sabato 30 marzo 2013

LA RUBRICA DEGLI ADDII: Addio a Enzo Jannacci



Il cantante, medico (si laureò in medicina ed esercitò la professione di medico per alcuni anni prima di intraprendere la strada dello spettacolo), teatrante e attore Enzo Jannacci è morto ieri all'età di 77 anni. Da anni lottava contro un tumore. 

Famoso per aver cantato canzoni come Vengo anche io e Una fetta di limone in coppia con Giorgio Gaber, debuttò al cinema in La vita agra (1964) di Carlo Lizzani, dove canta la canzone L'ombrello di mio fratello
Viene diretto da Mario Monicelli nell'episodio Il frigorifero, che fa parte della pellicola Le coppie (1970) e L'udienza (1971) di Marco Ferreri. Nel 1982 Ettore Scola lo dirige in Il mondo nuovo, mentre l'ultima apparizione per il grande schermo è nel 2010, ne La bellezza del somaro di Sergio Castellitto, nel ruolo dell'anziano fidanzato della figlia adolescente del protagonista interpretato da Castellitto stesso. 
Canta la canzone Quelli che che apre Pasqualino settebellezze (1975) di Lina Wertmuller di cui cura la colonna sonora, come anche per Strumptruppen (1976), Gran bollito (1977) di Mauro Bolognini,  Saxofone (1979) di Renato Pozzetto e Piccoli equivoci (1989) di Ricky Tognazzi. 
Cantante dalla parte dei più deboli e della sua amata Milano, protagonisti gli emarginati, era il padre del Rock'n'roll all'italiana insieme a Celentano e Giorgio Gaber. 
Milano ha perso il suo portavoce. 

mercoledì 27 marzo 2013

NEWS:I 50 anni di Quentin Tarantino





Quentin Tarantino ha girato la boa dei 50 anni. Il geniaccio di Knoxville metterà la testa a posto e girerà commedie sofisticate? Ma nemmeno per sogno! I geni non hanno età, quella di Quentin è solo un numero sulla carta di identità, per il cinema è un eterno ragazzo e tale vuole rimanere. 
Cresciuto a pane e videocassette, debutta con Le iene nel 1992 ed è subito cult. Hollywood non si fa attendere ed è subito Oscar per la miglior sceneggiatura con Pulp Fiction, storia di gangster, pupe, rapinatori da strapazzo espacciatori di mezza tacca. 
Il film suscita ammirazione, è una goduria per gli occhi e per la mente, con i suoi salti temporali, il sense of humors, i "trielli" riprendendo la tecnica del mexican standoff (un confronto finale a tre per intenderci) e un gusto per la musica impeccabile, ma le polemiche sulla brutalità di alcune scene non si fanno attendere, ma Quentin fa spallucce e semplicemente afferma che con la violenza si diverte. 
Semplicemente la rende così caricaturale da svuotarla di contenuto, suscitando stupore e ilarità nello spettatore. E lo spettatore si diverte, eccome. Come non ridere di fronte al sangue zampillante dalle braccia degli 88 folli, appena tagliate a suon di katana dalla terribile e vendicativa sposa? 
Tarantino prende i generi, li ama, li mixa, li rielabora e li fa suoi: dalla Blaxploitation in Jackie Brown (1997) con la rediviva Pam Grier, al cinema  di kung -fu di Bruce Lee con Kill Bill vol. 1, prima parte della vendetta di Beatrix ex membro delle DIVAS (e qui Tarantino sembra riprendere il pilot del telefilm girato da Mia Wallace, interpretato sempre da Uma Thurman in Pulp Fiction). 
Tarantino finisce per autocitarsi in un tripudio di citazioni in Grindhouse - Death Proof, omaggiando gli stuntmen i rocamboleschi road movie degli anni '70 (Da Wanishing Point a Zozza Mary, Pazzo Gary), per poi rileggere la storia omaggiando il cinema italiano da lui adorato, con Inglorious Basterds (quasi un remake di Quel maledetto treno blindato di Castellari), fino a una dichiarazione d'amore per i western di Sergio Leone e gli spaghetti Western  di Sergio Corbucci con l'ultima fatica, Django Unchaneid, dove vede a modo suo (e di chi altrimenti?) la schiavitù degli afroamericani. Ed è ancora Oscar per la migliore sceneggiatura originale. 
Al motto di "alzati e recita" ha resuscitato attori come John Travolta (Pulp Fiction), Keith Carradine (Kill Bill 1 e 2) e Kurt Russell (Death Proof), ha "regalato" due Oscar a Christoph Waltz (per Inglorious Baterds e Django Unchaned), regalato ruoli di culto a Uma Thurman (Pulp Fiction e Kill Bill), e in più, da buon feticista qual è, ha coccolato sul grande schermo i piedi dei suoi personaggi, da Mia Wallace a Jungle Julia da Melanie a Bridget Vonn Hammersmark, arrivando pure a rendere erotica Cenerentola nella famosa scena della scarpetta incriminante in  Inglorious Basterds, in cui Landa smaschera facendole indossare la scarpetta-del-luogo-della-strage all'attrice/spia interpretata da Diane Kruger. 
Se il sogno di vedere riuniti i Vega Brothers ormai è rimasto nel cassetto, non ci resta che aspettare la sua ultima fatica, pronto a deliziare i suoi innumerevoli fan con una nuova avventura made Band àpart. La sua casa di produzione, il cui nome riprende l'omonimo film di Jean-Luc Godard, dimostrando di conoscere la storia del cinema più di un docente universitario.
Buon compleanno Quentin!

