martedì 23 agosto 2022

Notte Horror 2022: The Addiction

Director's cult is (not) dead! Log live to Director's cult! Il mio blog è in fase silente, ma non rinuncia mai alla notte Horror con la gang di cineblogger! Per festeggiare il ritorno del chittesenc*la blog più sfigato della blogosfera, ho scelto un cult movie di Abel Ferrara, The Addiction.

- Attenzione! Spoiler ai fini della recensione -



Titolo: The Addiction
Id. USA, 1994
Cast: Lily Taylor, Christopher Walker, Annabella Sciorra, Edie Falco
Sceneggiatura: Abel Ferrara
Regia: Abel Ferrara
Durata: 85'










Può il male essere insito nell'uomo? Come è possibile che l'uomo possa creare opere filosofiche magnifiche come Aut Aut di Soren Kierkegaard e si possa macchiare di feroci crimini come il genocidio di massa?
Se lo chiede la dottoranda in filosofia Kathleen (Lily Taylor), mentre guarda attonita e affascinata la lezione sui crimini contro l'umanità a lezione e si chiede come l'uomo possa far del male.
Kathleen è una ragazza schiva e tranquilla, concentrata sul suo dottorato, ergo votata al bene.
Finché una sera, al rientro dall'università, viene aggredita da Casanova (Annabella Sciorra), una donna tanto affascinante quanto pericolosa che si scopre essere un vampiro. E la vita di Kathleen cambierà per sempre. Entrando nei meandri del male.

Il libero arbitrio è una concessione donatoci da Dio per darci la libertà di scelta e azione, nel pieno della nostra consapevolezza. Puoi votare la tua vita e fare solo del bene, così come puoi fare solo del male, pagandone però un prezzo. Inferno nel mondo del Signore, giustizia applicata nel cosiddetto mondo laico.

La sottile linea tra il bene e il male però viene meno quando Kathleen diventa addicted di sangue a causa della sua nuova natura vampiresca.

Secondo Aut Aut di Kierkegaard, la vita è o questo o quello, e la scelta non è facile, non è logica, non è necessaria. È possibile non avere la forza nemmeno di scegliere.

E Kathleen non ha potuto scegliere, e di conseguenza utilizza in maniera poco ortodossa la propria liberta' di scelta per soddisfare la propria sete di sangue senza però inzialmente nuocere, cercando di non uccidere. E lo fa con un prelievo di sangue a un senzatetto, iniettandosi il sangue come un tossicodipendente fa'con la sua dose.
Come ogni "tossico", però oltrepassa la linea, decidendo liberamente e arbitrariamente di nuocere al prossimo, attaccando le sue vittime per poter soddisfare i propri bisogni ormai fisiologici.

La timida studentessa di filosofia lascia il posto a una donna sicura di se', sensuale ed enigmatica, iniziando però l'escalation di violenza. A cominciare dal suo insegnante, nonche' amante, che seduce, deruba e quasi dissangua. Cosi' come la sua migliore amica e compagna di studi (Edie Falco) e una studentessa di antropologia.
La ragazza, spaventata, le chiede di fermarsi. E Kathleen per un istante lo fa', per poi decidere di attaccarla. Dio le ha dato la facolta' di decidere. Casanova le ha dato la nuova vita da vampiro, e e lei ha scelto la sua dipendenza, la, sua addiction, a discapito di una povera innocente.

Può però la natura di un vampiro calmarsi, e cercare di nuocere il meno possibile? Secondo il vampiro Peina (Christopher Walken) si', si puo', recuperando in un certo senso la propria umanita'.
Anche se teoricamente avrebbe tutto il diritto di fare del male assecondando la propria natura.
Perché se l'essere umano può, anzi deve agire in nome del libero arbitrio ed esercitare il bene affinché non nuocia al prossimo, un vampiro non ha la possibilità di scegliere una volta che è nato come "vittima di sangue" egli stesso, per volontà di un altro vampiro che agisce secondo la propria natura, vittima a sua volta. Come in un circolo vizioso. O una punizione dantesca.

Come due facce della stessa medaglia, Peina e Casanova sono il bene e il male. Peina ha deciso di aggrapparsi al barlume di umanità rimastagli (perché un vampiro è pur sempre un essere in carne ed ossa), mentre Casanova agisce in nome del male per poter assecondare la sua sete di sangue e di conseguenza la propria sopravvivenza.

Kathleen può ancora scegliere e lei decide, non senza combattere contro la propria dipendenza, di oltrepassare il confine del bene con una festa di laurea trasformata in un'orgia vampiresca, andando in un' overdose di sangue.

E come un tossicodipendente che si salva per miracolo e decide di disintossicarsi, Kathleen cerca la redenzione, cercando di farsi uccidere dal sole. Ma Casanova la ferma, perché Kathleen non può combattere il proprio essere (malvagio). Così cerca il conforto nella sacra comunione, cercando di redimere la sua anima ormai dannata, al cospetto di Dio.

The Addiction è una meravigliosa parabola filosofica del bene versus il male, mescolando cristianità e filosofia.

Il concetto di libero arbitrio translato in un film per vampiri. Come e' possibile? E' possibile quando si tratta di Abel Ferrara.

Voto: 8




Hanno partecipato alla notte horror: