lunedì 23 gennaio 2017

NICOLAS CAGE DAY: Omicidio in diretta

Nicolas Cage quest'anno ha compiuto 53 anni, passati la metà a fare film di culto come Cuore selvaggio (dove è un figo da paura)  a cialtronate come Fuori in 60 secondi e Il prescelto (che Christopher Lee ti fulmini!), facendolo passare da ottimo attore a faccia di tolla e generatore automatico di meme.
Noi cineblogger comunque gli vogliamo bene e ci piace anche odiarlo, e lo si celebra, perché Il Nicolas Cage Day s'ha da fare! Enough Said!
Per l'occasione Director's cult spolvera un trhiller di Brian De Palma, Omicidio in diretta.


ENOUGH SAID!



Titolo: Omicidio in diretta
Titolo originale: Snake Eyes.
USA, 1998
Cast: Nicolas Cage, Gary Sinise, Carla Cugino.
Sceneggiatura: Brian De Palma, David Koepp.
Regia: Brian De Palma
Durata: 95'


L'apparenza inganna, ciò che vedi non è ciò che sembra. Ciò che hai visto ha dell'incredibile e sembra che sia frutto della tua immaginazione. Se poi ti mancano delle diottrie, la tua visione sarà ancora più offuscata, alterando la verità con una possibile menzogna. 
Tutto accade nella sordida Atlantic City, dove un uragano investe la città già colpita dalla corruzione, dove neanche il detective della omicidi Rick Santoro (Nicolas Cage) è immune da qualche tirata di cocaina e qualche affaruccio poco pulito. 
Rick è su di giri questa sera, perché sta assistendo a un incontro di boxe memorabile dove è presente anche il ministro della difesa.
Rick oltre ad assistere all'incontro vede tutto ciò che può vedere: un'avvenente rossa che è sprovvista di biglietto, il suo migliore amico, il comandante Kevin Dunne (Gary Sinise) che deve proteggere il ministro - ma viene meno al suo dovere proprio per inseguire la rossa che fugge all'improvviso - la bella bionda julia Costello (Carla Cugino) che si siede di fianco a lui, mentre parla di nascosto al ministro e gli consegna una chiavetta USB dal contenuto misterioso.
Poi all'improvviso uno sparo, il ministro a terra ferito gravemente, la bionda ferita anche lei che perde la parrucca e anche gli occhiali (perdendo anche di conseguenza una precisa visione degli eventi) con un'orda di gente spaventata che cerca di fuggire nel marasma generale.  E soprattutto Rick vede il campione in carica che giace per terrra K.O., ma che si spaventa per i colpi di arma da fuoco, facendo capire a Santoro che l'incontro era truccato, diventando suo malgrado il testimone oculare di una cospirazione politica.
Brian De Palma negli anni Novanta era ancora molto attivo e con Omicio in diretta ci regala un trhiller di buona fattura, dove non rinuncia alla suspence di stampo hitchockiano e alla sua eccellente tecnica registica.
De Palma  infatti si gioca le carte migliori fin da subito, mettendo in pratica 5 minuti di puro cinema con uno strepitoso piano sequenza tutto ambientato nell'auditorium dove si svolge l'incontro, lasciando imperversare l'uragano che gli servirà più avanti per i momenti di pura azione.
5 minuti che valgono tutto il film, dove la maestria di De Palma non perde un colpo e riesce a mettere la sua firma per farsi ricordare (come aveva fatto con Carrie-Lo sguardo di Satana, dove i secchi di sangue di maiale scatenano l'inferno in Carrie, o come in Omicidio a luci rosse, dove c'è la 'più bella scena di omicidio di tutti i tempi', confermato anche in American Psycho di Brett Easton Ellis) con una sapienza tecnica e una totale padronanza della macchina da presa da poterci scrivere un  manuale di regia.
De Palma usa la macchina da presa facendola diventare i suoi occhi, e con la soggettiva ci introduce in un vortice di eventi, accompagnati un Rick Santoro su di giri - vuoi perché probabilmente si è fatto un po' di coca, vuoi perché esaltato per l'evento sportivo di alto prestigio, mettendo in contrapposizione un integerrimo comandante Dunne che sventa l'attentato troppo tardi pur avendo fatto il suo dovere.
