martedì 20 gennaio 2015

RIFLESSIONI: Ma gli Oscar sono poi così importanti?



Guarda, assomiglia a mio zio Oscar!
E leggenda fu che l'Academy Awards venne chiamato in 'onore' di uno zio potenzialmente strafigo di Margaret Herrick, una dipendente di mamma Hollywood.
Il 15 gennaio sono state rese note le nomination agli Oscar. Gioie e dolori come ogni anno.
Quest'anno i nominati a sorpresa sono The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, Whiplash di Damien Chazelle, Boyhood di Richard Linklater e Birdman di Alejandro Gonzales Inàrritu. Mica male, che i (centenari) membri della giuria si siano rinsaviti e comincino a nominare film degni di nota? Giammai! Perché come ogni anno, i dimenticati ci sono come Gone Girl, Lo sciacallo e Jake Gyllenhaal, Amy Adams per Big Eyes (se ha vinto il Globe, perché non nominarla? Ah già, il Golden Globe è il figlio hipster degli Oscar), Jessica Chastain per A Most Violent Year (Nolan, tacci tua che non le hai fatto fare campagna promozionale!), lasciando uno strascico di film e attori che meriterebbero meglio di altri.
L'Academy si sa, non capisce una mazza. 
Ai membri dell'Academy piacciono alcune cose: i film drammatici, i biopic, le malattie e Meryl Streep.
Ai membri dell'Academy non piacciono i film originali (ma quest'anno i vegliardi dell'Academy hanno provato la Red Bull e hanno messo le ali, quindi hanno fatto un'eccezione), le commedie e Leonardo Di Caprio.
Vuoi l'Oscar? Allora devi fare così:
Non si sa perché, ma come le api con il miele, l'Academy va sempre alla ricerca di un film 'standard' che rispecchi i gusti e i valori di questi simpatici membri il cui 99,9% vota (probabilmente) Repubblicano. Quindi non vi aspettate scelte non conservatrici, eh?
All'Academy piacciono i biopic (così si risparmiano di leggere i libri), i drammoni, i film in costume, le storie malaticce, ovvero con personaggi reali e non alle prese con mille patologie diverse.
Stessa cosa vuoi vincere un Oscar come migliore attrice o attore? Allora devi interpretare una persona realmente esistita (Alan Turing/Benedict Cumberbatch), una persona malata (la patologia dell'Alzheimer/Julianne Moore) e una persona realmente esistita e malata (Stephen Hawking/Eddie Redmayne). O devi essere semplicemente Meryl Streep.
Non c'è un anno in cui un attore non venga nominato per aver interpretato qualcuno (o qualcosa a questo punto): da Marilyn Monroe a Margaret Tatcher, dalla regina Elisabetta a Ray Charles. E va bene, un attore intraprende un percorso di cambiamento a volte radicale: perde peso o aumenta di peso, cambia l'accento, mette la parrucca, impara i tic e i tac nervosi. Ed è standing ovation. Ma che dire di attori che riescono a regalare performance indimenticabili senza trucco e parrucco e nessuno se li fila, ne vogliamo parlare? Di 'cadaveri eccellenti' ce ne sono tipo Ed Harris e Jim Carrey per The Truman Show, o la divina Greta Garbo che sapeva anche far ridere in Ninotcha. La Garbo ride! E tu signore dell'Academy non la premi?!?
Ops, I did again
Raramente l'Academy ha premiato attori di commedie - se vuoi una nomination, ti devi rivolgere a Woody Allen), o interpretazioni davvero degne di nota: i premi scippati sono tanti, da Lauren Bacall per L'amore a due facce (Juliette Binoche rimase basita e disse che dovevano darlo a lei. Beh, potevi sempre rifiutarlo invece di tenertelo in saccoccia se pensavi di non meritarlo. Ma la lista di attori, film o registi che dovevano vincere assolutamente o che meritavano più di altri non mancano. La 'black list' prosegue da Michelle Williams per My Week With Marylin, a Jessica Chastain per Zero Dark Thirty, a Nicole Kidman per Moulin Rouge, Johnn Travolta per Pulp Fiction a Leonardo Di Caprio, così come Martin Scorsese (sì l'ha vinto per The Departed, ma vuoi mettere Taxi Driver o Toro Scatenato?), Quentin Tarantino - ma siamo sicuri che Forrest Gump valga il titolo di miglior film del 1994 rispetto a Pulp Fiction? Veramente?. La lista è lunga e spesso e volentieri i membri della giuria premiano non tanto il film o la performance sbagliata, ma vanno sul sicuro.
I dimenticati.
Ci sono icone del cinema che non hanno mai vinto un Oscar, eppure sono entrati nella storia del cinema basti pensare alla triade Cary Grant-Marilyn Monroe-Greta Garbo. Se Grant e Garbo hanno ricevuto almeno una nomination (a quanto pare la Garbo si è ritirata in seguito alla delusione di non aver mai vinto un premio), per la bella Marilyn, nisba, nada, niet, mai nominata. Ironia della sorte, Michelle Williams è stata candidata per aver interpretato la star di A qualcuno piace caldo. Eppure sono dei miti, e i loro film sono sopravvissuti all'oblio del tempo.
Attori che meritavano la nomination e mai cagati sono: il già citato Jim Carrey per The Truman Show, Debora Kerr (Da qui all'eternità), Glenn Close (Le relazioni pericolose), Peter O'Toole (Lawrence D'Arabia), Sigourney Weaver (Una donna in carriera) e soprattutto lui, Leo Di Caprio, che ne ha fatte di tutti i colori con The Wolf of Wall Steet, ma niente, non ti vogliono bene. Puoi sempre farti adottare da Meryl, magari avrai più chance. 
