venerdì 26 settembre 2014

LEZIONE DI CINEMA: Effetto "Vertigo"


Il detective Scottie (James Stewart) corre sui tetti di San Fransisco insieme a un poliziotto nella speranza di arrestare il criminale di turno. 
All'improvviso cade, il collega cerca di aiutarlo, ma Scottie guarda in basso ed è paralizzato dalla paura, in preda all'acrofobia: l'asfalto sembra rimbalzargli addosso, ripiombando nella profondità. 
Come riuscì Alfred Hitchock a rendere l'effetto del senso di vertigini?
Utilizzando il dolly zoom: la combinazione di un dolly indietro con una carrellata in avanti e viceversa. Il regista inglese rese celebre questa tecnica per Vertigo (La donna che visse due volte) il suo capolavoro, a tal punto che questa tecnica venne rinominata in effetto Vertigo. 
L'effetto Vertigo venne ripreso anche da François Truffaut (studioso di Hitchcock e critico cinematografico prima di esordire come regista) in Jules et Jim, Steven Spielberg ne Lo squalo e Martin Scorsese con Toro Scatenato (che utilizzò la versione zoom indietro, carrellata in avanti).
Il più celebre è e rimarrà quella scala a chiocciola di un convento che sembra rimbalzarci in faccia per poi portarci giù con sé. Esattamente ciò che provava Scottie quando tentò di inseguire la bella ed enigmatica Madeleine (Kim Novak).


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