venerdì 28 agosto 2015

RAINBOW DAY: Appropriate Behavior

Tanti auguri a  La fabbrica dei sogni che oggi compie 7 anni! E per festeggiare in grande stile, la cara Arwen Lynch ha deciso di dedicare un day LGBT per celebrare il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, da poco reso legale in America.
Director's cult ha scelto la tematica della bisessualità e del coming out con Appropriate Behavior, film indie di Deniree Akhavan.



Buon bloggheanno Arwen Lynch!





Titolo: Appropriate Behavior
id., USA, 2015
Cast: Desiree Akhavan, Rebecca Henderson, Duong Hahn.
Sceneggiatura: Desiree Akhavan.
Regia: Desiree Akhavan.
Durata: 86'


Certo che le ragazze di New York sono belle incasinate. E lo sono di più se sono bisex, non hanno ancora fatto coming out in famiglia e in più vengono mollate dalla propria partner.
E' quello che succede a Shirin (Desiree Akhavan) americana di prima generazione, ma iraniana di origine.
E' bella, indipendente, cocciuta e bisessuale, ma ha una gran paura di dire ai suoi genitori che ama Maxine, 'l'amica' con la quale divide il letto 'all'italiana' per risparmiare sul costo dell'affitto.
A differenza del fratello così ligio alle tradizioni, nonché orgoglio della famiglia per essere uno stimato urologo in procinto di sposarsi con una bella pediatra di origini iraniane, Shirin è un pesce fuor d'acqua in una famiglia che vive in America, ma ha ben salde le radici nella cultura persiana.
Beh, d'altronde lei in Iran andava a trovare la nonna e lei le faceva vedere i film di Walt Disney, non c'è da stupirsi se in lei c'è una sana componente yankee che fa a pugni con il suo DNA.
Shirin è la pecora nera della famiglia: se il fratello osa gettare al vento la sua giovinezza (in fondo ha solo 33 anni) nel matrimonio per fare contenti mamma e papà, lei ha un master in giornalismo che non  usa -  perché non è tanto contenta di essere stata assunta come  membro dello staff ad appartenere all'etnia mediorentale -  e soprattutto al momento non è fidanzata con un giovanotto da presentare ai suoi genitori.
Shirin però non solo è un pesce fuor d'acqua con la sua famiglia, ma lo è anche con il suo paese di nascita. E' americana, ma non riesce a vivere serenamente la sua sessualità in una città cosmopolita come NY perché ha paura di dire ai suoi che è un 'pochino gay'. Paura che le costa la relazione con Maxine (Rebecca Henderson), lesbica tout court che non ha la necessità di avere un 'comportamento appropriato' per compiacere chiunque.
Maxine lascia Shirin, Shirin la rivuole indietro e cerca di riprendere i cocci della sua vita e di capire veramente chi è e cosa vuole fare.
Per prima cosa lascia il lavoro, e finisce per insegnare cinema a un branco di bambini scatenati. Poi cerca di vivere la sua parte eterosessuale con un artista conosciuto su internet, sperimenta anche il sesso a tre, capendo però che preferisce lei a lui, per poi cercare (goffamente) di ritornare in carreggiata uscendo con una avvocatessa specializzata nei diritti degli omosessuali.
Shirin è come scissa in due parti: da una parte è americana, che le permette(rebbe) di vivere la sua vita in piena libertà, cogliendo l'opportunità di vivere la sua cultura persiana prendendo la ricchezza che le sue radici le offre, senza le costrizioni che vivono le ragazze nate e cresciute in Iran.
Dall'altra invece il fatto di essere legata a quelle tradizioni rappresenta per lei una sofferenza portandola alla ribellione - e questo atteggiamento non le permette di vivere appieno la propria indipendenza, costruendo un velo di bugie e ipocrisie che porta addosso senza neanche accorgersene, cercando a tutti i costi di essere quella figlia persiana ideale.
Che il suo comportamento appropriato sia essere gay?
Alla fine chi deve accettare l'omosessualità è Shirin stessa, e anche se sua madre preferisce vederla con quell'invisibile velo di 'figlia persiana ideale', Shirin finalmente può essere sé stessa.
Appropriate Behavior è l'esordio di Desiree Akhavan, ragazza americana figlia di immigrati iraniani che è stata già battezzata come la nuova Lena Dunham - con la quale ha lavorato nella quarta serie di Girls proprio dopo essere stata scoperta con questa ironica e hipster commedia indie.
Akhavan fa l'occhiolino a Woody Allen e al suo Annie Hall per la sua costruzione in flashback (partendo dalla rottura tra Maxine e Shirin per poi ricomporla come un puzzle, esattamente come tra Alvin e Annie nel film di Woody), facendo sue e raccontando a modo suo le nevrosi e quel modo di vivere tanto incasinato in una metropoli incasinata come New York, ma per questo così strepitosa e affascinante.
Appropriate Behavior prende di mira i cliché sugli hipster e la percezione yankee completamente sulle diverse culture con umorismo, facendo allo stesso tempo riflettere su quanto sia difficile vivere veramente in libertà in una società avanti nella tecnologia, ma che è rimasta indietro ai dettami sociali ancora ottusamente e strettamente legati a certi pudori comportamentali e sessuali.

Voto: 7,5


Festeggiano:

In Central Perk
The Obsidian Mirror

19 commenti:

  1. Sinceramente questo non l'ho proprio mai sentito!

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    1. Non penso che sia uscito nei cinema italiani, ma sicuramente in DVD sì. E' un film indipendente, difficile che trovi distribuzione in Italia.

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  2. Mai nemmeno sentito ma sembra interessante! :) SEgno!

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  3. Lo stile sembra perfetto per me, il tema e la trama incuriosisce abbastanza, quindi direi che me lo segno e me lo vedo, grazie per la scoperta :)

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    1. Sì, è sicuramente il tuo stile, vedrai che non ti deluderà! :)

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  4. Mai sentito neanche io ma sembra davvero una storia interessante!
    Cercherò di recuperarlo!
    Bellissima recensione!

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    1. Recupera! Grazie, anche se devo correggere qualcosina eheheh!

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  5. questo mi manca, me lo segno, grazie x gli auguri un abbraccio ^_^

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    1. Auguri auguri, grazie per questa splendida iniziativa! ^_^

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  6. Si direbbe molto piacevole come visione. Pur non avendolo visto sospetto solo che si sia voluto enfatizzare la diversità di essere iraniani che altro. Mi sbaglio?

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    1. In realtà l'aspetto iraniano viene rappresentato con ironia con il personaggio del datore di lavoro cannaiolo che canna il suo nome e le chiede dell'attuale situazione iraniana. Diciamo che la sua 'persianità' è come l'ebraismo per Woody. :-)

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  7. da qualche altra parte devo averne letto, il titolo mi suona familiare. mi incuriosisce molto, vedrà di recuperarlo

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    1. E' stato presentato al Sundance Film Festival, magari ti suona familiare per quello. Comunque recupera che ne vale la pena!

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  8. Mai sentito nemmeno io... è il bello di queste iniziative!

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    1. Sììì, è bello scoprire e riscoprire i film grazie a queste iniziative! :)

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  9. Scopro un film del quale non sapevo nulla: me lo segno volentieri.

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