martedì 5 luglio 2016

GOODBYE - Annus Horribilis Edition: Addio a Robin Hardy, Robin Hardy e Abbas Kiarostami



Dio ha deciso che a Cannes non ci vuole più andare perché fa troppo caldo e le attrici si fanno i selfie scosciate. Così olè, ha preso in meno di 4 -giorni- 4 ben tre registi, di nazionalità diverse, giusto per diversificare un po'.
Il primo luglio la pagliuzza più corta se l'è presa Robin Hardy, il mitico regista di The Wicker Man, con l'altrettanto mitico Christopher Lee che Dio si è portato via un anno fa. Si vede che dovevano fare delle prove e aveva bisogno di un consulto sul campo.
Robin Hardy divenne un regista di culto con questo film di un timorato di Dio che viene incaricato di trovare una ragazzina scomparsa nei meandri di una isola inglese. 
Non si sa se la buon anima di Hardy dovrà avere una VISA per stare in paradiso, ora che è una buon anima Extra CEE. Le dichiarazioni del signor D. non sono pervenute.
Non fa passare neanche 24 ore che il 2 di luglio si porta via Michael Cimino, il fighissimo regista de Una calibro 20 per lo specialista (1974)  e soprattutto Il cacciatore (1978). Cimino fu un esponente dei Movie Brats di Hollywood, che fu tristemente famoso per il fallimento de la United Artists con il suo (oggi ritenuto) capolavoro I giardini del cielo, riuscendo poi a rimettersi dietro la macchina da presa con Il siciliano e Verso il sole con Woody Harrelson (1996). Recentemente si era dato alla letteratura. Pare che monsieur D. avesse difficoltà ad addormentarsi, così l'ha chiamato a sé per raccontargli le favole della buonanotte.
Dulcis in fundo (per ora, famo le corna), il signor D. per non dimostrarsi razzista, decide di chiamare a sé Abbas Kiarostami, regista iraniano sensibile ed eclettico, autore di Close Up e Il giardino dei ciliegi, Palma d'Oro a Cannes nel 1997. Fu anche illustratore. 
Ecco, caro signor Kiarostami, la prego faccia un disegnino a Mr. D. facendogli capire che noi cinefili vogliamo i 'nostri' registi qua con noi, per farci felici con altri splendidi film.

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