martedì 30 novembre 2010

NEWS: è morto Mario Monicelli.

Il regista Mario Monicelli è morto a Roma all'età di 95 anni. Malato di tumore alla prostata si è buttato dal quarto piano della clinica San Giovanni di Roma dov'era ricoverato dalla settimana scorsa. Non verranno celebrati i funerali. Viene a mancare l'ultimo esponente della cinematografia italiana.

lunedì 29 novembre 2010

NEWS: è morto Leslie Nielsen.



L'attore canadese Leslie Nielsen è morto domenica 28 novembre a Fort Lauderdale, in Florida a causa delle complicanze di una polmonite. Nato a Regina l'11 febbraio del 1926, iniziò la sua carriera con ruoli drammatici come L'avventura del Poseidon, Beau Geste ed ebbe ruoli in serial tv in ruolicome l'avvocato e il medico per via del suo aspetto serio. A dispetto di ogni previsione prestò il suo volto per ruoli comici, diventando famoso verso gli anni Ottanta con due pellicole demenziali entrate ormai nel culto: L'aereo più pazzo del mondo (1980) e Una pallottola spuntata (1988), a cui seguirono due sequel. Scartato da William Wyler per il ruolo di Ben Hur, recitò nella parodia del genere Peplum (i film di Maciste per esempio) con il film di Carlo Vanzina S.P.Q.R. (1994). Divenne la versione in carne ed ossa di Mr. Magoo (1997), celebre personaggio miope dei cartoons americani Il genere comico ormai è suo e recita in Scary Movie 3 (2003) e Scary Movie 4 (2006). Tra i suoi ultimi lavori ci furono Superhero (2008) e il programma televisivo Doctor*ology.

sabato 27 novembre 2010

RECENSIONE: The Social Network.



Titolo: The Social Network
id, USA, 2010
Cast: Jesse Eisemberg, Andrew Garfield, Armie Hamme, Justin Timberlake, Roneey Mara, Max Minghella, Joseph Mazzello.
Sceneggiatura: Aaron Sorkin.
Musiche: Trent Reznor & Atticus Ross.
Produzione:Columbia Pictures.
Regia: David Fincher.
Durata: 125'

Mark Zuckerberg (Jesse Eisemberg) è uno studente della prestigiosa facoltà di Harvard ed è un genio dell'informatica. Brillante nel creare blog e programmi, lo è un po' meno nei rapporti interpersonali. Viene lasciato dalla sua ragazza Erica (Roneey Mara) e in preda ai fiumi della birra, insulta la sua ex via blog e decide di vendicarsi di lei creando un software in grado di prelevare le foto delle studentesse dell’ateneo per decretare la ragazza più bella di Harvard. In una sola notte inventa FaceMash, manda in tilt il server di Harvard, finisce per prendersi una multa, ma ciò desta la curiosità dei gemelli Tyler e Cameron Winkelvoss (entrambi interpretati da Armie Hamme) e del loro socio Dyvia Naredra.
I gemelli Winkelvoss e Naredra propongono a Zuckerberg di collaborare per la creazione di un sito universitario capace di creare una rete di collegamento tra studenti. Zuckerberg inizialmente è d’accordo, ma poi finisce per accantonare il progetto e sviluppare privatamente un programma insieme all’amico Eduardo Saverin (Andrew Garfield). Nasce TheFacebook. Il social network nel giro di pochi mesi diventa una potenziale miniera di denaro, si creano le diatribe legali e Zuckerberg si trasferisce a Palo Alto dietro il consiglio di Sean Parker (Justin Timberlake), l’inventore di Napster. La partenità di Facebook è solo di Zuckerberg? Oppure ha rubato l’idea ai gemelli Winkelvoss?
The Social Network è il primo biopic del regista David Fincher, autore di pellicole di culto come Seven e Fight Club. Se inizialmente poteva essere un film dettato per ragioni “alimentari” (capita a volte che un regista decida di dirigere film prettamente commerciali per ragioni di incasso), la storia di Facebook nelle mani di Fincher si trasforma in una sorta di giallo contemporaneo. Evitando le trappole del legal drama tratto dai romanzi di John Grisham, Fincher scompone la trama componendo un puzzle dove ogni frammento viene messo a posto pezzo per pezzo.
Il film ha atmosfere da trhiller, alimentate da una colonna sonora da urlo firmata da Trent Reznor (leader dei Nine Inch Nails) con la collaborazione di Atticus Ross. La musica industrial/alternative rock di Reznor crea un ritmo incalzante che si sposa perfettamente con la pellicola, regalandogli quel tocco noir ricercato dal Fincher.
Prendendo nota della lezione di Rashomon di Akira Kurosawa, Fincher distilla la verità con una serie di flashback dove vengono rappresentati squarci dei processi che Mark Zuckerberg deve affrontare per poter legittimare la paternità della sua opera. Ma è andata veramente così? La forza del film sta proprio nel mescolare le carte e nel giocare con i salti temporali, evitando di creare un noioso episodio alla Perry Mason della durata di due ore. Merito della sceneggiatura di Aaron Sorkin (tra i suoi lavori Codice d’onore e La guerra di Charlie Wilson per il cinema e la serie televisiva The West Wing) che ha scritto una sceneggiatura di ferro con dialoghi taglienti. Sorkin sembra scrivere inizialmente una commedia con battute a raffica tipica delle comedy dell’età d’oro di Hollywood, per poi avvicinarsi al dramma senza tralasciare il sarcasmo che traspare nelle scene del processo.
La parabola del Mark Zuckerberg cinematografico sembra ricalcare quella di Charles Foster Kane di Quarto potere. Facebook è una sorta di Xanadu, un nucleo-roccaforte dove il giovane milionario per caso si è rinchiuso sacrificando (quasi senza soffrirne, come se fosse un danno collaterale) amicizie e vita sociale, comportandosi alla stessa maniera del magnate dell’editoria nato dalla genialità di Orson Welles. Sorkin delinea bene i personaggi a cominciare dal protagonista: Zuckerberg sembra a prima vista autistico, un po’ nerd e “alternativo” (indossa le ciabatte da mare in pieno inverno girando per l’ateneo) interessato più alla sua creatura che ai soldi. Una sorta di novello Frankestein ambiguo, a tratti egoista, logorroico dalla lingua tagliente, snob nei confronti delle confraternite, ma segretamente invidioso del suo amico Eduardo quando diventa un membro di una sorority. Eduardo Saverin invece viene rappresentato in modo più equilibrato e si sente tradito da colui che credeva suo amico. Sean Parker è il tipo “cool”, che conduce una vita da dandy ed esercita una profonda influenza su Zuckerberg. Ognuno ha le proprie peculiarità ben distinte e Sorkin cerca di evitare il solito stereotipo dello “sfigato” tutto pc e niente ragazze.
Bravi gli interpreti,probabilmente The Social Network sarà il trampolino di lancio per le carriere di Jesse Eisemberg, Andrew Garfield e Armie Hamme, sdoppiato grazie agli effetti speciali e chissà se Justin Timberlake continuerà a recitare dopo questa grande opportunità. Dopo la visione di The Social Network sarà strano entrare nel proprio account di Facebook.