Santoro osserva, ma si lascia distrarre dalla scollatura avvenente della bella rossa e non disdegna la bella bionda al suo fianco. Santoro è così eccitato nella visione del match da farsi distrarre dalle chiamate della fidanzata (rispondendo con un tamarrissimo cellulare placcato in finto oro che fa di lui un cafone arricchito non certo con il suo stipendio), lasciandosi travolgere dalla visione delle belle donne e dall'incontro. 
Eppure non gli sfugge quel finto K.O., che risveglia in lui il suo mestiere di detective, arrivando a fiutare un complotto di dimensioni stratosferiche.
Non tutto è quello sembra, con persone fidate che hanno 'occhi di serpente' (il titolo originale del film) e che giocano un gioco più grande di loro, e ai nostri occhi l'inaffidabile Rick Santoro diventa il nostro eroe che deve salvare il testimone chiave Julia Costello, che agli occhi di un turista qualsiasi sembra una prostituta, ma che è in possesso di documenti che potrebbero far saltare un progetto criminale. 
De Palma fa un po' di suoi compiti e anche se svela dopo una buona mezz'ora il cattivo di turno (anche perché il film dura 95') ma comunque ci regala momenti di pura suspence dove ci fa tenere con il fiato sospeso tra i piani dell'ascensore dove Julia cerca di sfuggire al suo assassino, cercando di entrare nella camera di uno sconosciuto, mentre Santoro cerca di raggiungerla per salvarla. 
Peccato però che una volta salvata da Rick, la bella e intelligente Julia è costretta a tutto lo 'spiegone', facendo saltare a De Palma l'esercizio sul McGuffin del caro e fidato Hitch, dove si parte da una storia per arrivare in realtà a un'altra, lasciando per strada quella iniziale. Perché lo scopo del McGuffin è di dimenticare l'incipict,  non  essenziale all'intreccio, ma è necessario per arrivare a un altro obiettivo,
Per intenderci: Marion Crane in Psycho è il Mc Guffin, non importa che Marion Crane venga indagata per furto, ma il furto è necessario per farla fuggire e portarla al Bates Motel. Il furto di Marion Crane è irrilevante, perché è la storia di Norman Bates che interessa a Hitch e a noi che vediamo il film, il resto non ha importanza - e il McGuffin di De Palma in teoria dovrebbe essere il segretario della difesa, per arrivare al punto che l'apparenza inganna, che ciò che stiamo assistendo è un bluff, dove è praticamente impossibile che l'onestà di una persona che si costruisce una reputazione fatta di grandi valori in realtà è solo un cumulo di bugie che l'occhio umano vede, ma il cervello rifiuta di razionalizzare e riconosce per vero. 
De Palma poteva fare un signor McGuffin, e invece si dimentica di fare gli esercizi, così scivola nella seconda metà del film sui canoni del trhiller tradizionale, facendo virare Omicidio in diretta da un noir suggestivo a un puro trhiller di intrattenimento.
Non male comunque, perché alla fine Omicidio in diretta intrattiene e lo fa anche bene, con un Nicolas Cage che prima di indebitarsi e impelagarsi in film action e fantasy dal risultato discutibile (al punto quasi di farli per puro divertimento), è capace di essere un attore ca#zuto, dove riesce a essere credibile, così su di giri fino alla catarsi finale dove il cuore del bravo detective ha la meglio - facendoci ricordare che la sua carriera non è fatta solo di templari, ma anche di film diretti dai migliori registi sulla piazza (Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, David Lynch, fratelli Coen per citarne alcuni).
Al di là di possibili delusioni, il film andrebbe visto sia per una serata di puro intrattenimento, ma anche solo per quel magnifico piano sequenza. Perché se De Palma anche se ha avuto una carriera altalenante, ha una tecnica registica che rimane pur sempre una garanzia.

Voto: 7+

Nicola Gabbia ringrazia la celebrazione e ci benedice! Amen!