lunedì 25 marzo 2013

MUSIC REVIEW: Your Body - Christina Aguilera





Titolo:
Your Body
Cantante: Christina Aguilera
Regia: Melina Matsoukas
Durata: 4'41''




La televisione può avere degli effetti collaterali e influenzare il comportamento delle persone. è quello che accade a una procace bionda (Christina Aguilera), che passa la giornata sul lettino solare, in compagnia delle amiche, a guardare programmi di santoni e cartoni animati. 
E proprio i cartoon con la loro "violenza divertente" la ipnotizza, al punto da attuare quello che vede. 
Sembra una tipica casalinga perfetta, con un look da pin up anni Cinquanta, con i capelli raccolti da una fascia colorata, la manicure appena fatta, passando la giornata a leggere riviste e mangiando coloratissimi cereali. Ma quando esce di casa, diventa una mangiatrice di uomini che li seduce con le sue curve morbide e pericolose allo stesso tempo per poi ucciderli. 
Se in genere è pericoloso fare l'autostop perché non si sa mai chi puoi incontrare, in questo caso, è pericoloso offrire un passaggio, soprattutto se è una bella bionda apparentemente angelica. Come una mantide religiosa, lo seduce per poi rendere incandescente il rapporto, facendolo saltare in aria, in un'esplosione rosa, come una nuvola di zucchero filato. 
Arrivata in un bar, adocchia la seconda vittima, lo seduce al biliardo e lo porta in bagno, e una volta chiusi nella toilette, lei lo bacia, gli toglie la maglietta e gli taglia la gola, facendo schizzare il suo sangue blu sulla parete (che abbia ucciso un principe a sua insaputa?). 
Con un pick-up rosa indossando una parrucca in tinta, continua il viaggio on the road , scegliendo questa volta il commesso di un mini-market, lo circuisce e si fa portare in un motel, promettendogli una notte da fargli girare la testa. La testa invece gli salta con una mazza da baseball, liberando in aria migliaia di coriandoli  colorati.
A casa, la casalinga fa zapping compiaciuta alla tv mangiando i suoi cereali, mentre trasmettono un vecchio programma con Lucille Ball, intenta a sparare a qualcuno.
Christina Aguilera è tornata. Più cattiva che mai. 
Nel nuovo video Your Body diretto da Melina Matsoukas, si dimostra fiera del suo corpo burroso, straripando con tutta la sua vitalità e sensualità in vestiti sgargianti da sembrare la protagonista di un film di John Water, il re del trash. 
Christina diventa una perfida bambola assassina, vendicandosi in questo modo delle critiche dovute alla trasformazione del suo corpo. Christina lo esibisce, lo trasforma in un oggetto di seduzione e si toglie anche un sassolino dalla scarpa mandando letteralmente a quel paese i paparazzi che l'hanno perseguitata da anni e continuano a farlo. Nella scena dell'esplosione, lei esibisce una maglietta con scritto "Fuck the paparazzi". Più eloquente di così.
Si autocita omaggiando il suo look di Stripped nella scena del bar, Christina sembra voler cambiare pagina tagliando di netto con il passato, emergendo dalle ceneri dei suoi successi e dai suoi (recenti) fallimenti.
Christina Aguilera si diverte a fare la femme fatale, così come si diverte a giocare e sbeffeggiare l'americana  della media borghesia, tutta dedita a sé stessa nel suo piccolo mondo fatto di gossip e tv.
Strizzando l'occhio a Natural Born Killers di Oliver Stone, ma facendolo in modo più divertito (e  divertente, la regista Matsoukas dirige un piccolo road movie con una violenza edulcorata, (infatti il videoclip apre con  la scritta "nessun uomo è stato maltrattato durante le riprese") come se appunto la cantante fosse in un cartone animato. La violenza insita del video viene stemperata con colori pop come il rosa, l'azzurro, coriandoli e vernice, Christina Aguilera è una perfida Crudelia. 
Paparazzi siete avvertiti, non fatela arrabbiare, potrebbe farvi molto male. Molto.