Voto: 7/8

A.M.

giovedì 25 novembre 2010

FILMOGRAFIA: Sam Rockwell







NOME:
Sam Rockwell
DATA DI NASCITA: 05/11/1968
LUOGO DI NASCITA: Daly City, California, USA
PROFESSIONE: Attore






ATTORE:


(2011) Conviction - Kenny Waters
(2010) Gentlemen Broncos - Bronco/Brutus
(2010) Iron Man 2 - Justin Hammer
(2009) Stanno tutti bene - Everybody's Fine - Robert
(2009) Moon - Sam Bell
(2009) G-Force: Superspie in missione - Darwin
(2008) Frost/Nixon - Il duello - James Reston Jr.
(2008) Soffocare - Victor Mancini
(2007) Joshua - Brad Cairn
(2006) L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford - Charley Ford
(2005) The F word - Jeremy
(2005) Guida galattica per autostoppisti - Zaphod Beeblebrox
(2004) Piccadilly Jim - Jim Crocker
(2003) Il genio della truffa - Frank Mercer
(2002) Confessioni di una mente pericolosa - Chuck Barris
(2002) Welcome to Collinwood - Pero
(2002) Running Time - The Hunted
(2002) 13 Moons - Rick
(2001) D.C. Smalls - Kareoke Singer
(2001) Pretzel - Sam
(2001) Il colpo - Jimmy Silk
(2001) Made - Hotel Clerk
(2001) BigLove - Nate
(2000) Charlie's Angels - Eric Knox
(1999) Galaxy Quest - Guy Fleegman
(1999) Il miglio verde - Mayor John Pappas
(1999) Sogno di una notte di mezza estate - Francis Flute
(1998) Call Back - Alan/Christopher Walken
(1998) Celebrity - Darrow Entourage
(1998) Safe Men - Sam
(1998) Louis & Frank - Sam
(1998) Jerry and Tom - Jerry
(1997) Arresting Gena - Sonny
(1997) Lawn Dogs - Trent
(1997) Subway Stories: Tales from the Underground (Film Tv) - Man Eating
(1997) Drunks - Tony
(1997) Prince Street (Serie Tv) - Donny Hanson
(1996) Mercy - Matty
(1996) Ultimo appello - Rob
(1996) Box of Moon Light - The Kid', aka Buck 'Bucky
(1996) Build a Fort, Set It on Fire - Thug
(1994) Dead Drunk: The Kevin Tunell Story (Film Tv) - Kevin Tunell
(1994) Somebody to Love - Polish Guy
(1992) Dead Drunk - Kevin Tunnell
(1992) Happy Hell Night - Young Henry Collins
(1992) Jack and His Friends - Louie
(1992) Lo Spacciatore - Jealous
(1992) In the Soup - Pauli
(1991) Strictly Business - Gary
(1990) Over the Limit (Film Tv) - Jason
(1990) Tartarughe ninja alla riscossa - Head Thug
(1989) Ultima fermata Brooklyn - Al
(1988) Clownhouse - Randy


