sabato 21 settembre 2013

BILL MURRAY DAY: Hyde Park on Hudson

Oggi è il compleanno di un attore icona del cinema comico e membro ad onore della factory di Wes Anderson: sto parlando di Bill Murray, uno che è andato a caccia di fantasmi (Ghostbusters), bizzarro preside di un college (Rushmore), meterologo costretto a vivere la stessa giornata (Ricomincio da capo) attore in crisi in quel di Tokyo (Lost in Traslation), maestro dei mari sulla scia di Jeacque Costeau (Le avventure acquatiche di Steve Zissou). 
Eclettico e divertente, Bill Murray è sulla cresta dell'onda dagli anni Ottanta, e la cricca dei cinebloggers lo vuole festeggiare. Per l'occasione Director's cult lo celebra con uno dei suoi ultimi film Hyde Park on Hudson, dove interpreta il presidente Franklin Delano Roosvelt. 



Buon Bill Murray Day!






Titolo: Hyde Park on Hudson
Gran Bretagna, 2012
Cast: Bill Murray, Laura Linney, Samuel West.
Sceneggiatura: Richard Nelson.
Durata: 94'

Marzo 1939. Il racconto della storia d'amore tra Franklin Delano Roosevelt (Bill Murray) e la sua lontana cugina Margaret "Daisy" Suckley (Laura Linney), centrata intorno a un weekend  quando re Giorgio VI del Regno Unito (Samuel West) e la regina Elizabeth Bowes-Lyon (Olivia Colman) visitarono lo stato di New York ed il Presidente Roosevelt.
In genere vediamo le alte cariche dello Stato parlare alla nazione con un discorso trasmesso alla TV, leggendo i giornali, o sentendo quei 5 minuti al telegiornale radio.
Però sarebbe interessante sapere cosa c'è dietro il loro lavoro e anche nella vita reale. Perché alla fine, al di là della loro etichetta, sono persone comuni anche loro, no?
Uno dei presidenti americani più amati nel XX secolo fu Franklin Delano Roosvelt. Fu l'unico presidente degli Stati Uniti d'America a essere eletto per quattro mandati, ed entrò di diritto nella storia per aver sollevato le sorti degli USA dalla crisi del 29' essendo il fautore del New Deal (il piano di ricostruzione economico/sociale).
Al di là delle sue imprese politiche, la figura di Roosvelt fu interessante anche dal punto di vista umano, e Hyde Park on Hudson ci svela i retroscena di questo grande politico americano tramite il diario di Margareth Suckley, sua lontana cugina e amante.
Il regista Roger Michell (Notting Hill) si concentra sulla vita privata (molto privata) del presidente, svelando i retroscena di un rapporto amoroso con la cugina Daisy, anche perché viveva un rapporto platonico con la moglie Eleanor (Olivia Williams) e non disdegnava la compagnia femminile.
Grazie a Daisy e la sua prospettiva, Michell entra dalla porta principale della Casa Bianca, mostrando il suo entourage che lavora freneticamente, in netta contrapposizione con la tranquillità dello studio in penombra dove il presidente lavora ogni giorno.
Donna non certo alla moda e bellezza leggermente sfiorita, Daisy esercita sul presidente un fascino e risveglia in lui pulsioni sessuali, complice anche lo splendido paesaggio della tenuta a Hyde Park che affaccia sul fiume Hudson, nello stato di New York.
Ma Franklin Delano Roosvelt è pur sempre il presidente, e dal punto di vista storico la vicenda, ambientata nel 1939, affronta il weekend regale ospitando Re Giorgio VI, padre della futura regina Elisabetta, venuto in America per convincere il presidente a una possibile alleanza contro Hitler.
Due culture differenti, quella inglese e quella americana vengono contrapposte con questo incontro storico, avvenuta nella dimora di Hyde Park, nome tra l'altro del famoso e meraviglioso parco londinese.
Composti e freddi il re e la regina ma dotati di sense of humor (dimostrato durante la cena di gala dove avvengono inspiegabili incidenti con annessi piatti rotti), sicuro, irruente e schiavo del gineceo che ha creato il presidente, entrambi sono due grandi figure politiche che soffrono entrambi di un handicap, re Giorgio VI con la sua balbuzie, il presidente Roosvelt con la sua infermità dovuta ai postumi della poliomielite.
Queste problematiche rafforzano il rapporto interpersonale dei due statisti, dove Roosvelt lascia trasparire la stima nei confronti del re, dimostrandogli attraverso la sua malattia di non lasciarsi travolgere, superando le problematiche. E la scena del dopo cena è la migliore del film, dove la bravura di Bill Murray e Samuel West viene esaltata da questo duetto.
Hyde Park on Hudson è un film che, al di là della bravura degli attori, offre molto e soddisfa poco.
La tematica amorosa (Daisy-Roosvelt), diplomatica (Giorgio VI-Roosvelt) e storica (l'alleanza Gran Bretagna e Stati Uniti), sono disposti come i capitoli di un libro, che una volta "letti" danno l'impressione di avere a che fare con tre distinti racconti che Michell non riesce ad approfondire.
Se lo scopo di questo weekend regale era di mostrare un presidente sia dal punto di vista personale che politico, questi ingredienti vengono amalgamati malamente, e se la prima parte sembra un film con venature romantiche, man mano ci si avvia verso un film storico-politico per poi finire verso il drammatico. E' come se fosse solo un punto di vista di Daisy, che filtra gli eventi dal suo punto di vista incompleto perché ha spiato il presidente dal buco di una serratura,.
Se in teoria lo scopo era far conoscere questo lato inedito del presidente, facendo emergere dopo 60 anni questa amante, paradossalmente è la parte storica a essere più interessante, soprattutto il duetto tra il presidente e il re con la citata scena del dopocena, così come il confronto tra la cultura inglese e quella americana, con il modo stravagante di guidare di Roosvelt e il pic-nic a base di hot dog ed esibizione dei nativi americani (scena curata nei minimi dettagli).
Ne esce un Roosvelt amante delle donne e dei cocktail, mentre la sua grandezza politica lei la percepisce solo dietro una porta chiusa, creando di conseguenza questa frammentarietà di una figura così immensa come quella del presidente americano.
Se i paesaggi della tenuta sono splendidi e la ricostruzione è raffinata e curata, tutta la bravura è sulle spalle dei protagonisti, da un insolito e sempre ottimo Bill Murray in un ruolo a lui inusuale, dove per una volta il grande commediante lascia da parte la sua vis comica stralunata che caratterizza solitamente i suoi ruoli, per dare spazio a una recitazione misurata, creando un veritiero Franklin Delano Roosvelt.
Laura Linney è brava nel suo fare discreto e sottomesso, così come anche Samuel West e Olivia Williams nei panni della firs lady sono perfettamente in parte.
Hyde Park on Hudson non emoziona e non coinvolge, e se inizialmente incuriosice, specialmente nella prima parte, con l'entrata in scena dei reali inglesi tale curiosità viene a scemare. Forse Hyde Park on Hudson nelle mani di James Ivory, più a suo agio nel trattare una simile materia, sarebbe stato differente.

