venerdì 10 ottobre 2014

TU MI DILUDI: Before I Go to Sleep







Titolo: Before I Go to Sleep
USA/UK 2014
Cast: Nicole Kidman, Colin Firth, Mark Strong
Sceneggiatura: Rowan Joffé
Regia: Rowan Joffé


Christine (Nicole Kidman) da dieci anni ha perso un pezzo della sua esistenza: a causa di un incidente, ogni mattina si sveglia e non ricorda nulla di ciò che ha vissuto. Il marito Ben (Colin Firth) cerca di far rivivere in lei i ricordi con foto e aneddoti sulla loro vita matrimoniale. Christine inizia una terapia con il dottor Nash (Mark Strong), che le consiglia di registrare impressioni della sua vita su video - facendole scatenare in lei dei ricordi su ciò che l’è successo in passato.
Nicole Kidman torna protagonista assoluta di un thriller made in England dalle atmosfere hitchcockiane.
Come Leonard Shelby di Memento, Christine in seguito a un trauma non ricorda nulla della sua vita, e cerca disperatamente di far affiorare quel pezzo di memoria svanito insieme al suo incidente.
Se Shelby utilizzava una macchina polaroid, messaggi e scritte al limite della body art, Christine utilizza i video per poter imprimere le sue impressioni, fatte di dubbi, paure, creando una sorta di diario multimediale dove emerge il terrore di non potersi fidare di nessuno.
Siamo sicuri che si tratti di un incidente? E se il dottor Nash - che puntualmente la chiama ogni mattina per ricordarle di accendere la macchina fotografica - nascondesse qualcosa? E se dubitasse di Ben? Chi è la sua migliore amica? Ha avuto un figlio? E se l’ha avuto, perché non vive con lei e il marito?
Dilaniata dai dubbi e isolata in una casa, Christine si sente come un topolino in gabbia, da cui cerca disperatamente di fuggire alla ricerca di una verità che affiora lentamente.
Before I Go to Sleep è un un noir dalle atmosfere hitchockiane, dove il personaggio di Christine sembra una novella donna che visse due volte. Atmosfere noir, verità che si mescolano, e un tris di attori (Kidman – Firth –Strong) bravi, danno  l’apparenza di un thriller che tiene lo spettatore con il fiato sospeso. Però…
Però mi diludi: Hai presente quando vedi un trailer ricco di suspence, ti fai un sacco di aspettative e poi rimani così, non basito, ma per l'appunto… Così…? Ecco, Before I Go to Sleep fa parte di questa categoria.
Perché la storia – che dovrebbe essere perfetta e avvincente, fa acqua da tutte le parti. Quando si gira un thriller, la forza sta nella sceneggiatura, che deve essere di ferro, avvincente, brillante. Non molle come una gelatina.
Se in Memento il mix sceneggiatura e montaggio (che riusciva a dare quel senso di frammentarietà della memoria di Leonard Shelby) risultava vincente e avvincente allo stesso tempo, in Before I Go to Sleep il mix sceneggiatura ‘colabrodo’ e una regia piatta (che avrebbe fatto piangere Hitchcock, il maestro del brivido per eccellenza) danno il colpo di grazia a un film che parte bene, che incuriosisce con i flashback (dove Joffé da un guizzo di inventiva tecnica) ma alla fine si risolve frettolosamente, evitando accuratamente di scavare nella psicologia dei personaggi.
I dubbi, le incertezze, i sospetti che si insinuano lentamente, vengono infatti trattati con superficialità e frettolosità. Personaggi interessanti come il dottor Nash vengono relegati sullo sfondo, quando proprio la terapia che intraprende con Christine poteva essere quello spunto interessante per creare un perfetto gioco di ambiguità che avrebbe dovuto inchiodare lo spettatore dall’inizio alla fine.
Lo spettatore con il trhiller va ‘cucinato e rosolato’ lentamente, e invece niente, cucinato al microonde, così si fa prima. Ecco, Before I Go To Sleep è un piatto precotto spacciato per un delicatessen. Ed è un peccato. Perché le belle atmosfere inglesi e quel senso di isolamento che relegano Christine nel suo labirinto di dubbi e incubi, danno quel non so che di interesse che purtroppo finisce per essere sprecato - buttato alle ortiche da una carenza tecnica e registica del filmaker Rowan Joffé, che non sarà per questo nominato il maestro del brivido del terzo millennio.
E' un vero peccato, perché la materia (letteraria, essendo stato tratto dall’omonimo romanzo di S. J. Watson) non viene affrontato come si deve, buttando alle ortiche un film che sulla carta poteva essere molto promettente.
Cosa salviamo: la recitazione in primis, con una Nicole Kidman che sta lentamente tornando alla ‘Kidman dei tempi d’oro’, riuscendo a dare il giusto spessore al suo personaggio tormentato. Colin Firth ha una recitazione trattenuta che esplode all’improvviso, ma il migliore del trio è Mark Strong, capace di nascondere (per un attimo, perché la sceneggiatura non glielo concede) dietro l’aura di rispettabilità del dottor Nash quel non so che di fascino e ambiguità che non guasta.
Si salvano le belle atmosfere inglesi che danno un non so che di tocco noir, peccato però che la regia da encefalogramma piatto di Rowan Joffé rovini tutto.
Before I Go to Sleep ti fa venire l'acquolina in bocca ma poi di tilude. E' un soufflé non riuscito: lo vedi nel forno e sembra appetitoso, ma appena lo tiri fuori si sgonfia, perché è stato cucinato troppo senza passione e cuore.

Voto: 5

6 commenti:

  1. anche io leggendo la prima parte del post ho avuto un certo aumento dell'acquolina in bocca....poi arriva il diludendo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, lo so il film parte bene, ma poi si sgonfia... Ma se sei interessato, concedigli una chance, magari a te piace!

      Elimina
  2. Ho letto il romanzo Non ti addormentare e mi piacque molto. Sono molto curioso della trasposizione, direi che non cominciamo bene data la tua recensione :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so quando esce in Italia, ma se hai letto il libro, il diludendo rischia di peggiorare!

      Elimina
  3. ormai in un film quando c'è nicole kidman il diludendo è sempre dietro l'angolo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diamo una chance alla Nicole, è pur sempre brava! Deve solo diluderci meno! ;)

      Elimina