mercoledì 24 novembre 2010

NEWS


Lunedì il mondo dello spettacolo si è fermato. Cinema, teatri, il circo, attività culturali sono rimaste chiuse per un giorno, così come hanno fermato la lavorazione di film e fiction. Per un giorno la cultura priva il cittadino italiano per scioperare contro i tagli alla cultura. Il FUS (Fondo unico per lo spettacolo) è stato ridotto del 40% e la manifestazione serve per porre l'attenzione su tale grave problematica. La crisi economica non è una motivazione valida per tagliare sulla cultura. Basti pensare al dopoguerra: l'Italia era stata devastata dal secondo conflitto mondiale, ma l'arte non si è fermata ed è nata la corrente cinematografica del Neorealismo, capace di rilanciare la cinematografia italiana anche a livello mondiale. Infine il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito l'importanza della cultura nel nostro paese.

sabato 20 novembre 2010

RECENSIONE: Potiche-la bella statuina.



Titolo: Potiche-la bella statuina
Titolo originale: Potiche
Cast: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Fabrice Luchini, Judith Godreche, Jeremie Renier, Karin Vardin.
Sceneggiatura: François Ozon.
Produzione: Mandàrin Cinema
Regia: François Ozon
Durata: 103'

Francia, 1977. Suzanne Pujol (Catherine Deneuve) è una potiche, una bella statuina. Corre tutte le mattine al parco, immersa in una natura incontaminata popolata da conigli, scoiattoli e fringuelli, scrive versi poetici sul suo taccuino, è una moglie devota, una mamma che si preoccupa delle frustrazioni della prole (Joelle è sull’orlo del divorzio e sogna di lavorare con papà, Laurent è stanco degli studi universitari e vorrebbe dedicarsi all'arte).
Sposata con il misogino e sgradevole Robert che ama più la sua fabbrica di ombrelli ereditati dalla moglie che la sua stessa famiglia, viene considerata dal consorte un grazioso ornamento che fa parte dell’arredamento della loro splendida villa. Robert tradisce Suzanne con la segretaria, disprezza i figli ed è impopolare presso i suoi dipendenti, finisce per rimanere ostaggio dei suoi esasperati dipendenti nel corso di uno sciopero.
Suzanne mantiene la sua compostezza e si rivolge al sindacalista “rosso” Babin (Gérard Depardieu) per ottenere una trattativa. Robert viene rilasciato, ma gli viene un infarto ed è costretto a lasciare le redini del suo impero a Suzanne che si dimostra un’abile donna d’affari: riprende le trattative con i sindacati, migliora la vita lavorativa degli operai e porta una ventata di rinnovamento grazie anche al supporto di Joelle (Judith Godreche) e Laurent (Jeremie Renier), considerati dal padre due inetti e incapaci. Babin riprende a corteggiarla, lei è felice della sua nuova vita, ma il ritorno di Robert però complica le cose…
Potiche-la bella statuina è una commedia deliziosa tratta dalla commedia teatrale di Barillet & Grédy del 1980. Il regista François Ozon mantiene la confezione teatrale creando una magnifica girandola di battute sapide e scandita da tempi perfetti. Come nel suo film 8 donne e un mistero, i pensieri della protagonista si tramutano in pezzi musicali, creando una partitura perfetta che si coniuga con la storia in modo impeccabile. Tutto è curato nei minimi dettagli come se gli anni Settanta fossero stati rinchiusi in un armadio, tirati fuori e rispolverati come nuovi per l’occasione.
Dietro questo vestito fatto di colori, atmosfere da disco che profuma di tempo delle mele, canzoni, cuori e amori si cela un personaggio femminile moderno e femminista che rivendica i propri diritti che vanno al di là dell’essere una semplice moglie (cornuta) e madre. E sempre con il sorriso sulle labbra e una calma serafica. La Suzanne di Catherine Deneuve è una donna forte, sicura si sé, è più indipendente di quanto sembri ed è una libertina insospettabile.
Suzanne/Catherine Deneuve è ancora bella di giorno e si lascia andare a tenere effusioni con Babin/Gérard Depardieu, ritrovatisi dopo essersi persi di vista dopo aver preso un ultimo metrò. Il misogino e tombeur des femmes Robert viene annientato dalle donne che pensa tanto di amare (Luchini afferma di essersi ispirato ad un noto politico per creare il personaggio, chissà chi è?), travolto dai cambiamenti che la storia e la controcultura del 1977 impone.
Robert perde il confronto con Suzanne perché è ancora ancorato al vecchio schema retrogrado dell’uomo al potere che si serve del sesso debole per accrescere il suo egocentrismo, attaccato ad una visione patriarcale vecchia e asfittica. Suzanne invece guarda avanti, prende coscienza del suo ruolo di donna, così come avviene per la segretaria (Karin Viard), stanca di essere trattata come una donna oggetto.
Curiosamente la nuova generazione incarnata da Joelle e Laurent invertono i ruoli: Joelle ha una visione chiusa del mondo operaio e preferisce vivere come un’ombra dietro suo marito, mentre il fratello ha una visione più aperta è anticonformista e libero dalle convenzioni borghesi. Suzanne una volta svegliatasi dal suo torpore, rinasce come amazzone e capisce che può camminare con le sue gambe da sola, non ha più bisogno di un uomo che le serva da stampella. Anche se si trova in difficoltà non si abbatte e continua per la sua strada, alzando il tiro per un successo personale ancora più ampio come la politica (e qui la somiglianza con un altro politico è vicina, ma si tratta ancora di lui?).
Ozon lancia delle frecciate ai tempi politici della Francia odierna con un’occhiata pungente a Ségolène Royale e Nicholas Sarkozy con riecheggi della politica made en Italie. Il tutto con fare nostalgico, ribelle, un piccolo universo pop interpretato da attori in stato di grazia.

