martedì 25 marzo 2014

MONOGRAFIA: Anouk Aimée



Anouk Aimée è il nome d'arte di Françoise Sorya Dreyfus, figlia dell'attrice Geneviève Sorya e di Henry Dreyfus, nasce a Parigi il 27 aprile del 1932. Dopo gli studi di danza e recitazione, inizia la carriera giovanissima, a soli 15 anni nel 1947 nella pellicola
La fleur de l'âge.
Nonostate un esordio così giovane, la carriera di Aimée però parte in tono minore, seppur con titoli rilevanti come Gli amanti di Verona (1949), rivisitazione di Romeo e Giulietta di William Shakespeare e La tenda scarlatta (1953) di Alexandre Astruc.
La svolta avviene durante gli anni Sessanta, anni significativi per la bella attrice francese, che comincia a interpretare ruoli di forte rilevanza come la ballerina di cabaret in Lola, donna di vita (1960), per poi cominciare a brillare di luce propria in Italia, grazie a Federico Fellini che la volle in La dolce Vita (1960) e in 8 e 1/2, nel ruolo di Luisa, la moglie di Guido/Marcello Mastroianni.
Da quel momento la notorietà è in aumento, interpretando la pellicola Il terrorista (1963) di Gianfranco De Bosio al fianco di Gian Maria Volontè, Liolà (1963) di Alessandro Blasetti, diventando molto famosa nel bel paese.
La consacrazione avviene con il melò francese di Claude Lelouche Un uomo, una donna (1966), che le fece ottenere la candidatura agli Academy Awards come miglior attrice protagonista, ruolo che poi riprenderà nel seguito Un uomo, una donna oggi (1986).
Dopo l'exploit ottenuto con il film di Lelouche, Aimée gira L'amante perduta, e negli Stati Uniti Rapporto a quattro (1969) di George Cuckor.
Negli anni Settanta torna sotto la direzione di Claude Lelouche con Chissà se lo farei ancora (1976), mentre negli anni Ottanta torna, dopo una lunga assenza, in Italia per girare Salto nel vuoto (1980) di Marco Bellocchio e La tragedia di un uomo ridicolo (1981) di Bernardo Bertolucci.
Nonostante sia una star, decide di rimanere lontana dallo star-system, scegliendo sempre di lavorare con autori del calibro di Robert Altman in Pret-à-porter, dove interpreta una stilista che fa sfilare le modelle nude e si consolida il rapporto con Lelouche, che torna a dirigerla in Uomini e donne istruzioni per l'uso (1996).
Nel 2003 le viene conferito il Leone d'Argento alla carriera, e intanto continua a lavorare, e tra gli ultimi lavori figura Tous les soleis (2011) a fianco di Stefano Accorsi e Clotilde Coreau, dimostrando di avere ancora fascino, rimasto intatto nel tempo.



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