domenica 24 marzo 2013

FILMOGRAFIA: Jessica Chastain






NOME: Jessica Chastain
ALL'ANAGRAFE: Jessica N. Howard
DATA DI NASCITA: 29/03/1981
LUOGO DI NASCITA: California, Stati Uniti
PROFESSIONE: Attrice







 ATTRICE:
  
(2013) La madre - Annabel
(2012) Tar - Mrs. Williams
(2012) Zero Dark Thirty -  Maya
(2012) Lawless - Maggie
(2012) Madagascar 3: Ricercati in Europa - Gia (voce)
(2012) To the Wonder -  (ruolo cancellato al montaggio)
(2011) Le paludi della morte - Pam Stall
(2011) Wilde Salome - Salome
(2011) The Help - Celia Foote
(2011) The Tree of Life - Mrs. O'Brien
(2011) Coriolanus - Virgilia
(2011) Take Shelter - Samantha
(2010) Il Debito - Young Rachel
(2010) Agatha Christie's Poirot (Episodio Tv: "Murder on the Orient Express") - Mary Debenham
(2010) The Westerner - Daniel's Mother
(2009) Stolen Lives - Sally Ann
(2008) Jolene - Jolene
(2007) Journeyman (Episodio Tv: "Friendly Skies") - Tanna Bloom
(2006) Blackbeard (Film Tv) - Charlotte Ormand
(2006) The Evidence (Episodio Tv: "Pilot") - Laura Green
(2006) Close to home - Giustizia ad ogni costo (Episodio Tv: "The Rapist Next Door") - Casey Wirth
(2005-2006) Law & Order: Trial by Jury (Episodi Tv: "41 Shots", "Vigilante", "Boys Will Be Boys", "Eros in the Upper Eighties") - Assistente Procuratore Distrettuale
(2005) Dark Shadows (Film Tv) - Carolyn Stoddard
(2004) Veronica Mars (Episodio Tv: "The Girl Next Door") - Sarah Williams
(2004) E.R. - medici in prima linea (Episodio Tv: "Forgive and Forget") - Dahlia Taslitz

sabato 23 marzo 2013

LA RUBRICA DEGLI ADDII: Addio a Harry Reems


L' attore Harry Reems, partner di Linda Lovelace in Gola profonda, è morto all'età di 65 anni per le complicazioni causate da un tumore al pancreas. Herbert Streicher, questo il suo vero nome, entrò nel mito del cinema pornografico grazie alla pellicola diretta da Gerard Damiano nel 1973. 
Il film suscitò all'epoca uno scandalo tale da arrestarlo nel 1974 e processato per diffusione di materiale osceno negli USA. Fortunatamente per lui, si mobilitarono a suo favore attori del calibro di Warren Beatty, Shirley Mc Lane e Richard Dreyfuss; e leggenda narra che anche Jacqueline Kennedy in Onassis vide la scandalosa pellicola, ormai divenuto un film di culto della pornografia americana. 
Una volta rilasciato, collaborò nuovamente con Damiano ne Il diavolo e Miss Jones, lasciando l'industria del porno nel 1989, per dedicarsi alla carriera di agente immobiliare. 