Voto: 8

venerdì 19 novembre 2010

LE USCITE DELLA SETTIMANA


Titolo: Harry Potter e i doni della morte - parte I
Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Helena Bonham Carter.
Regia: David Yates
Durata: 146'

Harry, Ermione e Ron partono per una pericolosa missione: devono rintracciare e distruggere gli Horcrux custodi del segreto dell'immortalità di Voldemort. Privi della protezione del professor Dumbleore, si ritrovano per la prima volta soli a sconfiggere il male. Nel frattempo la scuola di magie è in pericolo, il ministero della magia e Howgarts sono in preda del malvagio Voldemort e dei suoi Mangiamorte che arrestano chiunque si oppone all'oppressione. Harry è ricercato dai Mangiamorte e deve trovare gli Horcrux prima che i malvagi di Voldemort lo catturi...



Titolo: I fiori di Kirkuk
Cast: Erter Eser, Morjana Alaloui, Maryam Hassouni.
Regia: Fariborz Kamkari.
Durata:

In Iraq durante il regime di Saddam Houssein, la giovane dottoressa Najla è costretta a scegliere tra i suoi sogni da realizzare e la costrizione derivata dal seguire le tradizioni. Nalja ha studiato medicina in Italia e ora ritorna a Kirkuk per cercare il suo fidanzato che fa parte della resistenza contro Hussein. Najla è contesa da Sherko e Motkhtar, mentre lei spera di ricongiungersi all'uomo che ama. I suoi desideri, la sua vita e le sue speranze sono travolti dai tragici eventi che sconvolgono l'Iraq degli anni Ottanta.


Titolo:
Scott Pilgrim vs. the World
Cast: Michael Cera, Mary Elizabeth Winstead, Kieran Culkin, Chris Evans.
Regia: Edgard Wright
Durata: 112'

Scott Pilgrim suona il basso nella sua band ed è un rubacuori tra le ragazze del liceo che frequenta. S'innamora di Ramona ragazza affascinante che ha un piccolo problema: ha avuto sette terribili fidanzati che non si intromettono continuamente nella sua vita sentimentale. Per conquistare il cuore di Ramona, Scott Pilgrim sarà costretto ad affrontare i sette temibili ex della ragazza, intenzionati a ostacolarlo.



Titolo: Un marito di troppo
Cast: Uma Thurman, Jeffrey Dean Morgan, Colin Firth, Isabella Rossellini.
Regia: Griffin Dunne.
Durata: 90'

Emma Lloyd è la star di un programma radiofonico di successo, dove si occupa di relazioni amorose. Le sue ricette d'amore creano problemi al vigile del fuoco Patrick Sullivan, lasciato dalla sua fidanzata proprio dietro consiglio di Emma. Patrick decide di vendicarsi: riesce a cambiare lo status della dottoressa Lloyd da single a sposata, ostacolando così le nozze di Emma con l'editore Michael...



Titolo: Saw 3D
Cast: Tobin Bell, Betty Armstrong, Chad Donella.
Regia: Kevin Greutert
Durata: 90'

Bobby Dagen è un sopravvissuto alle torture dell'Enigmista, e ora è un affermato terapista specializzato ad aiutare le vittime di Jigsaw. Bobby viene rapito nuovamente e deve giocare a Saw, scatenando una nuova ondata di terrore....






giovedì 18 novembre 2010

SPOT REVIEW: Martini Gold by Dolce&Gabbana


Titolo: Martini Gold.
Attrice: Monica Bellucci.
Regia: Jonas Ackerlund.