Nicolas Cage is also blessed by: 

Il Bollalmanacco 
Non c'è paragone
Pietro Saba's World
In Central Perk 
White Russian 
Una mela al gusto pesce
Cooking Movies

18 commenti:

  1. Ah,i bei tempi quando ancora Nicola Gabbia era un'attore figo!
    L'ho visto secoli fa,mi ricordo che mi aveva un pò annoiato,ma la me 25enne che andò al cinema quella volta,dai film voleva cose diverse dalla me older di adesso ;) magari riguardandolo lo apprezzerei molto di più!Ed in ogni caso c'è anche Sinise che adoro <3
    Snake eyes,il titolo originale,si riferisce al doppio uno nei dadi,come dire il tiro più sfigato che ti possa capitare...un riferimento all'azzardo,essendo ambientato ad Atlantic city ;)

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    1. Ma pensa che se non avesse fatto film demmerda, non sarebbe il Jesus Cage che hai creato con il tuo fighissimo banner, ahahaha! Io l'avevo noleggiato in VHS quando era uscito, e mi ricordavo questo fighissimo piano sequenza, De Palma forse l'hanno bannato perché non gira da una vita, ma che maestria nell'usare la macchina da presa!

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  2. Eh ma tu hai scelto proprio un film figo per commemorarlo!! XD
    comunque sai che non l'ho mai visto? Probabilmente è uscito in un periodo in cui preferivo altri film...

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    1. A essere sinceri c'era il prescelto su Netflix, ma proprio non ce l'ho fatta, troppe beeeeeessss! XD E ora di recuperare questo film, Nicolas Cage fa una facciona di tolla verso la fine, vale la visione! :-p

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  3. Bello questo, davvero una perla delle sue ;)
    A proposito de Il prescelto, che film inguardabile che era, per fortuna che pochi l'hanno visto :D

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    1. Bella perla sì, De Palma è sempre un grande figo! Il prescelto ce l'ho su Netflix, ma chissà come mai lo procrastino sempre, ho paura che Christopher Lee mi fulmini, ahahah! XD

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  4. Ah ma Gabbia ha girato un film con De Palm? Diavolo sta cosa mi mancava proprio. Da segnare assolutamente!!!

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    1. Eccerto, noi conosciamo solo i film demmerda di Nicola Gabbia, e invece va' quanti scheletri nell'armadioche tiene! XD

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  5. Questo non so perché non l'ho mai visto.
    Forse perché Cage mi spaventa? :)

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    1. Beh, all'inzio del film è in pieno cocaine my ass, ma devi vederlo come tira fuori quel tamarrissimo cellulare dorato, roba da far impallidire tutti i proprietari di I-Phone e Samsung! XD

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  6. Credo di averlo beccato in Tv anni e anni fa, i ricordi si confondono con altri film simili, con altri De Palma. Mah.
    In ogni caso, causa coppia da paura Cage-Sinise, non credo di rivederlo a breve.

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    1. Sinise ha fatto parte di una coppia peggiore con Tom Hanks in Forrest Gump, quello non lo rivedrò per molti anni ancora, questo invece merita!

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  7. Ecco, questo è un grandissimo film... nonostante Nicolas Cage: ma è risaputo che i grandi registi fanno recitare anche i sassi! :)

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    1. Bel film sì, De Palma dovrebbe dirigere più film.Allora urge film diretto da Tarantino dove vige il miracolo alzati e recita, chissà cosa combinerebbe Nicolas Cage! :-P

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  8. un bel film
    senza se e senza ma, lo si guarda ancora oggi volentieri, sentendosi anche un po' sul filo di lana...

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  9. Ogni volta che lo rivedo me lo godo un sacco: sarà per il piano sequenza o per le espressioni del Nicola!
    Ottima scelta!

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    1. Nicola 'cocaine my ass' Cage è spettacolare nel fare il pippato, poi il piano sequenza è da antologia, mitico De Palma è spettacolare!

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  10. Finché lo dirige Brian De Palma, diciamo che è accettabile ;)

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