sabato 28 febbraio 2015

AND THE OSCAR GOES TO... Michael Keaton - Birdman

La notte degli Oscar non è ancora finita! I soliti blogger noti hanno deciso di festeggiare a modo loro assegnando la mitica statuetta a chi - secondo i propri gusti personali - è stato indegnamente scippato nel corso degli anni in modo più o meno clamoroso.
Director's cult rende giustizia a Michael Keaton, che si è visto scippare l'Academy Awards da Eddie Redmayne,




Best Leading actors:

Eddie Redmayne - La teoria del tutto
Bradley Cooper: American Sniper
Michael Keaton: Birdman
Benedict Cumberbatch: The Imitation Game
Steve Carell: Foxcatcher

And the Oscar Goes to... Eddie Redmayne Michael Keaton - Birdman!

Michael Keaton's sale sul palco emozionato e soddisfatto:

"Caro Eddie, ti piace vincere facile in casa pappandoti il BAFTA? Qua sei a casa mia e il benvenuto te lo faccio io: in c*lo a te in c*lo a te e in c*lo a teeee! 
(si schiarisce la voce) ehm, è ora di prendere dal taschino il mio commento,  quello che mi avete visto rimettere in tasca - dico a te, sì a te brutto p*rla che mi hai inquadrato e s*uttanato su YouTube, proprio quello lì. Dunque... Meryl siediti che ti sei già scaldata troppo per Patricia, J-Lo anche tu fai la brava che la scollatura te la osservo meglio all'after party, ricomponiti. Ora fate silenzio e siate cool come i piccoli Fonzie."

Michael Keaton legge il suo speech:

".Gi Oscar sono come i super eroi: sembrano sconfitti, ma poi scoprono un immenso potere che si impadronisce di loro per rendergli nuova forza. E' così che mi sento. Rinvigorito. Questo premio è il culmine di un fantastico viaggio che ho intrapreso con Alejandro, che mi ha portato a collaborare con grandi attori e una fantastica troupe. Come Birdman, mi sento di volare e di accettare nuove sfide. 
Luvva duck, hai visto Alejandro che scambiandoci le mutande ci siamo portati fortuna a vicenda???"






Titolo: Birdman o l'imprevedibile virtù dell'ignoranza)
Titolo originale: Birdman - or the Unexpected Virtue of Ignorance)
Cast: Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts, Andrea Riseborough, Zach Galifaniks.
Sceneggiatura: Alejandro GonzálezIñárritu,Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris, Armando Bo
Regia: Alejandro Gonzale Inarritu
Durata: 119'