La splendida cornice di Roma. Dettagli delle magnifiche opere d'arte immortalate in un elegante bianco e nero. Particolare di un paio di scarpe con il tacco, primissimo piano di una donna dai capelli lunghi e mossi mentre indossa un paio di occhiali scuri da diva (Monica Bellucci). La dama misteriosa cammina sinuosamente, fasciata in un tubino stretto e nero che esalta le sue forme. Gli uomini affascinati da lei la osservano estasiati mentre l'oggetto del loro desiderio incede incurante lungo il centro storico. Sale le scale e gli uomini continuano a seguirla, come i topolini ipnotizzati dal pifferaio magico.
Il montaggio alternato mostra una bottiglia dorata (a colori), una mano dalle unghie laccate (la sua) che tocca un bicchiere di Martini (anch'esso a colori). La donna continua a camminare, ma all'improvviso il suo sguardo incrocia quello di una bionda giunonica come la protagonista misteriosa. Le due signore si avvicinano, si fermano, si scrutano con fare altero e poi ognuna prosegue per la propria strada.
La mora del mistero si allontana e nella borsa ha una bottiglia dorata (esaltata dall'elemento a colori sullo sfondo in bianco e nero); entra in un locale e brinda con la misteriosa bevanda insieme a due distinti gentiluomini (Dolce & Gabbana).
Il montaggio alternato mostra freneticamente gli innamorati che la inseguivano e la invitano a venire con loro, lei nel locale che viene baciata dai due signori, la fanciulla dai capelli color grano dallo sguardo invidioso, la bruna fascinosa che viene baciata sulle gote. Alla fine lei sussurra: "Mi ami? Io amo te".
Monica Bellucci, gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono i testimonial del nuovo spot Martini Gold, diretto da Jonas Akerlund (regista del celebre videoclip Smack my Bitch Up dei Prodigy e molti video di Madonna). Il regista Svedese rende un omaggio al film La dolce vita di Federico Fellini, celebrando lo stile italiano con il suo modo di vivere glamour, sofisticato e senza tempo.
Monica Bellucci rappresenta la bellezza senza tempo del made in Italy e l'elegante bianco e nero che esalta il dorato della bottiglia di Martini Gold, disegnata per l'occasione dagli stilisti Dolce & Gabbana. I fashion stylist hanno collaborato in esclusiva con il famoso brand creandone il packaging, moda e advertising si fondono creando una versione "fashion" del celebre drink. L'oro è il protagonista: sinonimo del lusso, di esclusivo, alla moda, della la ricchezza senza freni.
Tutti inseguono e sognano questo modo di essere, così come gli uomini inseguono la diva Monica. Martini Gold non è solo un semplice alcolico, ma un modo di vivere e lo spot diretto da Akerlund rispecchia questo mondo con un cortometraggio elegante, raffinato e sensuale. Dolce & Gabbana appaiono come guest star nel ruolo dei fortunati che baciano Monica Bellucci.
Martini Gold: come si fa a non amarlo?



mercoledì 17 novembre 2010

NEWS: I 60 anni di Carlo Verdone.


Il regista e attore Carlo Verdone compie oggi 60 anni e per l'occasione festeggerà il compleanno sul set di Manuale d'amore 3 diretto da Giovanni Veronesi.
Figlio del critico e docente di storia e critica del cinmea Mario Verdone, fratello di Luca anche lui regista e cognato di Christian De Sica (Verdone una volta definì il fidanzato della sorella un "puttaniere" ignorando che fosse il suo amico di collegio) e un esordio benedetto da Sergio Leone: 30 anni di carriera nel mondo del cinema, autore di film di culto come Un sacco bello (1980), Borotalco (1982), Maledetto il giorno che t'ho incontrato (1992), fino all'ultima pellicola Io, loro e Lara (2010).
Verdone ha creato una serie di personaggi da antologia: dall'hippie Ruggero che fa impazzire il pade che non è "fascio" ma "comunista" interpretato dall'indimenticato Mario Brega in Un sacco bello, al borghese Furio Zoccani, logorroico, pignolo, perfettino e saccente che ammorbava l'esistenza della moglie Magda nel film Bianco rosso e verdone; al coatto volgare e becero Ivano che ama farlo "strano" con la moglie Jessica in Viaggi di nozze.
Verdone non è solo un comico che crea delle commedie con personaggi multipli da lui stesso interpretati, ma ha diretto film dove mostrava i vizi e le virtù dell'italiano medio e una riflessione sui rapporti umani e le problematiche della famiglia, espresse in Viaggi di nozze (1995) dove Verdone è Giovannino neo sposo di Valeriana che non riesce a godersi il viaggio di nozze per colpa dei fratelli che non si vogliono occupare del padre; e Io, loro e Lara, nel ruolo di un prete in crisi spirituale che ritorna a casa dalla sua sgangherata famiglia.
Vi sono anche pellicole caustiche che condannano il cinismo e la superficialità della televisione come Perdiamoci di vista (1993) con Asia Argento e film dal sapore europeo come Maledetto il giorno che t'ho incontrato interpretato insieme a Margherita Buy dove interpreta un ipocondriaco in cura da un analista che s'imbatte in una nevrotica innamorata del proprio psicologo e dopo una serie di peripezie si ritrovano in Inghilterra dove scopriranno d'amarsi; e Sono pazzo di Iris Blond (1996) dove interpreta un musicista che s'innamora della sua partner Iris in quel di Bruxelles.
Ha recitato con mostri sacri del cinema come Alberto Sordi in In viaggio con papà ed è stato "nipote" della mitica Sora Lella in Bianco, rosso e verdone e lanciato attrici oggi famose come Claudia Gerini (Viaggi di nozze e Sono pazzo di Iris Blond).
In attesa di vederlo nuovamente dietro la macchina da presa, sarà nelle sale prossimamente nel film di Veronesi, insieme a Robert De Niro (che ha dichiarato di aver visto e apprezzato i suoi film), Monica Bellucci e Michele Placido.

lunedì 15 novembre 2010

FILMOGRAFIA: Gerard Depardieu





NOME:
Gérard Depardieu
DATA DI NASCITA: 28/12/1948
LUOGI DI NASCITA: Châteauroux, Indre, Francia.
PROFESSIONE: Attore.










