sabato 11 luglio 2015

RECENSIONE: Giovani si diventa




Titolo: Giovani si diventa
Titolo originale: While We're Young
USA, 2015
Cast: Ben Stiller, Naomi Watts, Adam Driver, Amanda Seyfried, Adam Horowitz.
Sceneggiatura: Noah Baumbach.
Regia: Noah Baumbach.
Durata: 97'

I'm a loser baby, so why don't you kill me? - cantava Beck nel 1994, canzone simbolo di una generazione americana un po' sfigata che non ha (apparentemente) ambizioni, cresciuta a pane e MTV.
Generazione inquadrata con il termine di Slacker Generation o X Generation, ventenni che cavalcavano la metà degli anni Novanta senza uno scopo preciso nella vita, non sapendo cosa fare 'da grandi'.
Film come Singles (che in realtà è un manifesto Grunge), ClerksReality Bites celebrarono questa gioventù spaesata, indifferente, persa nel mondo degli adulti e poco intenzionati a vivere una vita borghese e asfittica come quella dei loro genitori - a loro volta usciti (quasi) indenni da un decennio impregnato di 'yuppismo' - vivendo però in uno stato di frustrazione.
I  ventenni - di - vent'anni - fa ora sono quarantenni che vivono in un limbo, sentendosi fuori posto ovunque.
Sensazione che hanno Josh (Ben Stiller) e Cornelia (Naomi Watts), una coppia newyorkese sposata da anni e senza figli, protagonisti di While We're Young - Giovani si diventa, il nuovo film di Noah Baumbach, regista di Frances Ha.
Se nella pellicola precedente Frances era una sorta di Peter Pan in gonnella di 27 anni che sogna a occhi aperti ma non vuole concretizzare i suoi desideri perché le costerebbe il passaggio alla maturità, Baumbach questa volta alza il tiro e si concentra su Josh e Cornelia, coppia che in apparenza sembra avere tutti i crismi per recitare la parte dei perfetti intellettuali borghesi, ma in realtà sono come pesci fuor d'acqua bagnati dalla crisi esistenziale.
Josh e Cornelia sono ancora giovani, carini e radical chic.
Cornelia è appagata nel mondo del lavoro, ma non è riuscita a diventare madre.
Ci hanno provato ad allargare la famiglia, ma destino volle che rimanessero solo loro due. E va bene così, sono affiatati, sono in sintonia e Cornelia non ha molta dimestichezza con i neonati - soprattutto quando non sa come gestire il neonato di Marina (Maria Dizzia) e Fletcher (Adam Horowitz),borghesi senza pretese, alle prese con pappe, pannolini e nottate insonni.
Cornelia preferisce concentrarsi sulla carriera - ma si sente tagliata fuori dalla vita di Marina che frequenta donne perse (come lei) nei meandri della maternità.
Josh è appagato dalla sua vita coniugale, ma con la carriera è a un punto morto, acuito anche dal fatto di volere l'approvazione del suocero (Charles Grodin), regista di successo; e penalizzato da una visione del cinema documentaristico old fashioned.
A dare una svolta 'energica' alla coppia è la conoscenza di Jamie (Adam Driver) e Darby (Amanda Seyfried) una coppia giovane, che finirà per travolgerli con la loro spensieratezza.
Jamie e D'Arby sono giovani carini e hipsters.
Coppia che snobba l'IPad per giocare a monopoli, ascolta dischi in vinile, guarda film in VHS e mangia biologico (lei produce gelato artigianale), che - paradossalmente - rifuggono l'uso della tecnologia in nome dei bei 'vecchi tempi', ripudiando Netflix e la 'mela' di Steve Jobs (anche se usano Facebook).
Sposati anche loro, la loro genuina vitalità travolge Josh e Cornelia, che a contatto con questa allegra gioventù si sentono rinati.
Josh riprende il suo film spinto dal talento di Jamie (anche lui regista, ma alle prime armi che ha una visione del documentario non così purista e a tratti cinica), imita il suo stile e riprende ad andare in giro per NY in bicicletta - vedendo in lui una chance per rilanciare la sua carriera.
Cornelia si lascia contagliare dalla freschezza di Darby, tra lezioni di danza hip hop e riaccende la passione con Josh. 
Josh e Cornelia sono talmente presi da Jamie e Darby al punto da trascurare i loro amici - non sono poi così cool - cercando di vivere per una seconda volta quei vent'anni che forse non si sono goduti pienamente.
Il gap generazionale però è dietro l'angolo: il gioco è bello finché dura e alla fine Josh e Cornelia capiscono (o meglio, capisce Josh arrivando a toccare il fondo e sentendosi usato da Jamie) che non possono tornare indietro con gli anni - finendo per essere esclusi dai loro coetani e risultando vagamente ridicoli con questa coppia di spiriti liberi. 
While We're Young- Giovani si diventa sembra riprendere il fil rouge con Frances Ha: come fa Frances a crescere, se la generazione passata incarnata da Josh e Cornelia non ha saputo mettere le basi per quelle future?
Josh e Cornelia sembrano la Frances cresciuta, ma con il rimpianto di avere ancora 25 anni, quel ventennio che appartiene a Jamie e D'Arby - che hanno saputo sfruttare meglio. Ma siamo sicuri che loro, così alternativi, così spigliati nel vivere tutti i cliché che il loro stile di vita comporta, sia la carta vincente per vivere felicemente?
Prima o poi bisogna crescere sembra suggerire Baumbach, come hanno fatto Marina e Fletcher, come ha fatto la migliore amica di Frances, Sophie - facendo i conti la disillusione e l'amarezza della vita.
Interpretato da un affiatato poker di attori (tra cui spicca l'hipsterissimo Adam Driver) e la sorpresa Adam Horowitz , ex Beastie Boys nelle insolite vesti diamico saggio; While We're Young non è un film alla Woody Allen, sarebbe riduttivo etichettarlo così. E' vero c'è New York, ci sono le nevrosi, le coppie borghesi intellettuali, ma a differenza del caro cinico Woody - più focalizzato sulla sua amata NY e sulla crisi dei rapporti amorosi -  ciò che interessa a Baumbach è la crisi di una generazione disillusa, raccontata con sottile ironia mista a malinconia.

Voto: 7,5



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