Certo che Hollywood deve essere proprio una grande rottura di palle. Tutti la vogliono e poi tutti la vogliono mollare. La vuole mollare Riggan Thompson, che diventato una stella grazie a Birdman, ora è finito alle stalle cercando di produrre, dirigere e interpretare un'opera teatrale - What We Talk When We Talk About Love di Raymond Carver, districandosi tra il suo immenso ego/alter ego, l'amante (Andrea Riseborough), la ex moglie, la figlia disastrata (Emma Stone), l'attore che gli vuole rubare la scena (Edward Norton) e le ansie del suo amico-manager (Zach Galifaniks).
I sogni son desideri, ma spesso e volentieri diventano un incubo. Ne sapeva qualcosa Lloyd Dallas in Noises Off, dove cercava disperatamente di mettere in scena la sua commedia Nothing On, ma finiva per gestire un 'asilo Mariuccia' dove gli attori litigavano tra di loro,  intrecciavano liason e finivano per combinare un esilarante putiferio. 
Riggan cerca di portare in scena il progetto di una vita, più per riscatto personale che per velleità artistiche, ma si ritrova ben presto a essere in difficoltà a gestire l'attore prima donna che cerca di rubargli la scena e cerca di distruggere le sue illusioni (Edward Norton) oltre che la prima teatrale, l'attrice non più giovane che finalmente riesce a calcare un palcoscenico di Broadway (Naomi Watts), e soprattutto la temibile Tabatha Dickinson, critico teatrale decisa a stroncare la sua opera a prescindere, solo perché è un celebrità. Perché caro Thompson, le ricordiamo che lei viene da Hollywood, la recitazione - quella vera - si fa a Broadway.
Riggan cerca di sfuggire al  suo ego, e vuole dimostrare a tutti il proprio valore, anche se è difficile sfuggire alle regole di Hollywood che ti ha cucito addosso l'etichetta di super eroe e la gente preferisce farti diventare 'virale' su Youtube perché hai percorso Times Square in mutande. Perché l'arte bisogna metterla da parte - è pur sempre show business bellezza.
Con un piano sequenza ''alla Hitchcock' e una colonna sonora jazz che da ritmo a questo flusso di (in)coscienza di un attore sull'orlo di una crisi di nervi, Birdman o l'inaspettata virtù dell'ignoranza è diretto magistralmente da Alejandro González Iñárritu che - facendo il percorso inverso di Riggan Thompson - dimostra ai critici di saper fare un gran bel film anche se si è lasciati la patria natìa per Hollywood riuscendo miracolosamente a non rimanerne 'tritato' dalle logiche dell'industra. Anzi, il regista di Amores Perros critica con fare divertito e un poco compiaciuto le nevrosi e le manie che Hollywood stessa produce da quando esiste.
Iñárritu riesce a gestire con consumato mestiere un cast di attori da capogiro, che, ribaltandoli come calzini, li fa recitare in ruoli inusuali, da un misurato (e sorprendentemente efficace) Zach Galifaniks, a uno st***zissimo Edward Norton, a una cinica Emma Stone fino a una insicura Naomi Watts, dando vita a un fragile e nevrastenico gruppo di personaggi in cerca del proprio posto al sole.
E poi c'è lui, il migliore attore del 2015, Michael Keaton che ci offre la performance della vita. E poco importa se anche lui ha recitato i panni di un super eroe - Keaton con intelligenza e senso dell'umorismo fa ironicamente il verso a sé stesso e verso quella fama costruita con un quell'uomo pipistrello che 'vagamente' assomiglia all'eroe alato Birdman.
Keaton con Birdman - Le imprevedibili virtù dell'ignoranza dimostra di essere non solo un ottimo commediante, ma anche un attore dalle diverse sfaccettature - drammatiche, grottesche e tragicomiche - mettendo un nuovo tassello e un nuovo capitolo a una lunga carriera di tutto rispetto che varia dalla commeda (Cronisti d'assalto), al genere fantastico (Beetlejuice, Batman), drammatico (My Life) e d'azione (Soluzione estrema), all'explotation (Jackie Brown).
Keaton forse non era più sulla cresta dell'onda come qualche anno fa, ma è comunque sopravvissuto al purgatorio di Hollywood chiamato oblio,  riuscendo comunque a fare un buon cinema con la sua bravura attoriale di stampo squisitamente hollywoodiano, ma mai considerato d'autore. Beh, ora grazie a Birdman ha saputo dimostare ai critici alla Tabatha che sa fare anche il cinema autoriale con una interpretazione 'vissuta',  fondendosi con il personaggio - diventando una cosa sola, senza l'ausilio del trucco, parrucco (usato solo per esigenze di scena di Riggan!) e un biopic a disposizione.
L'Oscar vero purtroppo non l'ha vinto, ma questo premio virtuale è per un attore che meritava e merita di più. 

Voto al film: 8.5
Voto a Keaton: 10 + Oscar virtuale consegnatogli da Director's cult.

La cerimonia degli Oscar continua con:

20 commenti:

  1. Per quanto abbia adorato Birdman, l'Oscar al piccolo tenero Eddie per me ci sta tutto.
    E considerato questo discorso da stronzo di Michael Keaton da te svelato, direi che l'Academy ha premiato giusto quest'anno. ;)

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    1. Ma no, la prima parte è la foga do quando sale sul palco ed è una caricatura di una battuta che disse Keaton riguardo agli Oscar che suonava tipo 'vedremo agli Oscar'. La parte da stronzo è riservata allo stronzo che ha fatto girare il video in cui ripone il foglietto nel taschino. Eh, nun se fa. Redmayne è bravissimo, ma ogni tanto l'Academy dovrebbe andare al di là di regole e compitini ben eseguiti. :-)

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  2. La vittoria di Eddie era purtroppo già scritta, quando si tratta di malattia all'Academy non capiscono più niente.
    Io sono e sarò sempre per premiare la rinascita, e qui abbiamo assistito ad una fantastica!

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    1. E' che quelli dell'Academy tengono un cuore morbido che si taglia con un grissino, che ci possiamo fare.
      Keaton meritava alla grande, e sarebbe bello se i nostri premiati speciali leggessero i nostri omaggi per farli sentire più apprezzati, visto che Mamma Oscar li trascura per bene! :)

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  3. Quanto mi sono girate le scatole, QUANTO! Mi secca davvero per Keaton, lo meritava a occhi chiusi!

