mercoledì 24 settembre 2014

RIFLESSIONI: Il senso dell'esistenza di Director's cult




La risposta non la devi cercare al di fuori... la risposta c'è ed è dentro di te.
PERO' E' SBAGLIATA!
E con questa perla del mitico Quelo, Director's cult fa un po' la summa della sua esistenza. Come mai? E' già arrivata la "tenera età" in cui tu, cara Director's ti trovi vecchia e ti rincoglionisci di colpo cercando di fare la figa come Madonna, che non accetta di essere diventata la nonna Abelarda del muzic biz?
No, l'illuminazione/d'immenso (e già me lo vedo Montale ribaltarsi nella tomba e incazzandosi come una iena perché non mi può chiedere il pagamento della copywright, né citarmi per plagio) è accaduta leggendo un post di un blog che aihmé non ho avuto il modo di apprezzare fino ad ora, scoprendo con sgomento che anche i bloggher prima o poi, chiudono baracca burattini. 
http://ilgiornodeglizombi.wordpress.com/2014/09/23/di-blog-che-chiudono-film-di-merda-e-altre-nefandezze/
Beh, se posso usare una fine, colta ed elegante licenza poetica, la Director's cult si è un po' cacata sotto. Un po' come la Re(g)gina che si è quasi vista scippare la Scozia.... E se forse dovessi chiudere anche il mio di blog???
Perché esiste Director's cult?
Perché io sono una malsana amante del cinema, che come tutti i malsani amanti del cinema, ha la malsana idea di diventare, un giorno una  redattrice di cinema.
E poi perché Director's cult è la mia creatura. Ha 5 anni di vita. E' un po' come l'Araba Fenice, risorge da momenti di buio (vedi la voce inattività), cambia la pelle come un serpente (vedi le "mille" rubriche che ci infilo dentro), ha momenti fulgidi, e ora la mia creatura ha trovato tanti nuovi amichetti blog con cui interagire. 
Non c'è giornata in cui non penso alla mia creatura. Ma la sua creatrice non ha mai il tempo per dedicarcisi completamente, lavora come tutti i cristiani di sto mondo per pagarsi l'affitto e tra una balla e l'altra, Director's cult rimane trascurata. E  non tiene nanny che possa coccolare la mia creatura.
Director's cult ha senso di esistere?
Director's cult nel corso di questi 5 anni è cresciuta, si è fatta conoscere, ma non diventerà mai la mia fonte di sostentamento. Il nocciolo della questione è: ami il cinema, studi cinema, scrivi di cinema e vorresti essere pagato scrivendo di cinema. Ora, se nessuno ti paga (in Italia e un po' ovunque ormai, puoi scrivere di cinema, ma nessuno ti paga per il lavoro svolto), o ti ostini e cerchi la strada maestra che ti porti un giorno al Ciak o Film TV che tutti i cinefili hanno letto una volta nella vita, oppure li mandi cortesemente affanculo e apri un blog.
Deo gratia, habemus internet! 
Però, c'è un però. Se in America un bloggher è considerato come un giornalista 2.0 e viene pagato (la figlia di Gordon Gekko si campava così), in Italia non ti si fila nessuno. Non pago, al mondo pensi di amare il cinema solo tu, che hai passato una vita in nome della nerditudine guardando Il gattopardo quando le tue compagnucce del liceo andavano in disco; e di avere un prodotto, un blog, unico nel tuo genere, per poi scoprire che uno nessuno e centomila ha avuto la tua stessa. Fottutissima. Idea.
E allora cerchi di stare al passo, scopri che qualcuno sa fare meglio di te, o qualcuno apprezza il tuo "lavoro", ma niente da fare, non ci camperai (mai).
E allora perché cazzo hai creato un blog?
Perché  le grandi firme che si occupano e (occupano peggio di un abusivo) il mondo della critica cinematografica, mi fanno piacevolmente cagare. 
La critica cinematografica ha cominciato a traballare dopo la scomparsa di Tullio Kezich. 
Un po' come gli U2 che dovevano piantarla lì dopo aver raggiunto vette immense con Zooropa e da lì un dilundendo infinito; la critica cinematografia italiana ha cominciato a scricchiolare, divenendo una perfetta cloaca pseudo intellettuale che viene pagata perché ha delle tremende diarree chiamate "recensioni"
A parte i vecchi leoni come Maurizio Porro o Claudio Masenza (i primi che mi vengono in mente,m non mi venite a dire quello non è buono, quell'altro fa cagare, che ci piaccia o no cari bloggher, loro sono le grandi firme di serie A) c'è parecchia spocchia in giro, e presunti critici di oggi (ci tornerò su con un altro post ASAP) scrivono parecchie recensioni di merda, spargendola sia in forma cartacea che via etere.
 E non c'è rotolone Regina che tenga per pulirla su.
Allora, da lettore, mi sono fatta una sana sega mentale, e scrivo una recensione che (cerca) di spiegare l'anima (delli mortacci sua) di un film e  soprattutto dire perché un film mi è piaciuto o no.
Cerco di non essere snob, ma avendo una inutile laurea in lettere, ho per fortuna e purtroppo un bagaglio di conoscenze che cerco di infilare citazioni cinematografiche e non dappertutto, un po' come il prezzemolo, ma in un linguaggio (a volte volutamente scurrile) che possa interessare al pubblico "alto", ma anche "basso". 
Presuntuosa? Stronza? Può darsi. Ma se a me piace scrivere, che male c'è? In più lo faccio aggratis.
E scrivo di tutto perché il cinema non è solo un film in sala, ma ha 6 gradi di separazione con: musica, arte, moda, gossip, stardom, letteratura, e chi ne ha più ne metta. E allora ben venga la recensione sul video clip, sulla pubblicità di un profumo, sul gossip, sui costumi. E ah, anche di film, va là che me lo stavo per dimenticare!
Io ammetto che non ho un grande seguito. E non ho un grande acume in senso di marketing. O meglio ho l'aspirazione un po' bohemiène,  cerco di farmi conoscere in strade più tortuose, e piano piano un po' questa strada sta funzionando. Ma forse non è abbastanza.
Ho in mente 3000 progetti per la mia creatura, e anche se non ho molto tempo, cercherò di stare al passo leggendo gli altri blog  (ehi, io ci sono anche se non lascio un mio commento,non vi ho dimenticato!!!) e magari con la scusa di avere tante cose da raccontare, forse il mio blog avrà lunga vita. 
O forse, come mi disse una compagna di università, avere un blog è una masturbazione intellettuale.
Ma almeno ho goduto, oh yeah!





