martedì 27 marzo 2012

Video Review - Girl Gone Wild



Titolo: Girl Gone Wild
Artista: Madonna
Regia: Mert&Marcus
Durata: 3'44''




Platinum blonde, posa plastica, sensualità, adoni presi in prestito dalle istantanee di Robert Mapplethorne, consci della propria sessualità, toccano il proprio corpo impudicamente. Adamo e Adamo mangiano il frutto proibito insieme, sacro e profano si mescolano indissolubilmente.
La passione attira inesorabilmente la dea della perdizione, ipnotizza e lei, la regina della trasgressione, si lascia tentare, chiede perdono a Dio, cerca di resistere, ma il potere della lussuria l'attira inesorabilmente, sfidando la forza della gravità, una passione che invade la carne e lo spirito.
Duplice anima, una buona e una selvaggia, pronte a combattere affinché una soccomberà sull'altra inevitabilmente. Se le brave ragazze vanno in Paradiso, le ragazze selvagge vanno dappertutto, perché vogliono solo divertirsi un po', togliendosi di dosso gli abiti del perbenismo per indossare quelli della trasgressione.
L'universo erotico di Madonna si materializza nuovamente, per stupire, scandalizzare e affascinare con Girl Gone Wild, nuova "pietra dello scandalo" che racchiude la storia della sua musica, dei suoi video e del suo rapporto con il sesso, Dio, religione, il glam e la moda, riprendendo i videoclip che l'hanno fatta diventare la Queen del pop.
Auto citazione e auto celebrazione (già avvenuta con la seconda versione di Celebration, anche se da parte dei fan), Madge rispolvera in grande stile i suoi successi: la sessualità esplicita e decadente di Erotica e Justify my Love, la danza di Vogue ritorna in chiave camp grazie alla boy band ucraina Kazaky, le catene bondage di Human Nature, ma sopratutto il rapporto con Dio da Like a Prayer, sfidandolo nuovamente quando diventa una vera e propria Madonna che lacrima sangue nell'ultimo frame del video.
Se Erotica e Justify My Love erano trasgressivi per gli anni Novanta, ma ricchi di tedio, cliché, banalità e volgarità, Girl Gone Wild presenta un allure più (hard) chic, anche se ovviamente vuole puntare sulla provocazione.
L'elegante e raffinato bianco e nero utilizzato dai fashion photographers Mert & Marcus, riprendono le pose scultoree e sexy di Robert Mapplethorpe, esteta del corpo maschile e del culto omoerotico, strizzando contemporaneamente l'occhio a Helmut Newton, maestro della sensualità femminile, rendendo Madonna sofisticata e terribilmente sensuale come solo sapeva fare il grande artista tedesco.
Proprio come Mappletorphe che trasformò la pornografia in arte, il duo turco-inglese rappresentano le tematiche spinte (ovvero sesso + religione) elaborandole con la stessa maestria e ingegno, dove il corpo maschile viene rappresentato nella sua totale perfezione, creando un bello ideale così sexy e sfrontato che avrebbe probabilmente causato un orgasmo a Johann Winkelmann.
Mert & Marcus possiedono infatti una grande abilità nell'unire l'eleganza e la bellezza insita nella fotografia con i contenuti espliciti del video, riuscendo a compiere il miracolo di non ridicolizzare la signora del pop (perché dopo tutto, Miss Ciccone è pur sempre una signora) in una mangia uomini o peggio nella ragazza di Like (non più) a Virgin.
Madonna ha ancora energia da vendere, e la sua Girl Gone Wild non ha nulla da invidiare adAlejandro di Lady Gaga.
Miss Germanotta, non riposare sugli allori, la regina del pop è tornata. E intende restare per molto, molto tempo ancora.


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