Oggi la banda dei cinebloggers dedica il day a Pier Paolo Pasolini, scomparso nel novembre del 1975.
Checché se ne dica, dopo 40 anni, tra santificazioni e polemiche, tra fan e detrattori, è innegabile che il suo cinema così perfetto nelle sue imperfezioni sia ancora vivo se non attuale, capace di offrire una finestra sull'Italia di un tempo che fu, ma profondamente legato all'Italia di oggi.
Noi cinebloggers oggi non faremo una 'operazione San Pasolini', ma semplicemente andremo a 'trovare' il regista guardando e recensendo i suoi film. Per l'occasione la Director's cult ne approfitta per vedere e recensire Mamma Roma, con una stupenda Anna Magnani.
Titolo: Mamma Roma
Italia, 1962
Cast: Anna Magnani, Ettore Garofalo, Sergio Citti.
Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini.
Regia: Pier Paolo Pasolini.
Durata: 106'
Gli anni del boom economico in Italia sembravano il presagio di un grande cambiamento: ormai il ricordo della guerra era lontano, e si guardava a un futuro pieno di ricchezza edi prosperità.
Erano cambiamenti non solo economici, ma anche sociali: la vita contadina veniva lentamente soppiantata dalla vita cittadina, preferendo successivamente la fabbrica alla terra. Cambiamenti che avevano portato anche a un miracolo nel cinema italiano, con capolavori come La dolce vita - il simbolo della vita agiata di una classe borghese che stava entrando prepotentemente in scena - cambiando radicalmente anche il cinema tricolore.
E se registi di estrazione borghese come Dino Risi avevano la lungimiranza di aver capito che si 'stava meglio quando si stava peggio', e altri come Michelangelo Antonioni mostravano la fragilità e l'alienazione di una classe sociale in ascesa dal punto di vista economico, ma in declino dal punto di vista umano; c'era ancora chi voleva dare uno sguardo a quei luoghi ancora intonsi, ancora non toccati da così tanto benessere.
Quel regista era Pier Paolo Pasolini, che fece dei 'vinti' i suoi protagonisti assoluti dei suoi primi film dal sapore così neorealista da sembrare apparentemente fuori luogo, con uno stile apparentemente povero dal punto di vista tecnico, dotato di una semplice nella struttura visiva e allo stesso tempo così 'arioso' nelle sue ambientazioni all'aperto. Pasolini entrò nel cinema con un linguaggio visivo così lontano dallo stile dei registi che conquistarono il pubblico con la commedia all'italiana, dove si analizzavano e soprattutto si sbeffeggiavano (Mario Monicelli in prima fila) gli usi e costumi dell'Italia che fu.
Mamma Roma è figlio di questa anomalia borghese, che trova il suo hummus nel sottoproletariato, dove la prostituta Mamma Roma (Anna Magnani) cerca di fuggire disperatamente da una vita fatta di stenti e sofferenze per trovare la libertà e una vita migliore per sé e per suo figlio Ettore.
Mamma Roma appare fin da subito sguaiata, sboccata, volgare, così lontano dalle finezze e dall'eleganza di una donna dei 'salotti buoni', ma allo stesso tempo così viva, solare e soprattutto capace di sacrificare sé stessa per il suo unico figlio - divenendo lo spartiacque tra la vecchia Italia dopo guerra e la nuova Italia votata alla crescita del benessere.
Ettore però sembra portare in sé il germe malato di una Italia nata 'storta', stortura che oggi si è rivelata ancora più crudele, tale da far risuonare come false quelle promesse dove tutto sarebbe stato facile nella vita e tutto sarebbe stato bello negli anni a venire per le nuove generazioni.
Mamma Roma dice a suo figlio - e a noi - che ancora tutta la cattiveria del mondo non l'abbiamo conosciuta. Ettore è incurante di queste parole così profetiche, e continua la sua esistenza cieca, apatica. Non ama lavorare la terra, non ama lavorare per niente. A malapena sa leggere e scrivere e non frequenta certo personaggi da salotti altolocati, in una Roma che sta cambiando pelle come un serpente, dove le lande ancora rigogliose sono contaminate dai blocchi di cemento delle case, sintomo di una urbanizzazione che porterà a cambiare radicalmente il paesaggio capitolino.
Mamma Roma non ha studiato, ma ha imparato che la vita è 'brutta e cattiva', impregnata del tessuto delle borgate e del sottoproletariato, fatta solo di sacrifici e schiaffi in faccia. E il miracolo italiano doveva servire a quello, a stravolgere in meglio le vite di queste anime 'burine', fuggendo dalla bruttura per conformarsi con la 'bellezza' del ceto borghese, per poter fare finalmente una vita da 'cristiani'.
