giovedì 23 gennaio 2014

MARTIN SCORSESE DAY: Toro scatenato

In occasione dell'uscita italiana di The Wolf of Wall Street, La Godfellas bloggers dedica un insolito day a un grande regista che ha sfornato capolavori come Taxi Driver, Fuori Orario, Quei bravi ragazzi e continua ancora a sfornare grandi perle di cinema. Per l'occasione Director's cult sceglie Toro Scatenato, con un grande Robert De Niro giustamente premiato con l'Oscar.


Buon Martin Scorsese Day!







Titolo: Toro Scatenato
Titolo originale: Raging Bull
USA, 1980
Cast: Robert DeNiro, Joe Pesci, Cathy Moriarty.
Sceneggiatura: Paul Schrader, Mardik Martin.
Regia: Martin Scorsese
Durata: 123'


La parabola sportiva ed esistenziale di Jack LaMotta (Robert De Niro), campione dei pesi medi nel 1949.
Martin Scorsese ama il cinema. Grande conoscitore della settima arte, ha "mangiato" pane e cinema fin da ragazzino, assimilandolo e facendolo suo.  E si vede.
Girato in un perfetto bianco e nero, Toro scatenato ha un sapore anni Cinquanta, che strizza l'occhio al Rocky Marciano interpretato da Paul Newman in Lassù qualcuno mi ama, mixato però con il suo stile che abbraccia New York, la famiglia e quel non so che di gang/vita del Bronx che aleggia in tutti i suoi film.
Vita di strada, vita violenta, sia sul ring che fuori. Se in Mean Streets la domenica si andava in chiesa e il lunedì si andava all'inferno (come recita il titolo in italiano), in Toro scatenato la furia si abbatte sul ring, ma anche nella vita privata, scoppiando in risse, litigi, botte, come se fosse un eterno match.
Jake LaMotta quando sale su un ring è il "toro del Bronx", che accecato dalla rabbia si avventa sull'avversario come farebbe un toro in un'arena contro il matador durante una corrida. Jake LaMotta cerca fa emergere il suo doloroso stato esistenziale, furente e folle attraverso sopracciglia spaccate, occhi pesti, sangue che esce dal naso, in nome della distruzione fisica.
La sua vita è in costante resistenza contro il k.o. tecnico, in perenne ricerca di un avversario con cui scontrarsi. Una furia sul ring, una furia nel privato: come un tornado spazza via ogni frammento di serenità familiare che travolge la prima moglie, che tratta come una serva, donna che non si fa mettere i piedi in testa anche se viene bistrattata continuamente, cercando a tutti costi uno scontro.
Con il fratello Joey (Joe Pesci) non ha un rapporto facile: è il suo allenatore e manager, cerca di farlo ragionare e di indirizzarlo verso una carriera migliore, cercando però di fargli fare delle scelte poco pulite pur di farlo arrivare al successo, e quando cederà, porterà il rimpianto di quella scelta per sempre.
La seconda moglie Vickie (Cathy Moriarty), conosciuta in una piscina pubblica, bella come una pin up, inizialmente gli regala un po' di serenità affettiva, ma a lungo andare anche lei finisce vittima della sua gelosia che rasenta la paranoia.
Con l'efficace montaggio di Thelma Schoonmaker (storica collaboratrice di tutti i film del regista) Scorsese prende ispirazione da Quarto Potere di Orson Welles (con la famosa scena della crisi matrimoniale tra Charles Foster Kane e la moglie seduti a tavola durante le varie colazioni), creando l'escamotage dei filmini amatoriali per mostrare l'ascesa nel mondo della box fatto di vittorie, la sua vita privata, dal matrimonio suo con Vickie, a quello del fratello, l'acquisto di una nuova casa e la ricchezza grazie ai successi professionali.
Jake il toro però non ascolta  nessuno, cerca di distruggere tutto ciò che ha, come una sorta di Re Mida trasforma in cenere tutto ciò che tocca.
Fa di testa sua e non riesce a ottenere l'incontro giusto per vincere il titolo mondiale. Perché Jake LaMotta non scende a compromessi e i consigli di Joey e dei "godfellas" che bazzicano nel giro della boxe li ignora sistematicamente. Accetta ma se ne pente, e qui inizia la sua discesa negli inferi, infierendo sul suo corpo, massacrato mangiando panini e mettendo  libbre su libbre che destabilizzano la sua forma atletica.
Così come non comprende l'esasperazione di Vickie, vessata, spiata, accusata di essere fedifraga, finendo per distruggere il matrimonio, e la sua furia ceca porta a rovinare anche il suo rapporto con Joey.
Ma Jake LaMotta non è un animale, è un uomo che ha imparato l'arte della sopravvivenza, dove la sua unica difesa è schivare i colpi della vita, cercando di prenderla a pugni senza pietà. E anche se viene sconfitto, come un toro infilzato dalle spade durante la corrida, Jake LaMotta sopravvive alla solitudine, ai fasti perduti, si reinventa, cade ancora per poi rialzarsi.
Anche se la vita del pugile Jake LaMotta mostra qualche inesattezza che potrebbe far storcere il naso ai fan dell'atleta, in realtà ciò importa relativamente, perché lo scopo di Martin Scorsese non è tanto fare una semplice biografia, ma è raccontare l'epopea sportiva e personale di un grande sconfitto che non è stato capace di apprezzare ciò che aveva di bello (la famiglia, la carriera), la cui anima arde di una rabbia infinita. Jake LaMotta è un grande sconfitto, un po' come pensava di esserlo Martin Scorsese, dopo il flop di New York New York insieme ai suoi problemi personali.
E invece Martin Scorsese crea un film stilisticamente perfetto, dalla fotografia di Michael Chapman che restituisce lo spirito delle pellicole della Hollywood dei tempi d'oro, al  montaggio di Thelma Schoonmaker, giustamente premiata con L'Oscar, che conferisce quel ritmo e quella dinamicità che ormai sono il marchio di fabbrica del regista italoamericano. E poi abbiamo un tris di attori strepitosi: Robert De Niro che plasma il suo corpo per la sua performance da Oscar, mentre Joe Pesci e Cathy Moriarthy sono degli ottimi antagonisti.
Toro scatenato è a distanza di 34 anni un grande film sulla box, che appassiona non solo i fan del vero Jake LaMotta, ma che emoziona anche lo spettatore meno avvezzo a questo sport, pronto a farsi stendere da un knock out.