giovedì 21 marzo 2013

LE USCITE DELLA SETTIMANA




Tra i titoli più interessanti del mese vi è un gradito ritorno: questa settimana esce il nuovo film di Pedro Almodovar con Gli amanti passeggeri.
Il volo 2549 diretto a Città del Messico subisce un'avaria al carrello, e in attesa di un atterraggio di emergenza a gestire la situazione ci pensano due assistenti di volo e il responsabile di cabina con il vizio della tequila e il sesso sfrenato in alta quota, il capitano bisessuale che flirta con il co-pilota indeciso se fare outing o no. Questa squinternata banda ha come passeggeri una coppia di sposi drogata, un serial killer e un finanziere ricercato, un playboy incallito e una vergine. Per non pensare a una possibile morte imminente, si lasciano andare ai piaceri del sesso e del piacere. Che dire, ce n'è per tutti i gusti, impossibile non accontentare nessuno!!! 
Se volete un film più tranquillo, c'è il film di animazione The Croods, la prima famiglia preistorica del mondo. La famigliola si ritrova con la caverna che li protegge viene distrutta, ma i Croods non si perdono d'animo e vanno alla scoperta del mondo, facendo un'esperienza che li cambierà per sempre.
Toni thriller e sovrannaturali con La madre, che vede protagonista la bravissima Jessica Chastain.
Violet e Lily vengono portate via dal proprio padre, che in preda a un raptus di follia, ha appena ucciso due colleghi e la madre delle bambine. L'auto sbanda e  finiscono in un bosco, con l'intenzione di uccidere anche le due figliolette, ma un'entità sovrannaturale lo assale salvandole. Cinque anni dopo Violet e Lily vengono ritrovate in uno stato animalesco, e l'unico contatto che hanno avuto è una madre immaginaria, ma forse questa figura è reale...
Commedia italiana che vede protagonista Claudio Bisio in Benvenuto presidente Di Riccardo Milani. Bisio veste i panni di Beppe Garibaldi, uomo semplice ma dal nome impegnativo, che improvvisamente si ritrova a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica italiana. Strappato dalla sua vita di bibliotecario precario, si ritrova ad assolvere la più alta carica dello Stato, mal sopportando il rigido protocollo...
La primavera porta bene, che settimana ricca di film, pronti ad accontentare proprio tutti!!!

lunedì 18 marzo 2013

SPOT REVIEW: Guerlain-Le petit robe noir





Titolo: Guerlain-Le petite robe noir.
Regia: Kuntzel&Deygas
Colonna sonora: This Boots Are Made for Walking-Nancy Sinatra.
Durata: 47 secondi.



Il tubino è l'icona di classe, grazia ed eleganza. 
A Parigi "le petit robe noire" è ancora il must have del guardaroba perfetto, e non è solo un semplice pezzo di stoffa, ma ha vita propria! 
Proprio come nell'universo di Guerlain immaginato dalla coppia di artisti Kuntzel&Deygas, che hanno curato lo spot Le petite rob noire, per il profumo griffato Guerlain.
Il duo visual artist immagina e reinventa il classico vestito nero partendo dalla sua creazione "indossato" da un manichino, per poi trasformarlo d'incanto in una fanciulla che piroetta con leggiadria alla scoperta di Parigi, la romantica città della moda per eccellenza. 
La donna  Guerlain è fresca, vitale, sicura di sé e con una grazia innata, ama apparire, peccando di un pizzico di vanità si  lascia abbagliare e ammaliare dai flash dei fotorgrafi; per poi correre nelle "braccia" della città, con la Tour Eiffel che splende in tutta la sua bellezza, preziosa come un diamante lucente.
La mademoiselle immaginata da Guerlain è versatile, capace di adattarsi a ogni occasione, sia in una giornata al parco a leggere un giornale, sia in una serata mondana, pronta a travolgere e conquistare con la sua dirompente vitalità l'uomo dei suoi sogni, e il piccolo vestito nero è proprio così, poliedrico e impeccabile, sempre in qualsiasi occasione.
Il video pubblicitario firmato Kuntzel&Deygas va contro corrente e non sceglie l'attrice glamour del momento, ma punta sull'animazione traducendo la fragranza francese in immagini, con una silhouette misteriosa, capace di incarnare qualsiasi donna del mondo, e soprattutto per esaltare l'icona della moda incarnato dall'intamontabile "petite robe noire". 
Il ritmo incalzante è sottolineato dalla hit This Boots Are Made For Walking di Nancy Sinatra, che da un'aria  frizzante, sbarazzina ed esuberante. Come Parigi, come le donne moderne, come il classico tubino nero, mito di ogni fashion addicted senza tempo e sempre fashion.




