasformando la fabbrica in un progetto militare top secret.
Possono i giocattoli diventare da semplice oggetto ludico per bambini, in un oggetto di violenza? Sì se si decide di trasformare la pacifica azienda di giocattoli Zevo Toys, un universo fatato lontano dal mondo reale, in una specie di campo militare.
La Zevo Toys sembra un mondo fatato dove gli impiegati lavorano felici al tempo della musica, dove il clima è gradevole e non c'è la smania di produrre tutto e subito. 
Ma con l'arrivo di Leland Zevo e la supervisione per la sicurezza a cura di suo figlio Patrick (LL Cool J) la musica cambia: niente più relax, ritmi di produzione standardizzati e a tratti alienanti, un po' come accadeva al buon Charlot in Tempi moderni. 
Gli impiegati vengono schedati, vengono perquisiti, e soprattutto non hanno più un posto adatto né per lavorare, né per la pausa pranzo, da quando Leland Zevo ha bisogno di "più spazio".
Per cosa? Per costruire il suo folle progetto: usare i giocattoli per costruire "una piccola grande armata", pilotata da ragazzini che non capiscono la differenza tra un videogioco e una missione. Ma Leslie, la sua fidanzata Gwen (Robun Wright) e Alsatia decidono di combattere con i giocattoli rimasti, combattendo ad armi impari, ma ribadendo il diritto di preservare l'infanzia dalle brutture del mondo. Perché un gioco a volte è una compagnia, un gioco a volte fa parte del processo di crescita di un bambino. Perché un gioco ha un valore di innocenza e divertimento, non di violenza.
Toys - Giocattoli lancia un monito riguardo la futura generazione di bambini, che abbandonerà un mondo colorato come quello voluto e costruito da Kenneth Zevo per lasciare spazio all'alienazione di uno schermo, dove si confrontano le capacità di coordinazione mano-occhio richieste dai videogiochi. E così è avvenuto nella infanzia 2.0 del Ventunesimo secoo, dove i bambini di oggi sono protagonisti assoluti dei social network per mano dei genitori, e imparano prima a usare un I-pad e poi a camminare, così lontano da i "bambini che furono" che si divertivano all'aria aperta anche solo con una palla. 
Mondo a cui tiene Leslie e sua sorella Alsatia, che sono due Peter Pan mai cresciuti, in parte anche per colpa del  padre, che li ha fatti nascere e crescere in questo mondo edulcorato che strizza l'occhio a Magritte, tenendoli al sicuro nella bambagia da malvagità di un mondo cinico.
Torpore scosso dallo zio Leland, in cerca di riscatto sia in ambito militare, che in ambito familiare, con quel padre generale che gli mostra con orgoglio e compiacimento le sue quattro stelle, contro le tre del figliolo poco prodigo con studi accademici inglesi che gli hanno difettato la pronuncia yankee. Così come è in cerca di riscatto Leslie, che inizialmente è inerme e inetto di fronte le manipolazioni psicologiche dello zio, lasciandolo in balia delle sue smanie di potere. 
Ma se Leland fallisce nel suo tentativo, Leslie si dimostrerà capace di ribellarsi imbastendo una sorta di lotta "Davide contro Golia" con i suoi amati giocattoli, perché in fondo in ogni adulto risiede un fanciullino, e quello di Leslie è ancora lì pronto a salvare il suo mondo fatto di sensibilità e immaginazione.
Barry Levinson racconta una favola divertente, anche se tende a rovinarla con una regia un po' sciatta (soprattutto nelle scene di "azione" tra Leland e i sovversivi Leslie e compagine), mescolando un po' di commedia, satira, elementi di romanticismo, facendo di Robin Williams il mattatore e entertaiment per eccellenza, che anche questa volta è stato capace di offrire una performance brillante, sostenuto da un ottimo cast capitanati da Michael Gambon e Joan Cusack, dolce e stralunata Menzione speciale per le splendide e colorate scenografie di Ferdinando Scarfiotti, che ha scatenato la fantasia e l'immaginazione creando un posto magico in cui tutti vorrebbero viverci almeno una volta nella vita..
Toys-Giocattoli di Barry Levinson può essere vista come una parabola antimilitarista, ma sotto la patina di colori pastello, bolle di sapone e giacche parlanti (inventata dall'attore Giancarlo Giannini), nasconde il monito della necessità di un mondo puerile ed edulcorato, dove far rimanere intatta l'innocenza dei bambini.

Voto: 7

Hanno collaborato:
Bollalmanacco - Al di là dei sogni
Montecristo - Il mondo secondo Garp
Whiterussian vs Pensieri Cannibali - Hook
Scrivenny - La leggenda del re pescatore
Non c'è paragone - Good Morning Vietnam
Combinazione casuale - Jumanji
Pietro (il nome del blog qual è? XD) - Flubber
Recensioni Ribelli - L'attimo fuggente
Solaris - L'uomo bicentenario
La fabbrica dei sogni - One Hour Photo
Viaggiando (Meno) - The Angriest Man in Brooklin
In Central Perk - Will Hunting - Genio ribelle 



14 commenti:

  1. Sinceramente, lo ricordo poco, dovrei riguardarlo. Levinson, comunque, è un regista particolare :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io l'avevo ripescato l'anno scorso per il primo dell'anno, e ne ho approfittato per questo tributo, qui è grande come sempre!!!

      Elimina
  2. Non l'ho mai visto, sempre poco attratto dall'argomento... però è vero che Levinson a Hollywood non ha (quasi) mai deluso: gli darò una chance! ;)

    RispondiElimina
  3. grandissimo film, uno dei miei preferiti interpretati da Robin Williams :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio preferito è The Fisher King e L'attimo fuggente, ma questo è veramente godibile! :)

      Elimina
  4. Oddio, mai visto e mai sentito.
    Dalla trama sembra il film perfetto per quel Williams spensierato e buonista, potrei prima o poi recuperare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buonista fino a un certo punto, ma lui è perfetto, così svagato e sulle nuvole! ;)

      Elimina
  5. Dovrei rivederlo, mi sa che l'ultima volta è stata vent'anni fa.
    Approfitterò.

    RispondiElimina
  6. Visto 'per sbaglio' un Natale da piccolo. Ricordo che era particolare...

    RispondiElimina
  7. da bambino ricordo che mi aveva deluso parecchio.
    forse dovrei rivederlo ora...

    RispondiElimina