sabato 28 giugno 2014

CULT MOVIE: Lezioni di piano



Titolo: Lezioni di piano
Titolo originale: The Piano
Nuova Zelanda, 1993
Cast: Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neil, Anna Paquin
Sceneggiatura: Jane Campion
Regia: Jane Campion
Durata: 120’

Ada (Holly Hunter) sbarca in Nuova Zelanda con la figlia Flora (Anna Paquin) e porta con sé il suo amato pianoforte per sposare Alaistar Stewart (Sam Neil), un uomo che nemmeno conosce. Alaistar non comprende le esigenze di Ada e non le permette di portare lo strumento nella nuova dimora, lasciandolo abbandonato sulla spiaggia. Banes  (Harvey Keitel) un uomo analfabeta, decide di prenderlo e chiede lezioni di piano ad Ada, chiedendole di suonare per lei.
Ada  si trova in un ambiente nuovo, a lei totalmente sconosciuto. Come l’uomo che sta per sposare. Immersa nello splendore della Nuova Zelanda del 1800, vive in un microcosmo fatto di foreste immense baciate costantemente dalla pioggia, dal mare e dalla spiaggia, dove alberga il suo amatissimo piano. Ama incondizionatamente questo strumento così imponente. Lo immagina abbandonato, chiuso in una cassa, con i tasti da toccare, da accarezzare, capaci di offrire la serenità che solo l’armonia della musica le può regalare.
Ada non parla dall’età di 6 anni e gli unici mezzi di comunicazione che conosce è il linguaggio dei segni, con la quale ha costruito un rapporto speciale con la figlia Flora, e le melodie che suona con il suo pianoforte.
Non può (o non vuole) esprimersi a parole, e si sente libera di parlare con il mondo lo fa attraverso la musica. Ma Alaistar non capisce il legame che lei ha con il piano, e decide di lasciarlo in balia del mare Neozelandese.
Lo capisce invece Banes, uomo (apparentante) rozzo  e illetterato che ha abbracciato la cultura Maori:  sentendola suonare, vede la serenità e il suo speciale modo di comunicare, e le chiede lezioni a condizione che suoni per lui. E lui in cambio le insegna ad amare, amore di cui è totalmente incapace suo marito.
Sorella di madame Bovary, Anna Karenina, Teresa Raquin e di tante altre eroine della letteratura ottocentesca, Ada è vittima delle convenzioni, legata da un matrimonio privo di valore con un uomo che non prova a instaurare un rapporto affettivo ed emotivo, e non si sforza neanche di capirla.
La capisce invece Banes (Harvey Keithel), uomo che non sa leggere e scrivere, ma che è capace di leggere nell’anima di Ada. L’attrazione che prova per questa donna minuta e silenziosa è tale da creare un sottile gioco di seduzione, e per conquistarla utilizza il pianoforte, dove ogni tasto dello strumento è un tassello dell’anima di Ada che lentamente dona al rude inglese.
Un bacio sul collo, un  buco in una calza, la sottana leggermente alzata: ogni lezione si trasforma in una remora in meno per Ada, che impara a lasciarsi trasportare dalla passione mai provata prima.
Banes non ha l’aspetto di un gentiluomo, ma lo è nel possedere pian piano Ada, che si libera delle sue paure per concedersi completamente e scoprire che c’è un sentimento, una carezza, una passione che non riesce a esprimere con suo marito, ricevendo da questo uomo un po’ rude un amore sincero e delicato, in netto contrasto con gli istinti repressi del marito, che non riesce ad abbattere il muro di ostilità innalzato da lei, e non riesce ad amarla realmente.
Alaistar ha l’aspetto del gentiluomo ma conosce solo il modo di possederla come se fosse un oggetto, chiudendola in casa, trascinandola per la foresta, ma lei indomita si rifiuta di donarle il suo cuore, perché appartiene a Banes. E per comunicargli il suo amore, Ada usa a sua volta il pianoforte, tratto d’unione di due anime destinate a congiungersi.
E come un’eroina letteraria che si rispetti, Ada viene punita e privata di ciò che ha di più importante; e a sua volta decide di punirsi, perché ha scoperto l’amore e la passione, elementi a lei finora sconosciuti.
Ma Jane Campion le regala una seconda chance, facendo di Ada una donna che lotta per affermare la volontà di essere e di amare. E anche se non può urlare, Ada esprime la sua rabbia e il suo rifiuto solo con uno sguardo, lottando per diventare l’artefice del suo destino.
Lezioni di piano ha la bellezza di un quadro preraffaellita, dove Jane Campion esprime tutto il suo amore per la sua terra, la Nuova Zelanda, così rude all’esterno, ma così carica di bellezza interiore, incarnato da Banes. Una terra ricca di tradizioni e fiera delle sue radici e del suo popolo che lotta contro il colonialismo inglese, incarnato invece dall’ottuso marito di Ada.
Campion dipinge la sua amata terra con i toni freddi del blu e i toni caldi del marrone, come se fosse una vecchia fotografia scattata cento anni prima. E scalda le piovose ambientazioni con la splendida musica di Michael Nyman, la cui colonna sonora immerge il film e lo spettatore in questo mondo a parte, di cui fanno parte solo Ada, Banes e il pianoforte.
La regista affida a Holly Hunter il compito di rappresentare Ada, riuscendo a comunicare solo con lo sguardo, offrendo una magnifica recitazione giustamente premiata con l’Oscar, così come è una rivelazione la piccola (oggi trentenne) Anna Paquin nel ruolo di Flora, che offre una recitazione fresca e innocente. Sam Neil riesce a rappresentare un uomo represso e trattenuto, mentre Harvey Keitel, con quel corpo massiccio e muscoloso, riesce a esprimere la delicatezza dell’amore di Banes, diventando un romantico amante di altri tempi.
Lezioni di piano è il ritratto di una donna moderna, come lo saranno tutte le eroine cinematografiche di Jane Campion: testarde, indomite e volitive, che sanno cosa vogliono, incuranti delle convenzioni di una società troppo piccola e stretta per loro.


Voto: 9

4 commenti:

  1. Film stupendo, uno dei più romantici - in senso letterario - mai girati.

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    1. Bellissimo e Harvey Keitel è così romantico, che bello bello in modo assurdo! ;)

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