domenica 17 marzo 2013

SOUNDTRACK: 30 anni in un secondo







La colonna sonora del film 30 anni in un secondo del 2004 interpretato da Jennifer Garner (la serie TV Alias, Elektra) è un tripudio di canzoni anni Ottanta. 
Si parte alla carica con le The Go-Go's con Head Over Heels, canzone rock pop (mooolto pop) orecchiabile e grintosa che apre il film, facendoci immergere subito nei favolosi 80's, incipit della pellicola. 
La colonna sonora presenta tante hits famose che ai nati degli anni Settanta e Ottanta fa già venire la nostalgia di quell'epoca così luccicante e sfacciatamente kitch (almeno dal punto di vista musicale). 
Si prosegue con l'effetto vintage con la romantica rock ballad Jessie's Girl di Rick Springfield. New waves per intenditori con il vulcanico gruppo Talking Heads e la loro elettronica ed elettrizzante Burning Down the House
Si ritorna al pop caramelloso tipico degli 80's (e tipico di questa commedia altrettanto zuccherosa) con Mad About you di  Belinda Carlisle, per arrivare alla scoppiettante I Wanna Dance With Somebody della compianta Whitney Huston. Si ritorna un attimo al Ventunesimo secolo con il gruppo Lillix e la cover What I Like About You dei The Romantics, versione un po' più rockeggiante e giovanile dell'originale, ma che si discosta poco dal capostipite risultado un po' inutile.
Si cambia totalmente genere e si fa un tuffo nel withe Hip-Hop di matrice tamarra con Ice Ice Baby, del biondissimo e (all'epoca) sexy Ice Cube, non a caso utilizzata nella scena più "hot" del film (il rendez-vouz tra Jenna e il suo boyfriend...). 
Non poteva mancare The Queen of Pop, ovvero Madonna, con la sua romanticosa Crazy For You, presa in prestito da un film degli anni Ottanta (Crazy for You) con Linda Fiorentino e Matthew Modine. Più anni vintage di così, che volete?
Si rientra nei binari del buon gusto con la ballad romantica di Billy Joel, Vienna,  intimista e dal sapore squisitamente europeo (e non solo per il titolo della canzone).
Si viaggia verso gli anni Novanta con l'ex arrabbiata Liz Phair con Why Can't I?, canzone pop rock che fa dimenticare le canzoni più taglienti dell'autrice di Exile in Guyville, ma è pur sempre una canzone orecchiabile.
Cambio di registro e si approda al genere sinth pop tanto caro in quegli anni con la ormai cult one hit wonder Tainted Love dei Soft Cell. 
Se Lix Phair si è data una calmata ad arrabbiarsi ci pensa Pat Benatar con la passionale Love is a Batterfield. Miss Benatar ha dato prova di se come hard rocker, ma si tratta pur sempre di una commedia adolescenziale romantica, e la scelta è caduta su una delle hit più pop della cantante. 
La sountrack si conclude con Will I Ever Make it Home di Ingram Hill con una rassicurante canzone rock con venature pop, tema dominante della colonna sonora.