ATTORE:

(2010) Mammuth - Serge Pilardosse "Mammuth"
(2010) Potiche - La bella statuina - Maurice Babin
(2009) À l'origine - Abel
(2009) Diamond 13 -
(2008) Nemico pubblico n°1 - L' istinto di morte - Guido
(2008) Babylon A.D. - Gorsky
(2007) Asterix alle olimpiadi - Obelix
(2006) La vie en rose - Louis Leplée
(2006) L'Abbuffata -
(2006) Michou d'Auber -
(2006) Quand j'étais chanteur -
(2006) L'ultima vacanza -
(2005) Olé - François Veber
(2005) Amici miei '400 -
(2005) Per sesso o per amore? - Charly
(2005) La Profezia dei templari (Mini Serie TV) - Jacques de Mornay
(2005) Boudu - Boudu
(2005) Je préfère qu'on reste amis - Serge
(2005) La Vie de Michel Muller est plus belle que la vôtre - se stesso
(2004) I tempi che cambiano - Antoine Lavau
(2004) 36 - Denis Klein
(2004) Nouvelle-France - Blondeau
(2004) San Antonio - Tenente Alexandre-Benoît Bérurier
(2004) RRRrrr!!! -
(2004) La femme musketeer (Mini Serie TV) - Cardinale Mazarin
(2003) Volpone (Film TV) - Volpone
(2003) Les clefs de bagnole - Il formaggiere
(2003) Nathalie - Bernard
(2003) Stai zitto! Non rompere - Quentin
(2003) Bon voyage
(2003) Crime spree - Daniel
(2003) Le pacte du silence - Joachim
(2002) Ruy blas (Film TV) - Don Salluste
(2002) Blanche - D'Artagnan
(2002) Napoléon (Mini Serie TV) - Joseph Fouché
(2002) City of Ghosts - Emile
(2002) Cuori estranei
(2002) Onora tuo padre - Leo Shepherd
(2002) I Am Dina - Jacob
(2002) Astérix & Obélix: Mission Cléopâtre - Obélix
(2001) Vidocq - Vidocq
(2001) CQ - Andrezej
(2001) Concorrenza sleale - Angelo
(2001) L'apparenza inganna - Félix Santini
(2000) La carica dei 102 - Jean-Pierre Le Pelt
(2000) Zavist bogov - Bernard
(2000) Bérénice - Titus
(2000) Les Misérables (Mini Serie tv) - Jean Valjean
(2000) Vatel - François Vatel
(2000) Actors - Gérard Depardieu
(2000) Tutto l'amore che c'è - Molotov
(1999) Mirka - Strix
(1999) Balzac (Film Tv) - Honoré de Balzac
(1999) Un pont entre deux rives - Georges
(1999) Asterix e Obelix contro Cesare - Obélix
(1998) Bimboland - Laurent Gaspard
(1998) Il Conte di Montecristo (Serie tv) - Edmond Dantès
(1998) La parola amore esiste - Avvocato Levi
(1998) La Maschera di ferro - Porthos
(1997) XXL - Jean Bourdalou
(1996) Hamlet - Reynaldo
(1996) Le plus beau métier du monde - Laurent Monier
(1996) The secret agent - Ossipon
(1996) Bogus, l'amico immaginario - Bogus
(1996) Unhook the Stars - Big Tommy
(1995) Le Garçu - Gerard
(1995) Soldi proibiti - Antoine Carco
(1995) L'Ussaro sul tetto - Le commissaire de police
(1995) Élisa - Jacques Desmoulins
(1995) Les cent et une nuits - Se stesso
(1994) Ma dov'è andata la mia bambina? - Andre
(1994) La Machine - un corpo in prestito - Dr. Marc Lacroix
(1994) Il colonnello Chabert - Chabert
(1994) Una pura formalità - Onoff
(1993) Ahimè! - Simon Donnadieu
(1993) François Truffaut: Portraits volés
(1992) 1492: la conquista del paradiso - Cristoforo Colombo
(1992) From Time to Time - Impiegato dell'aereoporto
(1991) Tutte le mattine del mondo - Marin Marais
(1991) Mio padre, che eroe! - André
(1991) Merci la vie, grazie alla vita - Doctor Worms
(1990) Green card - matrimonio di convenienza - Georges
(1990) Uranus - Leopold
(1990) Cyrano di Bergerac - Cyrano di Bergerac
(1989) Voglio tornare a casa! - Christian Gauthier
(1989) Troppo bella per te! - Bernard Barthelemy
(1989) Due - Marc Lambert
(1988) Camille Claudel - Auguste Rodin
(1988) Drôle d'endroit pour une rencontre - Charles
(1987) Sotto il sole di Satana - Donissan
(1986) Due fuggitivi e mezzo - Jean Lucas
(1986) La ragazza senza fissa dimora - Clara's father
(1986) Io odio gli attori (Non accreditato) - Prigioniero nella stazione di polizia
(1986) Lui portava i tacchi a spillo - Bob
(1985) Une femme ou deux - Julien Chayssac
(1985) Police - Mangin
(1984) Il desiderio e la corruzione - Paul Senanques
(1984) Le Tartuffe - Tartuffe
(1984) Fort Saganne - Charles Saganne
(1983) Les Comperes - Noi siamo tuo padre - Jean Lucas
(1983) L'homme blessé - Jean (Voce)
(1983) Lo specchio del desiderio - Gerard
(1982) Danton - Danton
(1982) Il ritorno di Martin Guerre - Arnaud de Tihl
(1982) Il grande fratello - Gérard Berger/Bernard Vigo
(1981) La capra - Campana
(1981) La signora della porta accanto - Bernard Coudray
(1981) Codice d'onore - Mickey
(1980) L'ultimo metrò - Bernard Granger
(1980) Mon oncle d'Amérique - Rene Ragueneau
(1980) Je vous aime - Patrick
(1980) Un commissario al di sotto di ogni sospetto - Roger Morzini
(1980) Loulou - Loulou
(1980) Temporale Rosy - Raoul Lamarre
(1979) Buffet freddo - Alphonse Tram
(1978) Dogs man - Morel
(1978) L'ingorgo - Una storia impossibile - Franco
(1978) Preparate i fazzoletti - Raoul
(1978) Zucchero - Raoul-Renaud Homecourt
(1977) Ciao maschio - Gerard Lafayette
(1977) La donna mancina
(1977) Violanta
(1977) La nuit tous les chats sont gris - Philippe Larcher
(1977) Gli aquiloni non muoiono in cielo - David
(1977) Le camion - Lui
(1976) Maîtresse - Olivier
(1976) Les plages de l'Atlantique
(1976) Tre simpatiche carogne - René Bornier
(1976) Barroco - Samson
(1976) 1900 - Olmo Dalco
(1976) L'ultima donna - Gerard
(1975) Je t'aime, moi non plus - L'uomo a cavallo
(1975) I baroni della medicina - Doctor Jean-Pierre Berg
(1974) Il difetto di essere moglie - Pierre
(1974) I Santissimi - Jean-Claude
(1974) Tre amici le mogli e affettuosamente le altre - Jean Lavallee
(1974) Stavisky, il grande truffatore - Le jeune inventeur
(1973) La femme du Gange
(1973) Cari amici miei - Il postino
(1973) Una giornata amara - Fabien
(1973) Due contro la città - Un jeune truand
(1972) L'affare Dominici - Zézé Perrin
(1972) L'an 01
(1972) Au rendez-vous de la mort joyeuse - Beretti
(1972) Nathalie Granger - Salesman
(1972) Il Clan dei marsigliesi - Burglar
(1972) Le viager
(1972) Il commissario Le Guen e il caso Gassot - Frédo Babasch
(1971) Un attimo d'amore - Pierre
(1971) La vie sentimentale de Georges Le Tueur
(1970) Le cri du cormoran, le soir au-dessus des jonques
(1970) Nausicaa - Un hippie
(1970) Rendez-vous à Badenberg (Serie tv) - Eddy Belmont
(1965) Le beatnik et le minet

