Dopo i fasti di Gravity Alfonso Cuaròn torna a girare un film senza le grandi produzioni hollywoodiane, preferendo un piccolo budget per la sua ultima fatica, che si intitolerà Roma.
Il film racconterà il massacro del Corpus Christi in Messico, avvenuto negli anni Settanta, raccontando la manifestazione di un gruppo di studenti che il 10 giugno del 1971 scesero in piazza per protestare contro l'ineguaglianza del sistema educativo messicano e contro la privatizzazione delle università - manifestazione conclusasi con l'uccisione di molti manifestanti per mano dei paramilitari.
Per raccontare questa storia, Cuaròn ha deciso di optare per un film indie, rinunciando ad attori del calibro di George Clooney e Sandra Bullock (che ha diretto in Gravity) e del super direttore della fotografia Emmanuel Lubezki (tre premi Oscar di fila e collaboratore di Cuaròn per Gravity e I figli degli uomini, ora impegnato in un altro film), avvalendosi del meno conosciut Galo Olivares.
Cuaròn ha già girato diverse scene del film, ma la produzione è stata funestata dall'aggresione di alcuni membri della troupe, che sono stati picchiati da sconosciuti che hanno cercato di fermare le riprese.
Incidenti a parte, Cuaròn è riuscito ad andare avanti con le riprese, che a quanto pare sono già terminate e destinate alla fase di post-produzione.
Questo è uno dei film più intimi del regista, perché racconterà non solo un fatto di cronaca, ma anche molti elementi della storia partono dai ricordi del regista. Il titolo Roma invece è riferito all'evoluzione e crescita del Messico in tutti i campi, tale da renderla degna di essere paragonata al glorioso impero romano.
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