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    1. E in più hanno rincarato la dose sputtanandolo su youtube. Sta a vedere che è diventato virale come Riggann. Per la serie quando la realtà supera la fantasia! Comunque meritava eccome!

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  4. I più furbi sono quelli dei Goldencosi
    dividendo in 2 categorie: dramma e "brilliant"
    così contentano Mr. Keaton e Mr. Redmayne (anche se dovete spiegarmi che senso ha definire "commedia" BIRDMAN)

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    1. Dovrebbero dividere le categorie anche agli Oscar. 100% Keaton l'avrebbe vinto. Birdman in realtà è un ibrido che ha radici nella blak comedy. In fondo ci sta! :)

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  5. A me non è ancora andata giù adesso. Keaton ha dato una delle migliori interpretazioni degli ultimi anni e Birdman è un film magnifico.
    Mi immagino Michael che gambizza Redmayne: un pensiero che mi da sollievo.

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    1. Keaton dovrebbe gambizzare i membri dell'Academy. Porello Redmayne, manco se l'aspettava, ha fatto una faccia... Redmayne è bravo, quello che non mi va giù è che ci siano delle regole troppo rigide per meritarsi un Oscar. Mo' basta con i soliti biopic. E' vero c'è dietro un lavoro di trasformazione fisica, ma ciò significa che sei un attore con la A maiuscola solo se fai un certo tipo di recitazione. E non è così,...

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  6. Era l'unica categoria in cui avrei voluto veder trionfare Birdman, ero #teamboyhood, vedi tu...ma Lisa ha ragione, quando c'è la malattia di mezzo l'academy non capisce piu' nulla...e premia!

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    1. Che smacco veramente! Chissà se un giorno l'Academy giudicherà le performance in modo differente...! Ma appena vede una malattia, l'Academy non ci capisce più niente veramente!

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  7. Per me questo era l'Oscar più meritato di Birdman, figurati!

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    1. Ma alla fine Birdman non è male. Certo, Boyhood è differente ed è un magnifico progetto, un bell'ex aequo ci stava anche bene. Ma Keaton no, la statuetta era 100% sua!

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  8. Proprio oggi, in previsione del viaggio in treno che avrei dovuto affrontare, ho comprato un libro di Carver e l'ho trovato straordinario. Grazie a Birdman, grazie a Michael Keaton, ho scoperto uno scrittore che mi ha 'intrigato' da morire e di cui non avevo mai sentito parlare. Questa per me è una vittoria che vale molto più dell'oscar negato. Fermo restando che la vittoria di Redmayne per me è scandalosa, e che il tuo post, invece, à meraviglioso :)

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    1. Grazie! *_*
      Michael Keaton è il vincitore morale di questa edizione. E l'ho fatto sfogare un po' suvvia, ci stava, niente di personale contro Eddie!
      Io ho scoprì Marlowe grazie a Edoardo II di Derek Jarman e l'amore per Shakespeare mi è stato trasmesso dall'amore che Kenneth Branagh ci metteva nella sua personale versione del Bardo. Il bello del cinema consiste nelle varie relazioni che ha nell'arte!

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  9. Discorso che avrebbe meritato la standing ovation e la realizzazione di una statua per Keaton, ad imperitura memoria XD
    Maledetto Redmayne!

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    1. No che poi alla Streep se si alzava di nuovo le veniva un coccolone e non avrebbero potuta nominarla l'anno prossimo...! XD
      Mah, sperem che accada il classico: vincerà l'anno prossimo per il film sbagliato. Colin Firth insegna! ;)

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  10. bellissima recensione! Il discorso di Keaton nel taschino spero fosse un po' meno incazzoso invece! ahahah :-D
    Se lo sarebbe meritato, l'Oscar, ma devo dire che Redmayne è pazzesco nella teoria del tutto.. e come dici tu stessa, putroppo malattia o imbruttimenti vari sono la lingua che all'Academy capiscono meglio! potrebbero pure darsi na svecchiata, ma no! cmq sia, bel film e bravo Michael!

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    1. Grazie! E gnente, Keaton si è lasciato prendere dalla foga e ha perso un po' di poesia ahahaha!
      Ora Redmayne avrà il difficile compito di saper fare ancora meglio, senza trucco e parrucco. E sperem in una bella prosecuzione di carriera per Keaton!

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