sabato 8 novembre 2014

MONOGRAFIA: Christopher Nolan



Christopher Nolan è come il Marmite, alimento inglese dal sapore indecifrabile: o lo si ama, o lo si odia. 
I suoi ammiratori lo amano incondizionatamente per le sue storie intricate e per l'orgasmo visivo che regala ogni volta con la sua eccellente tecnica registica.
I detrattori considerano i suoi film freddi, cerebrali e che vanno oltre la sua ambizione.
Ambizione che dimostra di saper destreggiare in reebot come la trilogia di Batman, dove riesce a coniugare la sua autorialità con le logiche del blockbuster, riuscendo a tenere un 'profilo' artigianale nel marasma di Hollywood: Nolan infatti ama fare tutto in famiglia, con pochi ma buoni -  la moglie Emma Thomas con cui ha avviato la casa di produzione Syncopy Films e il fratello Jonathan, che ha dato il suo prezioso contributo scrivendo le sceneggiature dei suoi film. 
Un po' come Wes Anderson, Nolan ama lavorare con gli stessi attori -  con i suoi attori feticcio da Michael Caine a Christian Bale, mettendo spesso e volentieri un posto a tavola in più per attori del calibro di Matthew McConaughey e Jessica Chastain.
Altra peculiarità del regista è la capacità di creare blockbuster con un utilizzo minimo degli effetti speciali, con il rifiuto del 3D a favore dell'IMAX, affidando la spettacolarità - la sua ambizione -  ai virtuosismi tecnici che offre il mezzo cinematografico.
Il fil rouge che accompagna l'autorialità di Nolan è molteplice: l'ambiguità delle persone -  ti puoi veramente fidare di qualcuno? -  che lo accompagna fin dal suo esordio nel 1998, Following. In Following uno scrittore in crisi creativa che pedina le persone per rubare loro informazioni su cui scrivere un racconto, e finisce conosce un vero ladro, un certo Cobb che lo introduce in un mondo di furti, lasciandosi manovrare spinto dalla fiducia.
Nolan comincia a farsi conoscere con Memento, in cui arricchisce le tematiche con il concetto del tempo - fuggevole - e della memoria. Con l'escamotage della perdita della memoria breve, Leonard Shelby è costretto a fidarsi di chi lo circonda, in nome di una vendetta che lo porti disperatamente a recuperare frammenti della sua vita strappati violentemente.
In Prestige entra in scena  la magia - che viene utilizzata per manipolare, per raccontare menzogne.
Verità e menzogna si mescolano abilmente -. devi osservare attentamente se vuoi capire dove sta il trucco. Trucco magico che crea Alfred Borden (Christian Bale) che lo rende famoso e ossessiona l'eterno rivale Robert Angier (Hugh Jackman). Come in Memento, ossessione e vendetta tornano in primo piano, il tutto abilmente mescolato come in un trucco con le carte -  acuito dall'uso del montaggio che falsa la linearità temporale creando un processo a ritroso che porti lo spettatore a identificarsi con il protagonista privo di memoria breve.
Steven Soderbergh gli commissiona Insomnia, e Nolan mette in scena l'ambiguità, incarnata in uno scrittore (creando un perfetto lato oscuro per il compianto Robin Williams)che  ricatta il poliziotto che indaga su di lui -  creando una perfetto gioco tra il gatto e il topo, dove ricatti e menzogne la fanno da padrona.
Nolan ormai è alla corte di Hollywood e gli viene assegnato il progetto ambizioso del reebot di Batman, diventando famoso. A modo suo. Nolan infatti rifiuta di utilizzare valanghe di effetti speciali per concentrarsi sulla figura di Bruce Wayne/Batman.
In Batman Begins scopriamo come Bruce Wayne diventa Batman, il suo rapporto interrotto con il padre morto prematuramente - e il senso di colpa di Bruce bambino - rapporto che cerca nel fido Alfred e in Ra' s al Ghul, suo mentore che lo forma nelle arti marziali, scoprendosi poi la sua nemesi. Non ti puoi fidare di nessuno rammenta Nolan -  e il tuo amico diventa il tuo nemico.
Il successo di Batman Begins è planetario, e Nolan viene confermato per il seguito,The Dark Knight - il migliore della trilogia.
Nolan prende il personaggio del Joker (interpretato da Jack Nicholson nella prima versione firmata Tim Burton) e crea una maschera terrificante grazie alla recitazione di Heath Ledger, premiato con un Oscar postumo per questo ruolo -  e il personaggio di Due facce, reso meno macchiettistico rispetto alla versione di Schumacher, e più tragico, in cui la natura umana cambia a seconda degli eventi - da uomo integerrimo e incorruttibile a uomo dedito al crimine, come lo dimostra la sua faccia metà ustionata.
Nel frattempo, in attesa di terminare la trilogia di Batman, Nolan si butta in uno dei suoi progetti più ambiziosi Inception. Qui Nolan riprende i temi a lui più cari -   il recupero della memoria, il furto (non è un caso che il protagonista interpretato da Leonardo Di Caprio si chiami Cobb), la costante del tempo e la manipolazione degli eventi, in questo caso creati ad hoc con sogni, luogo che nasconde i segreti più reconditi dell'inconscio.
Nolan con Inception firma (prima di Interstellar) il suo progetto più ambizioso e personale -  facendo sempre ricorso al suo stile altamente tecnico e povero di effetti speciali. I fan lo amano, i detrattori lo considerano freddo e cervellotico, ma Nolan centra il bersaglio facendo un film personale e una gioia per gli occhi con i suoi virtuosismi tecnici.
Ritorna con The Dark Knight Rises, finale conclusivo delle gesta di Batman, dove Nolan alza il tiro e mette  - tra le righe -  tematiche come il terrorismo (incarnato da Bane) e condanna del capitalismo (con i processi sommari creati ad hoc e la bancarotta della Wayne Entrerprises), senza tralasciare i temi a lui cari come la menzogna, la vendetta e il senso di colpa che prova Bruce Wayne, in attesa di risorgere come Batman per lo scontro finale contro Bane.
E in questi giorni è nelle sale con la sua ultima fatica, Interstellar. C'è chi lo ama senza riserve, c'è chi lo odia. Un po' come il marmite, un po' come questo autore con la A maiuscola a cui tutti vogliono affibiare l'etichetta di nuovo Kubrick, quando è solo Christopher Nolan. E scusate se è poco.

4 commenti:

  1. Nolan ha un talento notevole. Purtroppo non sempre questo talento ha libero sfogo visto che a volte si trova a dirigere blockbuster che non è proprio il suo campo.

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    1. Però ha la capacità di infondere la sua autorialità nei blockbuster. Chapeau! :)

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  2. Nolan riesce a fare del cinema cosiddetto mainstream e del cinema d'autore, una miscela perfetta. Dove esse convivono e...no, non è affatto poco.=)
    Faccio fatica a comprendere quanti lo ritengano regista sopravvalutato e presuntuoso. Faccio veramente fatica. Be' peggio per loro.
    Interstellar? IMMENSO. ^_^

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    1. Quoto in pieno. Ma poi che male c'è ad essere ambiziosi? Io vorrei mettere i detrattori a girare una sola scena di un suo film e vedere che casso sarebbero in grado di fare... Interstellar lo voglio vedere!!!

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