Lo studio Ghibli è in crisi, è innegabile. Però non ha chiuso i battenti, è solo in una fase di transizione.
Hayao Miazaky si è ritirato l'anno scorso, dopo aver creato il suo ultimo gioiellino, The Wind Rises. E adesso cosa fare? E' ciò che si chiede Toshio Suzuki, attuale manager dello studio Ghibli, celebre studio di animazione che ha dato i natali a Ponyo, Princess Mononoke, Porco Rosso e altri capolavori del cinema d'animazione giapponese.
La strada intrapresa da Toshio Suzky, non è la chiusura dellos studio, come si pensava a un primo momento, ma a una ristrutturazione interna dello studio. Al momento verrà licenziato lo staff che lavora a tempo pieno (lo studio Ghibli fu il primo a usare lo stesso staff dopo la realizzazione di Porco Rosso, in genere gli animatori lavorano giusto il tempo del progetto), assumendo animatori free lance per possibili progetti futuri. Di sicuro rimarrà aperto il museo Ghibli e il reparto Momonoma diretto da Yoshikushi Momose, per dirigere spot e video musicali con uno staff sempre free lance.
Il ritiro di Myazaky ha portato un terremoto all'interno dell studio: perché oltre ad essere la colonna portante (insieme a Takahata), e l'anima dello studio, dal punto di vista economico era portatore di profitti.
La lavorazione dei film di Miyazaky sono sempre stati costosi, ma il suo nome assicurava un buon ritorno economico sia in patria che all'estero. Ma da quando lo studio ha provato a "camminare da sola" senza i due maestri (Miyazaki ha 73 anni e il suo co-fondatore Takahata ne ha 78), lungometraggi come Tale of Princess Kayuga hanno avuto un discreto successo, ma non hanno coperto le spese di produzione, mettendo in crisi lo studio di animazione.
La lavorazione dei film di Miyazaky sono sempre stati costosi, ma il suo nome assicurava un buon ritorno economico sia in patria che all'estero. Ma da quando lo studio ha provato a "camminare da sola" senza i due maestri (Miyazaki ha 73 anni e il suo co-fondatore Takahata ne ha 78), lungometraggi come Tale of Princess Kayuga hanno avuto un discreto successo, ma non hanno coperto le spese di produzione, mettendo in crisi lo studio di animazione.
Messa così si parlerebbe di una inevitabile chiusura, dovuta anche al rifiuto di subappaltare lo studio e produrre i futuri lungometraggi all'estero. Però, come un'araba fenice, potrebbe rinascere sotto una nuova ala di giovani talenti, pur rimanendo nella tradizione dei suoi fondatori.O forse si sceglierà una linea artistica totalmente diversa, lasciando nelle royalities il patrimonio artistico di Myazaky e Takahata (che verrà sempre gestito dallo studio Ghibli).
When Marnie Was Here per ora è l'ultimo film firmato studio Ghibli.
In attesa di un ricambio generazionale e di un degno successore della coppia artistica Miazaky-Takahata.
In attesa di un ricambio generazionale e di un degno successore della coppia artistica Miazaky-Takahata.
Che sia finita un'era e ne stia cominciando un'altra?
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