Tracklist:

1. Head Over Heels - The Go Go's
2. Jessie's Girl - Rick Springfield 
3. Burning Down the House - Talking Heads 
4. Mad About You - Belinda Carlisle 
5. I Wanna Dance With Somebody - Whitney Houston 
6. What I Like About You - Lillix 
7. Ice Ice Baby - Vanilla Ice 
8. Crazy For You - Madonna 
9. Vienna - Billy Joel 
10. Why Can't I? - Liz Phair 
11. Tainted Love - Soft Cell 
12. Love Is A Battlefield - Pat Benatar 
13. Will I Ever Make It Home - Ingram Hill 



venerdì 15 marzo 2013

NEWS: Tanti auguri David Cronenberg!




Il regista canadese David Cronenberg ha compiuto oggi 70 anni. Il regista visionario de Il pasto nudo, Inseparabili, La mosca e Spider ha lasciato il segno nel mondo del cinema con la sua visionarietà, scavando in ogni film il lato oscuro dell'essere umano.
In film come Inseparabili (1989) che si avvale della "doppia" interpretazione di Jeremy Irons, il regista canadese si inoltra nella morbosità del rapporto tra due gemelli ginecologi, studiando la donna come un essere alieno. 
La mutazione del corpo contaminato in La mosca (1986) o come il fascino della carne martoriata dagli incidenti stradali in Crash (1996), sono uno dei tanti aspetti del suo magnifico cinema. Altra tematica che lo affascina è la follia, espressa nelle allucinazioni di Ralph Fiennes in Spider e nel più recente A Dangerous Method (2011), arrivando a studiare come un antropologo la violenza e le sue conseguenze in A History of Violence (2005). 
Il cinema di Cronenberg non cerca lo scandalo, ma è una profonda analisi di come l'essere umano possa cambiare nei rapporti interpersonali, nella mente e nel corpo. 
Tanti auguri maestro e un augurio per altrettanti film. 

martedì 12 marzo 2013

FILMOGRAFIA: Rachel Weisz






NOME: Rachel Weisz
DATA DI NASCITA: 07/03/1970
LUOGO DI NASCITA: Londra, Inghilterra
PROFESSIONE: Attrice





(2013) Il grande e potente Oz - Evanora
(2012) 360 - Rose Dalv
(2012) The Bourne Legacy -  
(2012) To the Wonder - Dinah
(2011) The Deep Blue Sea - Hester Collyer
(2011) Page Eight - Nancy Pierpan
(2011) Dream House - Libby Atenton
(2009) Amabili resti - Abigail Salmon
(2009) Agora - Hypatia
(2008) Certamente, forse - Summer Hartley
(2007) Fred Claus - Un fratello sotto l'albero -  
(2007) Un bacio romantico -  
(2006) L'albero della vita - Izzie
(2005) The Constant Gardener - La cospirazione - Tessa Quayle
(2005) Constantine - Angela Dodson
(2004) L'invidia del mio migliore amico - Debbie Dingman
(2003) La giuria - Marlee
(2003) Confidence - Lily
(2003) The shape of things - Evelyn
(2002) About a boy - Un ragazzo - Rachel
(2001) La mummia: il ritorno - Evelyn Carnahan-O'Connell
(2001) Il nemico alle porte - Tania Chernova
(2000) This is not an exit: the fictional world of Bret Easton Ellis - Lauren Hynde
(2000) Beautiful creatures - Petula
(1999) Sunshine - Greta
(1999) La mummia - Evelyn Carnahan
(1998) My summer with Des (Film TV) - Rosie
(1998) I want you - Helen(1998) The land girls - Le ragazze di campagna - Ag
(1997) Bent - Prostituta
(1997) Vivere fino in fondo - Marty Pilcher
(1997) Lo straniero che venne dal mare - Amy Foster
(1996) Reazione a catena - Dr. Lily Sinclair
(1996) Io ballo da sola - Miranda
(1995) Death machine
(1994) Seventeen (Cortometraggio)
(1994) White goods (Film tv) - Elaine
(1993) Scarlet & Black (Mini serie TV)
(1993) Dirtysomething (Film tv)