10 commenti:

  1. Non mollare!!! Facciamo bene ad avere i nostri blog... mi piace pensare che un giorno il nostro lavoro verrà ricompensato. E' un'esperienza piacevole e se non ci fosse non ci saremmo mai incontrati!

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    1. Torna a scrivere il tuo blog, e mi piacerebbe ritornare a collaborare con te!!!

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  2. vorrei aver avuto io l'idea di chiudere il blog...
    adesso tutti ne stanno parlando :)

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    1. Fai sempre in tempo ahahah! Non farlo o ti taglio virtualmente le ditina capito??? E pensa che ho in preparazione una postilla numero 2, non solo ci parlo, ma ci ricamo sopra! XD

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  3. masturbazione intellettuale? Se parli da sola, se c'è gente che commenta e piace quello che scrivi no, comunque condivido quello che hai scritto xD

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    1. Ogni tanto mi capita di avere la sensazione di parlare e scrivere un po' a vuoto... Ma devo dire che mi sollazza molto ahahahah! Grazie neh!

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  4. Io non ne farei un dramma... un blog, per natura, è provvisorio di suo: nasce, vive, muore secondo l'umore e l'impegno del suo creatore. Per questo tutti scriviamo nei disclaimer "non può essere considerato una testata giornalistica". Il bello dei blog è proprio il fatto che non sei 'schiavo' di esso. Nessuno ti obbliga a scrivere ogni giorno, ad aggiornarlo. Lo fai finchè ne hai voglia, tempo, piacere e desiderio. E' passione, divertimento, non un lavoro. Altrimenti non sarebbe un blog ;)

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    1. Beh, però sarebbe bello trasformare la propria passione in un lavoro... Alla fine ho sdrammatizzato parecchio, però la chiusura di un blog mi ha lasciata un po' così... Farò un'altra riflessione a proposito, stay tuned! ;)

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  5. che bello questo post! ma non lo scrivo per piaggeria o per farti pat pat sulla spalla, è che mi ci vedo davvero in quello che hai scritto e il mio blog ha la metà di anzianità del tuo...scrivo per passione, faccio altro, scrivo con le zampe essendo laureato in medicina veterinaria ma mi diverto un casino a scrivere in libertà su tutto quello che mi passa per la mente....qualche mese fa ho pensato seriamente di abbandonare per fattori esterni ma poi mi sono rimesso in carreggiata anche grazie a molti amici di blog che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza...

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    1. Uè, grazie! A me i pat pat sulla spalla piacciono, sai? ;-) Anche io l'anno scorso stavo per mollare. Poi ho incontrato voi e ho scoperto che quello che scrivo non fa poi così schifo, eheh! :-) Internet se usato come si deve è la più grande piattaforma di libertà che esiste sul globo, quindi ben vengano le tue zampe e la tua voglia di scrivere! Continua così!!! ^_^

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