Il passato però torna prepotentemente nella vita di Mamma Roma, ed ecco che si ritrova a fare 'la vita', in un nucleo disagiato, ma allo stesso tempo pieno vitale, così libero nella sua disperazione e dissolutezza, totalmente opposto alla placidità e alla compostezza che incontra in chiesa, guardando da lontano l'eleganza così formale e fredda della gente 'bene'.
Mamma Roma non demorde, riesce ad avere la sua attività. ma allo stesso tempo riesce a fare poco o niente per suo figlio, così svogliato e fannullone che cerca la via del guadagno facile piuttosto che a rimboccarsi le maniche, decidendo di vendere quel disco con la quale danzava goffamente con sua madre per una ragazza ingenua e (apparentente) innocente come Bruna.
Mamma Roma cerca l'aiuto e la misericordia del prete, che non può fare nulla per suo figlio, in tempi in cui la misericordia di Dio è vana, in tempi i cui i cambiamenti ci sono, e se non ti adegui finisci per essere schiacciato come un verme da una capitale ricca di opportunità, ma capace anche di essere così spietata.
Mamma Roma ed Ettore sono due facce speculari dell'Italia: lei è l'Italia di un tempo, dove si viveva a fatica quasi la fame, ma almeno si viveva onestamente. Ettore invece rappresenta il passaggio tra il vecchio e il nuovo, con il cambiamento di un paese che pur di stare bene accetta anche compromessi poco edificanti pur di arrivare all'agognato riscatto sociale.
Gli sforzi di Mamma Roma non vengono ripagati da Ettore, che mostra la sua indifferenza e scarso affetto per sua madre, così estraneo nel mondo in cui la madre l'ha catapultato quasi senza accorgersene, finendo per pagarne le conseguenze.
Sul niente non si può costruire niente e non c'è futuro. E Mamma Roma lo sa bene, spalancando la finestra per guardare una Roma che è cambiata, una Roma che ti può accogliere a braccia aperte, ma anche capace di prenderti a schiaffi, lasciandoci attoniti, come lo straordinario sguardo finale che ci offre una splendida e meravigliosa Anna Magnani, così bella con i suoi capelli per aria e le occhiaie, ma dotata di una bellezza pura e ineguagliabile.
Voto: 9,5
Hanno partecipato al Pier Paolo Pasolini Day
Che dire... purtroppo non ho visto il film e ho poco da argomentare. Ma questo tuo bel pezzo mi "prepara" bene alla visione. Grazie per aver organizzato questo day, direi che era doveroso :)
RispondiEliminaGrazie, troppo buono come sempre! Ti auguro una buona visione, non ne rimarrai deluso! ;)
EliminaUno dei miei film preferiti e sinceramente avrei voluto parlarne io :P Non ho molto da aggiungere se non che per Pasolini il sotto proletariato era la classe che proprio grazie al suo "essere fuori" dalle dinamiche borghesi così finte e artificiali poteva richiamare quella sacralità della vita intesa come una vita allo stato brado, in cui gli istinti (giusti o sbagliati) hanno valore. Ed è proprio il tentativo del personaggio Mamma Roma di liberarsi di questa condizione (cosa che non può fare) a creare il dramma di suo figlio. Ma alla fine ce lo dice Pasolini stesso: "è acqua che passa".
RispondiEliminaTu sei un estimatore di Pasolini, e si vede, le tue analisi sono ottime a dir poco! Pensa, il mio preferito invece è Teorema, ma volevo finalmente vedere questa perla di film e ne ho approfittato con questo Day a hoc! .:)
EliminaGrande scelta, e grande Pasolini.
RispondiEliminaQuesto Day è stato un'ottima idea davvero.
Brava Ale.
Grazie! E che non avevamo mai fatto day made in Italy, ci voleva proprio! Altro giro altra corsa con Monicelli, see you later! ;-)
EliminaMi è stato molto utile questo post, da neofita quale sono, grazie!
RispondiEliminaGrazie a te per aver apprezzato! Comunque non è scioccante come Salò, vai sul sicuro!
EliminaSono un privato serio ed onesto che può aiutate voi avete bisogno
RispondiEliminaquanto di precisamente: muscolinoprestatore@yahoo.it
Sono un privato serio ed onesto che può aiutate voi avete bisogno
RispondiEliminaquanto di precisamente: muscolinoprestatore@yahoo.it