Quando vieni baciato dalla fortuna, all'improvviso la cattiva stella decide di rovinare tutto. è un po' quello che successe a un giovane attore italiano, Alessandro Momo, scomparso all'età di 21 anni dopo aver toccato per un attimo la consacrazione al successo.
Nacque a Roma il 26 novembre del 1953 e iniziò la carriera giovanissimo nei fotoromanzi, lavorando spesso con Giusva Fioravanti (divenuto poi celebre per essere entrato nei Nuclei Rivoluzionari Armati).
Esordì al cinema giovanissimo in piccoli ruoli: nel 1969 in La scoperta di Elio Piccon in un piccolo ruolo, dove si ritrova a recitare di nuovo con Fioravanti. Altra particina ne Il divorzio di Romolo Guerrieri (1970) e nel film jugoslavo Appuntamento col disonore, e per il giovane Momo il successo è ancora lontano
Cominciò a farsi conoscere con il film La polizia è al servizio del cittadino? di (1973) dove interpretò il ruolo del figlio ribelle e sessantottino del protagonista, interpretato da Enrico Maria Salerno.
Il 1973 fu l'anno della svolta per il giovanissimo Alessandro: il regista Salvatore Samperi lo scelse per interpretare Nino nella commedia erotica Malizia, storia (all'epoca pruriginosa) di una passione giovanile per la propria governante. Alessandro Momo recitò la parte di un giovane figlio di un ricco commerciante di stoffe siciliano che vede nella cameriera (interpretata dalla bellissima e sensuale Laura Antonelli) il proprio oggetto del desiderio sessuale.
Momo è perfetto nel ruolo di questo ragazzino curioso di scoprire la sessualità, e di sperimentarla nonostante la Sicilia degli anni '50 sia ancora (falsamente) bigotta, sfogando la sua voglia di sperimentare l'amore su Angela (Antonelli), cameriera scrupolosa sul lavoro, ma debole ai corteggiamenti del giovane.
Malizia fu un successo tale da spingere Samperi nel riproporre la coppia Antonelli-Momo in Peccato veniale (1974), dove viene riproposto il gioco di seduzione tra i due.
Momo divenne così famoso che il maestro Dino Risi si accorse di lui, affidandogli il ruolo di Giovanni in Profumo di donna (1974).
Momo interpreta la recluta Giovanni Bertazzi, soldato in licenza premio che deve accompagnare il capitano in pensione Fausto Consolo (un grande Vittorio Gassman), rimasto cieco dopo l'esplosione accidentale di una mina. Il viaggio con il burbero e collerico Fausto, sarà l'occasione per il giovane Giovanni di un percorso verso la vita adulta facendogli conoscere il lato agro dell'esistenza umana, fatta anche di disperazione e solitudine.
Alessandro Momo divenne un attore di serie A, in uno dei film che rimarrà tra le sue migliori interpretazioni, tra le più mature della sua scarna filmografia.
Purtroppo non riuscirà a raccogliere i frutti del suo successo, perché 5 giorni prima di compiere 21 anni e arrivare alla maggiore età (all'epoca si diventava maggiorenni a 21 anni e non a 18 come oggi), perse la vita in un incidente, mentre era alla guida di una motocicletta prestatale dalla sua amica Eleonora Giorgi, convinta che fosse maggiorenne.
Un incidente che ha strappato alla vita una giovane promessa del cinema italiano.
Nessun commento:
Posta un commento