Tu quel premio me lo dai se faccio il bravo e ti faccio piangere? 
I membri dell'Academy si sa, non sanno ridere. Così un comico non avrà mai la chance di avere una nomination. Così spesso e volentieri i commedianti dimostrano di saper recitare anche in un film drammatico: come Steve Carell che ha ottenuto per la prima volta una nomination, ma con un film drammatico - per Foxcatcher, dove ha un pessimo trucco e ha smesso i panni 'goliardici' per una volta. Carell viene dalla televisione, ma è pur sempre un bravo attore. Però se vuoi la nomination, ti devi piegare a nov... ehm, devi essere bravo a far scendere la lacrimuccia alla giuria. 
Non hanno vinto, ma sono capolavori indiscussi.
Il più grande film della storia del cinema secondo tutti gli studiosi di cinema è Quarto potere di Orson Welles. A parte l'Oscar per la migliore sceneggiatura, non ha vinto come miglior film e soprattutto per la miglior regia, una tecnica che a distanza di 75 anni è ancora moderna e studiata da tutti gli studiosi di cinema. 
Quell'anno vinse Come verde la mia valle. Chi se lo ricorda? Eppure era il miglior film del 1940! 
Stessa sorte toccò ad Alfred Hitchcock: ebbe una nomination solo per Rebecca, ma, capolavori come Notorious e soprattutto dal punto di vista tecnico Vertigo, sono stati nominati, ma non hanno mai vinto. Eppure questi masterpiece continuano a far sognare i cinefili di mezzo mondo.
Tatum chi?
Ci sono attori che avrebbero venduto volentieri la mamma pur di vincere un Oscar - Peter Finch ne fece una malattia e quando vinse l'Oscar per Quinto potere lo ricevette postumo, bella sfiga eh? Ci sono attori che lo vincono al primo colpo e poi puf, spariti nel nulla. Un esempio? Tatum O'Neal la prima bambina a vincere un Oscar per Paper Moon all'età di 11 anni e poi caduta più o meno nell'oblio. Stessa sorte a Hailey Joel Osment, il bambino che vedeva la gente morta: nomination agli Oscar a 9 anni per Il sesto senso, carrierona avviata con A.I. e poi... Poi come i cuccioli pucciosi e carucci, una volta cresciuti non piacciono più e ora non si sa che fine abbia fatto. La sorte è stata benigna per Anna Paquin: esordio fulminante con tanto di Oscar anche lei a 11 anni (e ora Tatum manco il primato tiene), qualche film interessante (Jane Eyer, La 25esima ora, la trilogia di X-Men) e si è salvata facendosi i vampiri in True Blood.
Meryl Streep, nostra signora delle nomination
Meryl Streep è la più grande attrice vivente, fin qui non ci piove. E' capace di far ridere (She-Devil) di far piangere (Krame contro Kramer) di diventare inglese (The Iron Lady), di avere l'accento polacco (La moglie del tenente francese). Ma vale veramente tutte queste nomination? I membri della giuria non sanno chi nominare e toh, ecco la carta vincente: numero numero Meryl! Ormai riceve la nomination come un invito annuale al circolo di cucito dove si sparla del vicino che non fa la raccolta differenziata.
Sei stato premiato, ma per il film sbagliato.
Ci sono attori bravi, che vincono un premio, ma che meritavano di vincere per un'altra performance.
Nicole Kidman meritava l'Oscar per Moulin Rouge! era perfetta: canta, balla, sa essere un'ottima commediante e un'attrice drammatica.Ma niente, non lo vince, così viene 'risarcita' per aver interpretato Virgina Woolf per The Hours.
Stessa cosa accadde a Colin Firth, che con la sofferta recitazione in A Single Man, meritava molto di più per il suo re balbuziente in The King's Speech.
Discorso a parte per Christian Bale, che aveva già dimostrato il gene 'De Niro' in American Psycho, e meritava una nomination per The Machinist, invece che la 'solita' nomination (più premio) per il biopic The Fighter. Persino nostra signora delle nomination (se la cito per più di tre volte mi viene a trovare peggio di Beetlejuice) meritava più per Il diavolo veste Prada solo per come corrucciava la bocca, che per The Iron Lady)
Se quest'anno Julianne Moore vincerà per Still Alice, sarà l'ennesimo premio 'sbagliato', perché e da mo' che lo meritava con Lontano dal paradiso, anno 1999.
Lazzaro, alzati e recita.
L'Oscar croce e delizia li mortacci sua è comunque una vetrina per rilanciare carriere appannate: John Travolta per Pulp Fiction, Mickey Rourke per The Wrestler e se quest'anno vincerà Michael Keaton per Birdman, anche lui sarà tra i resuscitati.
Al di là del tono scherzoso (non prendertela Meryl, sappi che ti voglio bene veramente e ti apprezzerò in In to the Woods) e vagamente malefico di questo post,l'Oscar piace a noi amanti del cinema e chi il cinema lo fa di mestiere. Al di là dei lustrini e delle celebrazioni è il  premio più ambito da tutti. Soprattutto per Leonardo di Caprio.
Insomma, l'Oscar premia il più bravo dell'anno, ma anche il fattore 'c' (ovvero culo) gioca a favore. And the Oscar goes to...
Lo scopriremo il 22 febbraio!