venerdì 8 marzo 2013

MONOGRAFIA: Jennifer Lawrence




Così giovane e già dimostra di essere un'attrice di grande esperienza: fresca di Oscar a soli 22 anni, Jennifer Lawrence entra dalla porta principale nell'olimpo di Hollywood.
Nata a Lousville nel Kentucky il 15 agosto del 1990, diventa modella per caso giovanissima,notata da un fotografo mentre si trovava in vacanza a New York con i suoi genitori.
Prima di intraprendere la carriera cinematografica, appare in alcuni episodi dei telefilm Detective Monk (2006), Cold Case (2007) e Medium (2008). 
Il 2008 è il suo anno fortunato, debuttando al fianco di Charlize Theron e Kim Basinger in The Burnning Plan (2008). La critica cinematografica si accorge del suo talento e la Mostra del cinema di Venezia le assegna il premio Marcello Mastroianni.
Dopo il trhiller Devil You Know (2009), interpreta il ruolo di una ragazza alla disperata ricerca del padre per tentare di salvare la casa di famiglia a rischio di espropriazione, in  Un gelido inverno (The Winter's Bone 2010) e si aggiudica appena maggiorenne la sua prima nomination agli Oscar. 
Successivamente interpreta un ruolo meno sofferto in Mr. Beaver, e si cimenta nel fantasy con il ruolo di Mystica da giovane in X-Men - Gli inizi (2011), ma la popolarità a livello planetario arriva con The Hunger Games, saga adolescenziale dove è protagonista di una sorta di reality show dove chi vince sopravvive. 
Lawrence si dimostra di essere un'attrice versatile, capace di spaziare dal dramma, al genere fantastico alla commedia, ed è grazie a una commedia Il lato positivo-Silver Linings Playbooks (2013) diretto da David O'Russell, dove interpreta una giovane vedova dalla psicologia instabile, che Hollywood la incorona miglior attrice protagonista dell'anno con l'Academy Awards.
Poco a suo agio in vestiti sontuosi (che le ha costato un "incidente" alla cerimonia degli Oscar), per sua stessa ammissione ammette che il suo talento nella recitazione lo deve alla sua incredibile capacità di raccontare piccole bugie sin da piccola. Pinocchio o meno, Jennifer Lawrence si è dimostrata di essere un'attrice versatile e talentuosa, con un radioso futuro cinematografico davanti a sé.

giovedì 7 marzo 2013

LE USCITE DELLA SETTIMANA




Doppietta strepitosa per James Franco, che approda nelle sale italiane con ben due film: Il grande e potente OZ e Spring brakers-una vacanza da sballo.
Il primo è diretto da Sam Raimi (La casa, Spiderman) e non si tratta di un remake del mago di Oz, ma si concentra su come il mago cialtrone Oscar Diggs finisca nell'incantato mondo di Oz dove viene scambiato per un vero mago arrivato ma tre streghe, Evanora, Theodora e Glinda, non pensano che sia il potente Oz. Oscar Diggs verrà catapultato in un'avventura dove scoprirà i valori della bontà e della solidarietà.
Si cambia registro con Spring breakers-una vacanza da sballo, regia di Harmory Korine, invece racconta le vacanze di primavera senza regole di tre studentesse universitarie. 
Tre ragazze (Vanessa Hudgens, Ashley Benson e Selena Gomez) vorrebbero andare in vacanza in Florida, e per trovare i soldi necessari, pensano di fare una rapina in un fast food, ma la loro avventura criminale ha vita breve e finiscono per essere arrestate. Finite in carcere incontrano un trafficante d'armi, Alien (James Franco), che si offre loro di pagare la cauzione, ma in cambio chiederà alle studentesse un particolare favore... 
Si cambia registro con una commedia, Il lato positivo-Silver Linings Playbook, con Robert De Niro, Bradley Cooper e il neo premio Oscar Jennifer Lawrence. Il lato positivo è quello che sta cercando Pat Solitano (Bradley Cooper), insegnante che dopo aver perso il lavoro, la casa e la moglie Nikki che lo lascia, finisce in una clinica psichiatrica per curare il suo disturbo bipolare. 
Una  volta uscito Pat è determinato a conquistare la consorte, ma un giorno s'imbatte in Tiffany (Jennifer Lawrence) vedova con un passato di dipendenza da sesso e farmaci che si offre di aiutarlo a riconquistare Nikki.
La settimana si preannuncia interessante e ce n'è per tutti i gusti, dalla commedia al fantasy, quindi niente scuse e correte al cinema!!!