19 commenti:

  1. Pubblico adesso, in mattinata mi aspetta una giornata bella piena. Leggerò i vostri commenti quando tornerò a casa! :)

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    1. Non so perché, ma è uno dei suoi film più snobbati ai passaggi televisivi. Prima del mulo e di torrent io registravo alla vecchia maniera, in VHS. E non sono mai riuscita a vederlo. Ma adesso contenta più che mai!!! Buon MSD!

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  3. Direi che hai scelto il top!Buon MSD

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    1. E Scorsi pensava che fosse il suo ultimo film... Ma cammina Scorsi che ne hai fatte di bombe filmiche!!! Buon MSD!

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  4. Uno dei tanti, troppi, di Scorsese che mi manca. Buon MSD

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    1. A me mancano di Scorsese: Chi ha bussato alla mia porta, Kundun e Gangs of New York. E fino a qualche giorno fa anche questo. Recuperalo alla grande anche tu!!! Buon MSD!

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  5. Questo fa parte degli altri film che di Scorsese mi mancano, prima o poi ce la faccio a vederli tutti :)

    Buon MSD!

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    1. Eccerto che li recuperi, sono dei grandi film! E io con questo Day depenno un film dalla mia lista sputtanamento. Toro Scatenato, tààààc! ;-)
      Buon MSD!

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  6. colpevolmente, una visione che ancora mi manca...

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    1. Io mi sono levata l'onta, ora tocca a te, vedrai che non ti deluderà! ;-)
      Buon MSD!

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  7. Uno dei migliori Scorsese di sempre.
    Per me, un Capolavoro di narrazione e montaggio.
    Stupendo.

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    1. Le scene degli incontri sono stati montati alla grande, ritmo, dinamicità, azione. Oscar più che meritato per la Schoonmaker. Pensare che se l'è pappato Gente comune... Buon film, ma questo avanti anni luce! Buon MSD!

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  8. sì, girato alla grande e sì, interpretato alla grande.
    però a livello emotivo non mi ha detto un granché, questo torello scatenato...

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    1. mmm, possibile? Di freddo questo film non ha proprio niente, è vibrante e passionale! Buon MSD!

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  9. come dico io, un filmone dellamadonna!

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