venerdì 12 novembre 2010

LE USCITE DELLA SETTIMANA

Titolo: The Social Network
Cast: Jesse Eisemberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake.
Regia: David Fincher.
Durata: 120'

Nel 2003 il giovane studente di Harvard Mark Zuckerberg è un genio dell'informatica, ma non brilla per la sua vita sociale. La sua ragazza lo lascia, disinteressato a entrare in una confraternita, insieme al suo amico Eduardo Saverin, in una sola notte crea un software che prende le foto delle studentesse dell'ateneo per creare un sondaggio sulla più carina. Zuckerberg viene multato, ma la sua idea fa colpo sulle aziende informatiche : nasce Facebook.

Titolo: Unstoppable
Cast: Denzel Washington, Chris Pine, Rosario Dawson.
Regia: Tony Scott.
Durata: 99'

Un veterano ingegnere ferroviario e un giovane conducente di treno mal si sopportano, ma sono costretti a collaborare insieme per scongiurare una catastrofe: a causa di un incidente un convoglio contenente materiale pericoloso, corre contromano a folle velocità rischiando di travolgere un treno con su dei bambini. I due dovranno mettere da parte i rancori per evitare salvare i passeggeri...

Titolo: Porco Rosso
Regia: Hayao Miyazaki
Durata: 94'

Film d'animazione del maestro giapponese Hayao Miyazaki girato nel 1992, esce ora nelle sale italiane. Durante la seconda guerra mondiale, un misterioso aviatore dalle sembianze di un maiale chiamato Porco Rosso, è il terrore dei pirati dei mari italiani.I pirati chiedono aiuto all'avventuriero americano Curtis, che sfida Porco Rosso in un duello.