martedì 5 marzo 2013

RECENSIONE: La collina dei papaveri






Titolo: La collina dei papaveri.
Giappone, 2011
Sceneggiatura: Goro e Hyao Miyazaki.
Durata: 91'






Yokohama 1963. A un anno dalle olimpiadi d Tokyo, due ragazzi, Shun e Umi chiamata Mer, sono due adolescenti di 16 anni che vivono gli anni della ricostruzione post seconda guerra mondiale, nel pieno dell'epoca Showa. 
Shun e Umi si incontrano casualmente, mentre Shun stava manifestando per la salvezza del Quartier Latin, un nucleo culturale dove si discute di materie umanistiche e scientifiche destinato alla demolizione. 
La volontà di cambiamento non include palazzi fatiscenti, è ora di dare il nuovo alla futura classe dirigente del paese, e il Quartier Latin puzza più di obsoleto che profumo di innovazione. 
Shun e i suoi compagni però non accettano il totale rifiuto di ciò che viene etichettato antico e così creano un collettivo per salvare il Quartier Latin e anche Umi viene coinvolta e si lascia coinvolgere. Ben presto l'amicizia si trasformerà in un timido sentimento amoroso, ma un segreto che li lega rischia di separarli...
La collina dei papaveri è l'ultima fatica dello studio Ghibli, ma questa volta a dirigere la pellicola non è il maestro Hayao Miyazaki (qui in veste di co-sceneggiatore), ma suo figlio Goro. 
Alla sua seconda fatica, La collina dei papaveri è una sorta di romanzo di formazione di una generazione, quella degli anni Sessanta, ancora legata all'importanza della storia e del suo impatto sulla società, nonostante vivano il presente con curiosità e voglia di fare. 
Miyazaki opta per una storia lineare, dividendo la trama in due parti: la vita quotidiana di Umi, orfana di padre dedita alla famiglia in assenza della madre, e la passione che mette Shun nel collettivo, cuore pulsante del dissenso contro una società che non prende in considerazione il volere dei giovani nel rispettare le tradizioni. 
E tradizionale è anche lo stile di Goro, decisamente meno visionario  del padre e più conformista così anche nelle tematiche affrontate, ma comunque è riuscito a coniugare la lezione del padre confezionando una storia delicata venata di nostalgia, enfatizzata dall'uso di colori tenui e crepuscolari che si "allontanano" volutamente dalla realtà odierna. Lo stile di Goro sarà anche meno estroso e più vintage del padre, ma conferma allo stesso tempo  di aver assimilato lo spirito e lo stile artistico dello studio Ghibli, dove tecnologia e artigianato (con quell'inconfondibile stile degli anime giapponesi anni Ottanta) si fondono perfettamente.
La collina dei papaveri è un lungometraggio animato per adulti ma anche per i giovani, un messaggio per ricordare ai ragazzi del Ventunesimo secolo che la modernità non è fatta solo di grattacieli interamente dedicati ai Pokemon e ai videogiochi, ma di una generazione di "arrabbiati" che sono consapevoli che senza il vecchio, il nuovo non può esistere, dove l'unione fa la forza e che per ottenere veramente qualcosa bisogna lavorare insieme e duramente. 
Il punto di forza del film è lo sguardo tenero e affettuoso con cui il regista segue i suoi piccoli eroi, soprattutto nel rapporto tra i due ragazzi, facendo risaltare il  loro forte senso del dovere.
Shun si batte per salvaguardare quel piccolo pezzo di passato, ma la forza è soprattutto in Umi, così volenterosa e capace nel sostituirsi al genitore assente, e già così responsabile per la sua giovane età. 
Il punto debole invece è l'iniziazione sentimentale dei due ragazzi, risultando la parte meno riuscita del film, creando una sorta di "soap opera di terza categoria" come afferma Shun in un dialogo. Questa sottotrama incentrata sull'amicizia amorosa tende a offuscare un po' la storia principale, ma nel complesso  La collina dei papaveri è un film di animazione dai toni garbati, uno spaccato storico che ci ricorda la voglia di volere cambiare veramente qualcosa in nome di un futuro migliore. 
A.M.

VOTO: 7