Voto: 5/6

A.M.
Hanno collaborato:

Aloha Los Pescadores
Cooking Movies
Ho voglia di cinema
Il Bollalmanacco di cinema
Il Cinema Spiccio
In Central Perk
MontecristoPensieri Cannibali
Recensioni ribelli
Scrivenny 2.0
White Russian

Buon BMD!!!

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10 commenti:

  1. Ieri non lo vedevo questo link... By the way il film lo devo ancora vedere.
    buon BMD!

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    1. Ho avuto problemi con il pc e il blog era in stand by,ma poi ero riuscita a risolvere e renderlo operativo... In teoria l'avevo programmato per il 21/09, ma al ritorno dalla montagna ho scoperto che di pubblicato non c'era una mazza... :(
      Comunque, il film vale la pena per vedere Bill Murray in una veste insolita. Anche se in ritardo, BMD! :)

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  2. Devo recuperarlo!!!
    PS Ieri il link non si vedeva purtroppo!

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    1. Purtroppo pensavo di aver partecipato in tempo anche io, ma sono stata tradita da una programmazione farlocca. Anche se è in ritardo gli auguri a Bill Murray valgono lo stesso? :)
      Il film fosse stato made in Ivory, chissà, sarebbe uscito un bel film, ma Bill è un ottimo Roosvelt! :)

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  3. Buon BMD, anche se in ritardo! :)
    Comunque mi sa tanto che questo film del mitico Bill me lo salto! :)

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    1. Grazie, buon BMD in ritardo anche a te! :)
      Sì sì, salta pure, film davvero diludentissimo, l'ho preso in considerazione solo per un Bill Murray diverso dal solito! ;-)

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  4. penso sia il film con bill murray che mi ispira di meno in assoluto...
    anche con tutto il bene che posso volergli, non credo lo guarderò :)

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    1. Ti risparmi 94 minuti. :-p L'ho scelto unicamente perché volevo un Murray non legato ai film di Anderson! ;-)

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  5. Non uno dei migliori film con Murray, un po' sottotono, ma comunque interessante a tratti.
    Buon BMD!! (in ritardo!!)

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    1. La sua performance vale la visione del film, che mi ha diluso tanto tanto. Buon BMD! Praticamente con il mio ritardo gli abbiamo fatto una festa che è durata 3 giorni, che ficata! :-D

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