Titolo: La scuola è finita
Cast: Valeria Golino, Fulvio Forti, Vincenzo Amato.
Regia: Valerio Jalongo
Durata: 85'

L'istituto romano Pestalozzi è una scuola come tante e il giovane studente Alex rompe la routine spacciando pasticche colorate ai suoi compagni di classe. Popolare tra i ragazzi, un po' meno dai professori, Alex è un ragazzo sbandato. La professoressa Daria Quarenghi ha un centro di ascolto e cerca di recuperarlo, mentre il professore Tallarico se lo ritrova tra i suoi allievi. I due professori entrano in competizione, cercando di accaparrarsi le attenzioni del giovane.




Monografia: Dino De Laurentiis.




Agostino De Laurentiis, detto Dino, nacque a Torre Annunziata l'otto agosto del 1919 e iniziò la sua carriera nel mondo del cinema inizialmente con la volontà di diventare un attore.
Si recò a Roma nel 1937 al Centro sperimentale di cinematografia, appena inaugurato quell'anno. Esordì nella pellicola Troppo tardi t'ho conosciuta di Massimo Caracciolo, ma non essendo molto alto, capì che sarebbe finito a recitare in parti da comprimario.
Così decise di passare alla produzione cinematografica, con il film L'ultimo combattimento di Piero Ballerini. La scelta di passare dietro la macchina da presa fu vincente e divenne uno dei più importanti producer del dopoguerra.
Divenne produttore esecutivo cinematografico presso la casa cinematografica Lux Film, diventando il punto di riferimento del cinema italiano del dopo guerra. La sua pellicola più importante del filone Neorealismo rosa (genere nato dalla costola del Neorealismo dove i protagonisti sono poveri che sognano un futuro migliore, virando più sulla commedia che sul dramma) fu Riso amaro di Giuseppe De Santis, pellicola del 1948 incentrata sul duro lavoro delle mondine interpretato da un giovane Vittorio Gassman nel ruolo di cattivo (fu Mario Monicelli a convertirlo alla commedia qualche anno dopo con I soliti ignoti), e interpretato da una giovane e procace fanciulla di nome Silvana Mangano. De Laurentis se ne innamorò immediatamente e i due convolarono a nozze nel 1949, allargando la famiglia con quattro figli.
La scelta di abbandonare la carriera d'attore per la produzione fu vincente: inanellò una serie di successi tra cui Napoli Milionaria (1950) di Eduardo De Filippo, Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli e interpretato da Totò, La grande guerra (1959) di Mario Monicelli con Gassman e Alberto Sordi, Leone d'Oro al Festival di Venezia. Insieme al produttore Carlo Ponti (tra i suoi film Ieri, oggi e domani di Vittorio De Sica e interpretato dalla moglie Sophia Loren), crea la società Ponti-De Laurentiis, dove ebbe a disposizione appositamente per loro i set cinematografici.
La coppia di producer creò piccoli gioelli: Europa '51 di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman, Anni facili di Luigi Zampa e soprattutto la magnifica collaborazione con Federico Fellini che lo portò a vincere gli Academy Awards per il miglior film straniero con due capolavori diretti dal regista riminese: La strada (1954) e Le notti di Cabiria (1957).
La consacrazione arriva e De Laurentiis crea Dinocittà, una sorta di allargamento di Cinecittà con due teatri di posa. De Laurentiis produsse pellicole hollywoodiane tra cui Guerra e pace di King Vidor interpretato da Audrey Hepburn, La Bibbia (1966) di John Huston con Ava Gardner, Barbarella (1968) con Ugo Tognazzi e Jane Fonda. Hollywood chiama e negli anni Settanta produce con la sua De Laurentiis Entertaiment Group cult movie come Serpico con Al Pacino, I tre giorni del condor con Robert Redford, il remake di King Kong (1976) dove intuì doti da attrice in Jessica Lange, divenuta grazie a lui una star del cinema.
Gli anni Ottanta furono difficili: Incassò anche dei flop con Dune di David Linch, 1989 finì il suo matrimonio con Silvana Mangano, e soprattutto la morte del figlio Federico a soli 26 anni. Dopo questi tristi eventi si risollevò producendo successi come Manhunter di Michael Mann (1986) e King Kong 2 (1987). Tra i suoi ultimi film prodotti vi sono U-571 di Wolfgang Petersen, Hannibal (2001) e Decameron Pie (2007).
Divenuto vedovo, si sposò con Martha Schumacher, da cui ebbe due figli.
Dino De Laurentiis vinse Oscar, Leone d'Oro, cinque David di Donatello e fu anche membro della giuria degli Academy Awards. La forza di De Laurentiis fu la capacità di coniugare l'intrattenimento con la qualità, creando grandi capolavori italiani e americani.
Muore a Los Angeles l'11 novembre del 2010, all'età di 91 anni. La sua scomparsa ha portato con sé un pezzo di storia del cinema mondiale, ma le sue pellicole vivranno per l'eternità.