7 commenti:

  1. Temo che questo sarà l'anno del ritorno al repubblicanesimo e al conservatorismo più spinti.
    Ma spero di sbagliarmi.

    E comunque la nomination a Meryl Streep per quella porcheria assoluta di Into the Woods la dice lunga sulle scelte dell'Academy...
    Quest'anno a Leo va bene. Non è in gara con niente, quindi almeno non dovrà incazzarsi. :D

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    1. Non penso, le nomination sono buone per quanto riguarda i film. Ma si sa che l'Acasemy non capisce un casso as usual. Meryl Streep secondo me si è pure rotta le balle di essere nominata, finirà per regalare il suo decimo Oscar a Leo! :-P

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  2. L'Academy sta al Cinema come io sto alla fisica quantistica.
    Hanno dato l'Oscar come miglior attore a Benigni (invece che a Jim Carrey) e non mi va giù ancora adesso. E poi hanno snobbato il film più bello del 2000 (finora): The Tree of Life.
    Quest'anno, visti i SAG Awards, gli Oscar per gli attori ho paura che saranno terrificanti è sbagliati.
    Confido in Birdman che considero un capolavoro. E se non vince Inarritu come miglior regista possono chiudere i battenti per sempre.

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    1. No dai, non essere così disfattista! Birdman merita, ma se dovesse vincere Boyhood va bene lo stesso! ;)
      Ma tanto si sa che l'Academy non capisce un tubo! XD

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. A me 'The Tree of Life' è piaciuto (piaciucchiato...) ma non lo metterei nemmeno tra i primi dieci del 2000. A me 'Gone Girl' non ha entusiamato per niente. A me 'Big Eyes' mi è parso tutto tranne che un film di Burton... e allora? Sono io che non capisco di cinema o siete voi? O forse (domanda retorica) sarà che ognuno ha i suoi gusti?

    L'Academy ha i suoi gusti, le sue preferenze, fa le sue scelte. Come ognuno di noi. E quindi merita rispetto. Come ognuno di noi.

    Poi, ci mancherebbe, si può non essere d'accordo (e quante volte mi è capitato!) ma non mi sogno di dire che chi non la pensa come me non capisce una mazza di cinema...

    Quest'anno a contendersi l'oscar per il miglior film saranno 'Boyhood', 'Birdman', 'Grand Budapest Hotel' e 'American Sniper'. Onestamente, non ho visto niente di meglio tra i film rimasti fuori... e per favore non venite a menarmela ancora con 'sto Interstellar!! ;)

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    1. Dai, è dire che non capiscono una mazza è un modo per esorcizzare le delusioni. Beh, però l'Academy ha degli standard troppo rigidi. Cioè, non si può giudicare una performance da Oscar solo se si fa un film biografico. Vedi il caso La teoria del tutto ed Eddie Redmayne. Ciò non toglie che non sia un bravo attore, però una recitazione può anche essere strepitosa anche se non impersoni qualcuno.
      Le commedie vengono snobbate, e la storia del cinema ci ha regalato perle che meritano molto di più, così come icone del cinema che ho citato vergognosamente ignorate.
      Ecco, i gusti son gusti, ma bisogna anche sapersi adattare ai tempi che cambiano. E l'Academy non lo fa...

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